Episodio 1 Declino del mondo Anno 2682 La tecnologia umana ha raggiunto livelli inimmaginabili. La clonazione si è estesa anche all’uomo, e non capita molto di rado che si possano incontrare uno o più cloni…Le industrie cominciano a produrre sempre di più e sempre più in fretta…ma una crescita così rigogliosa della razza umana è l’inizio della loro fine… il destino che attende la razza umana ve ben oltre la loro misera comprensione…Anni orsono, un uomo andò contro tutta la razza umana…il nome di questo uomo si è perso nel limbo dei secoli, ma la memoria del suo gesto non sarà dimenticata così facilmente…questo uomo ha sfidato da solo l’umanità, vincendo su tutti i fronti. Egli chiese come riscatto una grossa astronave per i viaggi interplanetari. Egli impose pesanti sanzioni agli uomini, prima di sparire per secoli… Nessun uomo, nei secoli successivi, ha mai provato a pensare cosa avesse spinto quell’uomo a portare a termine la sua rivolta…nei secoli successivi, l’uomo ha solo pensato a vivere come meglio poteva: scaricando il lavoro sugli altri, non importandosene di cosa sarebbe successo al mondo…ma ciò è davvero giusto? Continuando a trovare la risposta a questo interrogativo, io viaggio da città in città. Arrivato alla prossima città, mi soffermo davanti al grande portone…ancora pochi passi mi separavano dal mondo umano e dalla sua follia…la dogana ospitava il primo dei miei ostacoli da superare: gli stranieri non sono i benvenuti, e io non ero da meno… Mi avvicino alla dogana; i controllori mi intimano di alzare le mani. Io obbedisco, rimanendo in religioso silenzio. I controllori mi fanno successivamente notare che la mia spada non può essere portata in città… - E’ un regalo di mio padre. Non posso separarmene…- risposi. - Ah,si?- esclamò uno dei controllori, avvicinandosi a me con aria minacciosa. – Qui le regole le facciamo noi, capito?!- - Questo è un avvertimento…- risposi. – Lasciatemi passare, o saranno guai…- I controllori scoppiarono a ridere in maniera chiassosa. - Cosa pensi di fare, piccolo i…- Il controllore viene fermato da un mio pugno nel suo stomaco. Il controllore cade rovinosamente a terra, mentre gli altri due uomini osservano la scena sbigottiti. Essi si scagliano su di me, non riuscendo tuttavia a prendermi…al mio posto, i due uomini trovano soltanto un lupo ringhiante. I due uomini indietreggiano, mentre il lupo si avvicina lentamente ai due ringhiando ferocemente. Uno dei due controllori si fa coraggio, e si scaglia sul lupo armato di catena. Il lupo, scansandosi, ritorna umano. Io, con un potente pugno sinistro, colpisco l’uomo ancora a terra; - Meno due…- esclamai. Mi girai verso l’ultimo uomo; egli prese in mano una pistola, e sparò contro di me…per la paura, la sua mira era diventata pessima, e io potevo camminare in mezzo ai proiettili sparati dall’uomo. - Sta lontano!!! Non uccidermi!!- L’uomo si girò di scatto, con l’unico risultato di ritrovare me di fronte a lui. Colpisco l’uomo con un pugno nello stomaco, e ritiro le mani in tasca… Pochi minuti dopo, ero arrivato finalmente in città…luci e suoni si accalcavano per le strade, creando un mosaico di colori e luci. Tutti mi guardavano in modo strano, chiedendosi chi potesse essere uno con una grossa spada dietro la schiena. Io proseguivo in avanti, con lo sguardo basso, non curante delle loro lamentele. Improvvisamente… i miei sensi mi avvertirono che c’era qualcuno…qualcuno che era come me… Mi girai, e intravidi una ragazza dall’altra parte della via che mi osservava… ella aveva dei lunghi capelli gialli e mi guardava come se avesse visto un fantasma. Io la guardai con la mia solita espressione, ma appena passò un autobus, io ero sparito…ella si guardava intorno, ma non riusciva più a vedermi… io ero nascosto nel vicolo di fianco, appoggiato spalle al muro. Proseguendo nella città, mi fermai all’inizio di un vicolo…due malviventi stavano importunando una ragazza, la stessa che io avevo visto prima. - Ehi…- esclamo. – Non importunate quella ragazza.- - E tu chi diavolo sei?! Sparisci!- Io entro nel vicolo lentamente, ed esclamo: - E’ l’ultimo avvertimento…lasciatela stare…- I due uomini si avvinghiano su di me, ma io dopo un paio di minuti elimino tutti e due i malviventi. - Grazie. Non so come avrei potuto fare con quei due malviventi.- - …- Io rimasi in silenzio. - Non sei una persona di molte parole… come ti chiami?- - …Robert…- - Io, invece, Angel…- Io mi allontano dal vicolo, mentre la ragazza esclama: - Ehi! ci rivedremo di nuovo?