FanFiction Lady Oscar | Il sangue e la rosa di ventodifantasia | FanFiction Zone

 

  Il sangue e la rosa

         

 

  

  

  

  

Il sangue e la rosa ●●●● (Letta 742 volte)

di ventodifantasia 

18 capitoli (conclusa) - 19 commenti - 0 seguaci - Vietata ai minori di 14 anni

    

 

Sezione:

Anime e MangaLady Oscar

Genere:

Drammatico - Mistero - Azione

Annotazioni:

OOC

Protagonisti:

Oscar - Andre' - Maria Antonietta

Coppie:

Oscar /Andre' (Tipo di coppia «Het»)

 

 

              

  


  

 Anche l'ultimo nobile si dovra' piegare al volere del popolo 

 


  


Mentre i giorni al Castello di Val
proseguivano senza il minimo cenno di rivoluzione, l´arrivo
improvviso della madre della regina fu una grande sorpresa per tutti
coloro che alloggiavano al castello.
La prima ad incontrarla non
fu altro che Oscar, impegnata ad aiutare la povera gente nelle stalle
ad accudire i cavalli.
Ormai i fedeli della Regina erano rimasti
in pochi, mentre altri desideravano solo combattere contro coloro che
li avevano sempre oppressi.
Non credendo ai suoi occhi, Oscar non
sapeva che cosa pensare al riguardo.
Avvertire subito la sovrana o
intrattenere la madre?
< Maestà, bene arrivata al Castello di
Val. >
Maria Teresa, alta e possente dinanzi a Oscar, non
godeva certo di buona salute e il lungo viaggio che aveva percorso,
l´aveva resa ancora più debole.
< E´ molto tempo che non
ricevo notizie da mia figlia e solo alcuni consiglieri come il Conte
De Mercy, mi hanno rivelato che mia figlia alloggia in questa...
bettola. >
< Maestà, voi non avete sentito delle
insurrezioni e delle tensioni che si tengono a Parigi? >
<
Certo che lo so. Che cosa credete? Sono la Regina d´Austria e so
qualsiasi cosa di rilevanza sociale che riguarda il mio paese e la
Francia. Soltanto che ho perso le tracce di mia figlia... ma adesso
che mi trovo nella sua nuova dimora, ho bisogno di vederla. Al più
presto. >
ma la Regina d´Austria non era a conoscenza della
morte del sovrano.
< La Sovrana è di salute cagionevole e non
ha voluto farsi visitare da nessun dottore prima di partire > fece
il Conte di Mercy a Oscar < Ho molto timore per lei. Le condizioni
di questo posto non faranno che indebolirla.
< Mi dispiace
davvero. Ma in fondo capisco il bisogno di una madre di rivedere sua
figlia. Anche se Maria Teresa ha il cuore di ferro, forse vuole dare
un ultimo saluto a sua figlia ed evitare di morire in un letto da
sola. >
< Sì. È quello che ho pensato anch´io, madamigella
Oscar. >
Ma dal canto suo, la sovrana non avrebbe mai
immaginato di trovare sua figlia in compagnia di un altro uomo.
Le
notizie che circolavano sulla morte del sovrano di Francia lasciarono
interdette la donna che, facendo orecchie da mercante, fece finta di
nulla senza sapere delle sorti di Luigi XVI.


