Erano trascorsi più di sei mesi da quando,finito il liceo decisi di trasferirmi a Tokyo per studiare e con molti sacrifici ero riuscita a farmi ammettere alla Waseda,una delle più prestigiose università private di tutto il paese. Ero iscritta alla facoltà di letteratura e volevo diventare insegnante ma,per le mie compagne non avevo la stoffa per l'insegnamento"-Sei troppo buona Orihime"-mi ripetevano,ma studiavo ugualmente con dedizione e passione perché sapevo che un domani sarei riuscita ad avverare uno dei sogni che ancora custodivo gelosamente e che so,avrebbe reso orgoglioso Sora. Vivevo con Nacchan amica e compagna di facoltà in un piccolo appartamento a Shinjuku,in uno di quei palazzoni troppo grandi per conoscersi tutti ma che,grazie alla vicina chiacchierona tutti i tuoi affari erano puntualmente di dominio pubblico. Ero cambiata rispetto alla ragazzina ingenua e piagnucolona che aveva lasciato Karakura più di sei mesi fa,e questo lo devo anche alle mie amiche che hanno saputo spronami ad affrontare con più grinta e fiducia in me stessa la vita;Ora mi sentivo più determinata e meno sognatrice,avevo imparato a mie spese che non sempre i sogni si avverano,che il principe azzurro non è mai come lo vorremmo e che ero una pessima cuoca si,perché mi sono resa conto che in cucina sono un vero disastro. Lavoravo tutti i pomeriggi come cameriera in un bar vicino casa e la domenica dato che era il mio unico giorno libero decisi di seguire un corso di cucina,spronata anche da Natsuko,Nacchan che rischiò un avvelenamento da cibo grazie alla ricetta che consideravo tra quelle che mi riuscivano meglio. Al corso decisero di seguirmi anche le mie amiche,loro volevano essere sicure che non facessi saltare in aria l'intero stabile. Natsuko,Nacchan era una ragazza molto alta per la genetica giapponese,175 cm di esuberanza e allegria,i capelli color ebano le incorniciavano il viso piccolo e minuto e due occhi verdissimi che ricordavo con un velo di nostalgia un passato lontano le davano quel tocco di originalità che attirava molto i ragazzi;Sachiko-san invece era un metro e cinquantadue di ottimismo e saggezza,i capelli color miele,gli occhi azzurri ed il fisico snello l'avevano fatta diventare una delle ragazze più popolari dell'intera università,ed infine c'era Yuki la più tranquilla del gruppo,timida ed introversa non saltava mai all'occhio ma i suoi grandi occhi color nocciola e i suoi lunghi capelli la rendevano estremamente aggraziata e molto femminile. Ci eravamo conosciute il primo giorno alla lezione di letteratura antica del professor Nakamura,Nacchan cercava una coinquilina ed io un appartamento,ci fu subito una grande affinità tra noi quattro e da quel giorno non ci separammo più. Alla seconda lezione di cucina avevo già bruciato una torta,incendiato il grembiule di Sachiko e rischiato di amputarmi un dito tagliando le verdure per il donburi. Le mie amiche si divertivano a vedermi in difficoltà tra i fornelli,per loro era più spassoso del programma di comici alla TV. Alla terza lezione però incontrai una persona che non avrei mai immaginato di rivedere,sapevo che anche lui era a Tokyo per studiare,ed ero anche sicura che oltre allo studio desse ancora la caccia agli hollow che di tanto in tanto mi capitava di percepire. Quando quella domenica incrociai i suoi occhi sentì come una morsa allo stomaco,non avrei mai immaginato che da quel momento tutto il mio mondo sarebbe cambiato.