- Mi fermo… - …forse…- Davanti ai suoi occhi, mi trasformo in lupo e vado via. Ella arriva alla fine del vicoletto e si ferma… - Ehm…ciao…- Dopo un paio di ore, io sono seduto su uno spigolo del cornicione di un palazzo. La città vista da lassù sembrava un groviglio di luci e di vicoli, ma nessuno di essi era differente da un altro… le persone apparivano come dei piccoli insetti… io ripensavo alla ragazza che avevo salvato… qualcosa dentro di me mi avvertiva che ella era come me…guardo in cielo…quella grossa stella viola si faceva ogni giorno sempre più vicina… Estraggo qualcosa dalla tasca: una vecchia foto con mio padre e mia madre insieme…girai la foto: dietro di essa, spiccava un messaggio scritto da mio padre… “ La fine di tutto è solo l’inizio…” egli aveva detto questa frase in occasione della sua morte… Erano le sue ultime parole… Mi calo in un vicolo… recupero un telo dal bidone e vado via… Con il telo addosso, io giro in città… mi fermo di fronte ad un piccolo negozietto che vende hot-dog…ne compro uno. La strana ragazza mi seguiva da parecchio tempo, rimanendo dietro e nascondendosi alla mia vista. Non sapendo cosa fare, mi lascio seguire…ma non mi accorgo che anche qualcos’altro mi seguiva… Entrato in un vicoletto, estraggo velocemente la spada, poiché una voce demoniaca mi sorprende… - Avevo visto giusto… tu sei un lupo…bene…sarebbe stato brutto se il mio signore non avesse trovato nessuno a cercare tantomeno di fermarlo…- Mi giro intorno nel vicoletto, trovando solo una macchia nera per terra… mi avvicino alla macchia e la esamino… in quell’istante, vengo colpito violentemente da qualcosa… Poco dopo, io giaccio per terra, in una pozza di sangue… la mia spada era di fronte a me, ed anche essa era sporca di sangue… Con un occhio semiaperto, io guardo la mia mano…essa giaceva per terra immobile, quasi come se non l’avessi… il io occhio lentamente si chiude…sono dunque giunto alla fine?... Come se fosse un brutto incubo, io mi sveglio in una casa, in un letto caldo. - Stai bene?- la ragazza che avevo salvato era li ad aspettarmi… Mi alzo in piedi… diverse bende ricoprivano il mio corpo, mentre la mia spada giaceva immobile ad un paio di passi da me… - Fortuna che ti ho ritrovato in tempo…- la ragazza tirò un sospiro di sollievo. - … lo sapevo…- sobillai. - Che cosa?- - …quella non è una stella…non è la luna che sta cadendo… è qualcos’altro…- - A che cosa ti riferisci? Alla stella viola? Non è così pericolosa come credi.- - …- non risposi. - …- - …comunque…che cosa sei tu?- - …io sono un lupo. Spero che ciò ti soddisfi come risposta, perché non ho alcuna intenzione di continuare questo discorso…- - …scusa…- - …- rimasi in silenzio. La ragazza abbassò il capo. Io recuperai il mio mantello, la mia spada e i miei vestiti e imboccai la porta di uscita… - Aspetta!- la ragazza mi seguì. Ella si fermò sulle scale. – Voglio seguirti!- - No…- risposi. - …devo saldare un piccolo conto in sospeso…- Ritornai nel vicoletto, dove la solita macchia nera si parava dinanzi… osservandola, non mi accorsi di un attacco da dietro…o almeno, così lasciai intendere… - Come hai fatto?- l’essere aveva due grosse chele dietro la schiena. - L’altra volta mi hai colto di sorpresa…ma ora non è più così facile…- L’essere indietreggia: egli non aveva le gambe, era attaccato al muro. L’essere sparisce nel buio…ricompare in pochi secondi dietro di me, ma riesco con tutta tranquillità a fermare il suo attacco. Dopo che egli mi ha colpito, io mi trasformo in lupo e lo mordo sul braccio; l’essere urla di dolore e scompare. Io ritorno normale e preparo la spada… - Credi di essere più forte di me?!- l’essere compare dietro di me. – Muori!!- Mi giro velocemente e lo trafiggo con la spada nello stomaco. L’essere inizia lentamente a morire, ma con il suo ultimo fiato in gola egli disse: - Forse hai anche sconfitto me… ma quando il mio signore sarà sceso sulla terra saranno gli umani a essere sconfitti!- L’essere cade a terra e inizia a implodere su se stesso, incendiandosi. Io ripongo la spada e esco dal vicoletto…ritorno sul cornicione dell’edificio, ma stavolta trovo ad aspettarmi un lupo bianco. Il lupo assume l’aspetto della ragazza che ho salvato, che mi sorride dolcemente…io rispondo al sorriso con un altro sorriso… Io e la ragazza siamo affiancati l’uno all’altro. Io sono disteso per terra, con la meni dietro la testa. - Ho scoperto che quella stella viola sta per scendere sulla terra…ma per effetto della gravità sarà soltanto una piccola pietra.- - …non credo che quella sia una stella…- - In che senso?- - … penso che quella cosa lassù sia molto di più di ciò che crediamo…- - …che cosa faremo allora?- - …- io rimasi in silenzio. Mi alzai in piedi e, guardando la grossa stella viola, esclamo: - Se dovesse arrivare sulla terra…io la distruggerò.- Fine Episodio 1