Attendendo l´arrivo di sua figlia, la
sovrana si mise a parlare con André che passeggiava nei dintorni del
castello.
< Scusate, brav´uomo. >
> Oh, maestà! Non
vi avevo vista! >
< Non occorre che vi inchiniate.
Piuttosto, voi sapete dove posso trovare il sovrano di Francia? >
<
Maestà, voi non sapete niente di quello che è successo alcune
settimane qui al castello? >
< Sinceramente no. Di cosa
parlate. >
E fu proprio André a confessare la morte di Luigi
XVI per mano dei rivoltosi guidati da tre nobili spietati e senza
cuore.
< Mia figlia abita in un luogo del genere dopo tutto
quello che è successo?! >
Disperata e indispettita allo stesso
tempo, André non avrebbe mai pensato di essere la voce di una verità
che la sovrana d´Austria avrebbe dovuto udire.
E mentre la figlia
si era finalmente degnata di ricevere sua madre, André lasciò
immediatamente quella stanza senza salutare nessuno.
La Regina
d´Austria fissò sua figlia in maniera indegna e rabbiosa, tanto che
gli mollò uno schiaffo dinanzi proprio al Conte Fersen.
<
Madre! Ma cosa significa questo?! >
> Pensavi davvero che i
tuoi sotterfugi mi avrebbero tenuto lontano da te e dai tuoi doveri?
Solo adesso ho capito che cosa è successo in questo luogo. Tu hai
rischiato di morire e non sei nemmeno riuscita a sedare la rivolta se
non fosse stata per il tuo ex comandante! Si può sapere che cosa hai
fatto per tutto questo tempo? Non sei riuscita nemmeno a guidare un
paese. Tu e tuo marito siete stati degli inetti e adesso che succede?
Ti nascondi come una volgare ladra. Io non ho cresciuto mia figlia
così. La sua educazione era altro e la sua codardia non faceva parte
di essa. >
< Madre, voi non capite che cosa è successo in
tutti questi anni. >
> Sì che capisco! > tuonò la
regina d´Austria < Tu hai fallito. Miseramente... E adesso ti
pregherei di spiegarmi chi è quest´uomo che mi fissa con tale
maleducazione e insolenza. >
Il Conte Fersen, dal canto suo,
non sarebbe riuscito a prendere le difese di Maria Antonietta.
<
Maestà, se vostra figlia ha fatto tutto questo, è perchè alla
corte di Versailles è sempre rimasta sola. >
< Quindi voi
la conoscete molto bene, Conte... >
< Hans Axel Von Fersen.
Per servirla, maestà. >
< Non ho bisogno di nessun
servigio, credetemi. Voglio solo spiegazioni. >
Ma mentre la
povera Maria Antonietta piangeva in ginocchio proprio di fronte a sua
madre, confessò alla madre la mancanza della sua patria e di come
Luigi XVI non avesse occhi per lei.
< Mi sentivo abbandonata
dinanzi a tutti questi nobili che non facevano altro che chiedermi
favori. Favori che ad alcuni ho concesso, mentre ad altri no. Io sono
sempre la Regina di Francia e ho cercato in tutti i modi di adempiere
ai mie doveri... >
< Ma fallendo miseramente se adesso tu
sei fuggita in questo posto dimenticato da Dio. >
< Madre,
vi prego di non giudicarmi. Anche se voi non credete, sto soffrendo
molto la perdita di mio marito. >
< Ah, davvero? Sono
assolutamente convinta che tu abbia trovato nel Conte Fersen il
perfetto sostituto di tuo marito. Un uomo aiutante e affascinante che
sono convinta non ti lascerà mai da sola. >
< Madre, voi
sapete meglio di me cosa sia la solitudine... Ed io non voglio fare
una fine del genere. >
< E non ti vergogni di tutto questo?
>
> Se avete fatto un lungo viaggio solo per giudicarmi,
allora potete tornare indietro. >
L´insolenza della figlia mise
a dura prova quel cuore che la Regina d´Austria aveva fatica a
sopportare.
Tale dolore per una figlia che non ha mai seguito i
suoi suggerimenti e quelli del Conte de Mercy, fecero crollare la
povera donna che la sua salute non poteva che peggiorare.
<
Madre! Madre, che vi succede? >
Fatta portare immediatamente
nelle stanze della figlia, la Regina d´Austria fu visitata da un
medico di campagna ancora fedele alla corona francese, ma l´esito che
ebbe per la donna, lasciò disperata la povera Maria Antonietta.
<
Non sono riuscita a capire il male della sovrana e purtroppo posso
dirvi con certezza che un simile viaggio non può che avergli fatto
male. Il riposo assoluto non servirà a curarla. Mi dispiace
tantissimo. >
< E quanto rimane a sua maestà? > domandò
il Conte Fersen.
< Un paio di settimane. Non di più.
>
Lasciando la povera Maria Antonietta crogiolarsi nel suo
dolore, decise di rimanere da sola in compagnia di sua madre al
capezzale per fargli sentire tutta la sua vicinanza e tutto
quell´amore che non era riuscita a dimostrargli durante gli anni
della sua assenza alla corte austriaca.








