Monte Olimpo - Inizio 1900
La guerra tra Ade e Athena tra le lande degli umani si era conclusa ormai da più di cento anni. Zeus pensieroso aveva lo sguardo rivolto verso il basso, oltre il bianco manto della volta celeste dove egli ed i suoi figli risiedevano da tempi immemori.
Sua figlia, la sua adorata Athena nata dal suo capo, lottava al fianco degli uomini sostenendoli ed aiutandoli e combattendo al loro fianco ormai da secoli. Era accaduto con Ulisse, adesso con Tenma ed era sicuro Zeus che ancora la sua adorata bambina sarebbe rinata quando il profilarsi di una nuova sacra guerra sarebbe comparsa all´orizzonte.
Ogni volta per il divino Zeus era una tortura osservare le sue sofferenze e le guerre che i suoi stessi fratelli muovevano alla sua adorata figlia, ogni volta sangue e sofferenze incombevano nella vita della sua adorata figlia. Sospirò parlando ad alta voce.
"Ade sta recuperando le forze. Sento che la sua anima sta risorgendo tra i meandri del suo oscuro regno."
Disse osservando in basso gli umani che andavano incontro al nuovo secolo con fiducia, nonostante ci fossero guerre che erano appena concluse.
Guerre umane che avevano dato ai popoli occidentali l´indipendenza da un regno fatto di imperatori e sudditi. Ma sapeva Zeus che non si sarebbero fermate le sciocche guerre che gli umani intraprendevano tra di loro per ottenere il tanto agoniato potere, eppure c´erano guerre molto più potenti e importanti di quelle, erano le guerre sacre.
"E lascialo tornare." Una voce giunse alle spalle di Zeus che pensieroso non aveva notato che poco distante da lui vi era sua moglie Hera che nel suo angolino aveva osservato il marito crucciato
"Athena dovrà di nuovo affrontarlo... e ancora soffrire, massimo novant´anni ancora. Quanto ancora dovrà lottare questa mia figlia?"
Hera lo guardò accigliata "Ti ricordo che non è la tua unica figlia. Dovresti pensare anche agli altri Zeus. Ai nostri figli, al sangue del tuo sangue." disse la madre degli dei offesa. Tutta quella pena per una figlia che da sola si era decisa il suo destino.
"Loro sono diversi. Sono capricciosi ed hanno tutto facile. Athena lei... lei ogni volta si innalza agli uomini e rinasce tra gli umani e cresce con loro e li protegge, questo i tuoi figli non lo fanno."
"Questo tu per primo non lo fai. Ti diverti a cercare un ospite quando una fanciulla ti piace e poi abbandoni il corpo quando più ti aggrada. Tu sei il primo egoista e la prima feccia quindi non sminuire il tuo retaggio quando sono testimoni dei tuoi gesti e delle tue azioni."
"I tuoi figli non saprebbero vivere come mortali al contrario di Athena."
"Tu non sapresti vivere come un mortale al contrario di Athena." Rincarò la dose ella.
"Veramente lo pensi. Non sfidarmi Hera!" Disse lui
"Perché non dovrei. Scendi tra gli umani e vivi al loro fianco.. sono curiosa di vederti."
L´uomo la fissò con sfida toccandosi la barba bianca. Prese la moglie per il mento, nonostante tutto sempre bellissima. Nonostante i tradimenti sempre al suo fianco... "E sia. Ma tu verrai con me!"
La donna lo guardò sgomenta "Non oserai..."
"Si che lo farò e le nostre memorie saranno cancellate da Mnemosyne. Solo quando i tempi saranno maturi ricorderemo noi stessi e la nostra divina entità. Accetti la sfida?"
"Sicuro in mia assenza ti darai alla pazza gioia." Disse iraconda.
L´uomo le prese il viso tra le mani e la guardò "Sicuro per una volta sarai libera dalla mia influenza e potrai essere libera."
La donna lo osservò provando una stretta al cuore... non avrebbe avuto più l´uomo che amava da tempi immemori se avesse accettato. Non avrebbe mai voluto amare nessun uomo al di fuori di lui. Ma lui la guardava e con sfida allora ella non esitò più "E sia. Nascerò da un ventre materno umano."
"Nasceremo mia cara. Io e te. E racchiuderemo i nostri figli e le loro aure divine in bulbi sereni e tranquilli fino al nostro ritorno."