Castello La Vigne





Durante la cena, Maximilien Robespierre
fece un annuncio che lasciò interdetta la Contessa di Polignac e sua
figlia.
< Per rafforzare la nostra alleanza contro il volere
dei nobili che continuano ad attanagliare questa nazione, ho pensato
bene che vostra figlia cara Contessa di Polignac, potesse maritarsi
con il mio fedele amico Louis Saint – Just. >
< Come
potete pensare una cosa del genere?! >
< Voi Contessa di
Polignac non potete rimanere da sola > replicò Maximilien con
tono malefico < Le vostre finanze ne potrebbero risentire visto
che la vostra ricchezza è ormai compromessa adesso che non fate più
parte del giro esclusivo della nobiltà francese. Ormai avete deciso
di voltargli le spalle, con le dovute conseguenze. >
< E
tutto ciò che cosa centra mia figlia? >
< E´ il piccolo
prezzo da pagare. Dovete completamente sposare la nostra idea di
rivoluzione. Solo così ci potremmo sentire uniti. >
La
Contessa di Polignac e sua figlia non avrebbero mai accettato questo
maledetto compromesso, soprattutto la piccola Polignac che ancora nel
fiore dei suoi anni, non sarebbe ami più stata libera di amare.
<
Voi non potete dire queste frivolezze! Ne va della mia vita! >
gridò la ragazzina.
< Se solo voi sapeste di vostra madre e
dei suoi continui malefatti. Tutto quello che ha visto nel corso
della sua vita e del suo tradimento da parte della nobiltà francese.
>
< Che cosa intendete dire? >
< Vostra madre è
fuggita da Parigi una volta che la situazione è divenuta
insostenibile. Se non fosse stata per lei, a quest´ora vi avrebbero
potuto uccidere. Solo perchè non sareste riuscite ad avere rispetto
verso quella povera gente che avete ucciso con la vostra ricchezza e
il vostro odio nei nostri confronti. >
< Ma cosa sta
dicendo, madre? Non capisco. >
< Vostra madre, per salvarvi
da quel destino segnato, ha pensato bene di cercarmi e di pregarmi di
tenervi qui al sicuro al castello, sposando la nostra idea di
rivoluzione e passando dalla parte del terzo stato. Un vero e proprio
voltagabbana che vostra madre ha sottoscritto. Solo per salvare voi.
Ma forse per salvare la sua stessa pelle. Chi lo sa. >
<
Adesso finitela! >
Prendendo un coltello che si trovava dinanzi
a lei, la Contessa di Polignac provò a minacciare un uomo che aveva
tutto il potere disponibile tra le sua mani.
< Lasciate
perdere, Contessa. A meno che non vogliate finire imprigionata in
questo castello, vi consiglio di mettere giù quel coltello. >
<
Madre, vi prego... >
Vedendo sua figlia piangere dalla
disperazione, la Contessa di Polignac si strinse tra le braccia della
figlia cercando di soffocare quel dolore indicibile.
< Voi
nobili cadrete sotto il nostro cospetto. Fosse l´ultima cosa che
faccio. >
E mentre il dolore pungente continuava a fluire nelle
sue vene, Saint – Just prese Charlotte con lui allontanandola dalla
madre.
< Lasciatemi! Lasciatemi! >
< Vi consiglio di
non essere così rivoltosa. Ormai il vostro destino è segnato. Mi
amerete... che vi piaccia o no. >
< Io non potrei mai amare
un sovversivo come voi. >
> Allora vorrà dire che morirete
di dolore. Proprio come vostra madre. >
< No. Io non
morirò... E vivrò per tornare ad essere libera. Che vi piaccia o
no! >
> E cosa pensate di fare? Se provaste solo ad uscire
dalle mura di questo castello, dei morti di fame vi assaliranno e vi
uccideranno. Pensateci bene. >
E nel dire ciò, Charlotte
Polignac dovette piegarsi a quel dolore mentre il sangue nascosto di
quella vendetta avrebbe versato in quel buio di dolore macchiando per
sempre quel destino nefasto.





 

     


                     





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