FanFiction Bonelli vari | I Predatori della Notte di AndreaMicky | FanFiction Zone

 

  I Predatori della Notte

         

 

  

  

  

  

I Predatori della Notte   (Letta 798 volte)

di AndreaMicky 

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Sezione:

Fumetti e CartoniBonelli vari

Genere:

Horror

Annotazioni:

Nessuna

Protagonisti:

Zagor - Cico

Coppie:

Non indicate

 

 

              

  


  

 I Predatori della Notte 

Ispirato da uno dei miei film preferiti, ho realizzato questa storia con protagonista l'eroe di Darkwood.


  


I
Predatori della Notte


by
Andrea Micky








Come
spesso avveniva, Zagor e Cico dovettero lasciare la loro casa nella
palude di Darkwood.



Il
motivo della sortita era una delle solite commissioni per i comandati
di un forte, situato nei pressi di Alphawolf City, una città di
medie dimensioni, che si stava rapidamente espandendo.


Come
sempre, Zagor aveva accettato di buon grado l’incarico, ignaro del
fatto che lui e Cico avrebbero affrontato una delle loro avventure
più spaventose.



La
grande gara di Cico


Dato
che la commissione da
svolgere
richiedeva una certa dose di burocrazia, Cico dovette recarsi in
città per consegnare dei documenti presso il municipio, fissando un
appuntamento alle 5 del pomeriggio, mentre Zagor rimase presso
l’avamposto militare, ad occuparsi della parte fisica del lavoro.


E
visto che la faccenda sarebbe durata alcuni giorni, Cico pernottò in
una locanda della città, grazie ad alcuni dollari dategli dal suo
amico con la scure.


Ed
anche in quell’occasione, il piccolo messicano
ne
combinò

una delle sue.






Si
avvicinava il mezzogiorno e Cico, dopo essersi informato sul prezzo
del vitto, stava calcolando come ripartire i dollari
rimastegli.


Zagor
é stato previdente a lasciarmi qualche soldo per l’alloggio, ma
poteva concedermene un po’ di più per il vitto” pensò il
piccolo messicano, dopo aver terminato il suo preventivo.


Ma
la fortuna sembrò sorridere a
Cico,
in quanto una discussione piuttosto interessante giunse alle sue
orecchie.






Il
tavolo a cui era seduto Cico si trovava vicino ad una finestra,
davanti a cui si fermò un carro carico di prodotti ortofrutticoli,
il cui conducente (un uomo di mezza età con diversi capelli grigi)
venne accolto dal direttore della locanda in persona.


Salve,
Nathan. Tutto bene?” domandò allegramente il direttore.


Tutto
bene. Qui ci sono i prodotti della mia fattoria che avete richiesto”
rispose senza troppe cerimonie il conducente del carro.


Suvvia,
Nathan. Non sarai ancora arrabbiato per via della gara mangereccia”
disse il direttore.


Invece
sì. La gola é uno dei 7 peccati mortali” rispose Nathan,
facendosi ancora più arcigno.


La
gara é solo un piccolo svago, a cui però dovremo probabilmente
rinunciare, visto che nessuno ha avuto il coraggio di sfidare Tito”
disse il direttore, alzando le spalle.


A
Cico parve di saperne abbastanza e decise di farsi avanti.






Con
il fare più signorile di cui era capace, Cico chiamò il direttore,
dicendogli “Mi scusi, buon uomo”.


Sì?
Che posso fare per lei?” domandò il direttore.


Vorrei
avere qualche delucidazione sulla gara mangereccia di cui state
parlando” disse il piccolo messicano, proseguendo col suo
atteggiamento da nobiluomo.


Beh,
c’é poco da dire: si tratta di un pranzo da 3 portate, che uno
sfidante deve finire di mangiare prima dell’attuale campione in
carica” spiegò il direttore.


E
quale sarebbe il menù del pasto?” volle sapere Cico.


Sformato
di verdure, arrosto con patate e torta di mele. Il tutto annaffiato
da una bottiglia di vino” rispose il direttore.


Ooooh!
Tutta roba genuina, immagino” disse il piccolo messicano,
leccandosi deliziato i baffi.


Immaginate
bene. L’iscrizione costa un dollaro e chi perde paga di tasca sua
il pasto completo” aggiunse il direttore.


Per
me va bene” accettò Cico, estraendo dalla tasca dei pantaloni una
monetina da un dollaro.


Il
direttore annuì e ordinò “Avvisate Tito il Grosso che c’é uno
sfidante per lui”.


Puah!
Crapulante” sbottò Nathan, guardando con disgusto il piccolo
messicano.






La
notizia delle sfida mangereccia si diffuse presto e a mezzogiorno in
punto, Cico si trovava seduto al
miglior
tavolo

del
locale,
in attesa del suo avversario, mentre diverse persone interessate alla
gara
occupavano
tutti i posti disponibili
.


Eh,
eh! In cambio di un misero dollaro mi farò una mangiata da nababbo”
pensò soddisfatto il piccolo messicano, sfregandosi le mani.


Ecco
che arriva Tito” avvertì uno dei presenti.


E
di fronte al proprio avversario, Cico perse tutto il buon umore, in
quanto Tito il Grosso era il doppio di lui, sia in altezza che in
larghezza.


Caramba
y carambita! Che razza di bestione” pensò impressionato il piccolo
messicano.


Allora,
dov’é il moscerino che vuole sfidarmi?” domandò Tito.


Tutti
i presenti indicarono Cico, che deglutì rumorosamente.


Considerati
carne da macello, che il cuoco userà per lo spezzatino di stasera”
minacciò Tito, mostrando i denti.


Stasera
ci sarà lo spezzatino? Buono a sapersi” sdrammatizzò Cico,
sudando vistosamente.


Ah,
ah, ah!” rise divertito il pubblico.






Una
volta che Tito il Grosso prese posto ad un tavolo fiancheggiante
quello di Cico, un cameriere servi entrambi, mentre il direttore
della locanda diede il via alla competizione.


Cico
e Tito
cominciarono
a mangiare

nello steso momento e grazie al suo appetito, il piccolo messicano
riuscì presto a distanziare notevolmente il suo sfidante.



Accidenti.
Il nuovo arrivato si difende bene” notò uno dei presenti.


Già,
ma non reggerà a lungo contro Tito” replicò il suo vicino.


Infatti,
proprio in quel momento, dopo aver
bevuto
un sorso di vino, Cico cominciò a far ciondolare la testa, per poi
crollare addormentato con la faccia nel piatto
contenente
l’arrosto.


Ho
fatto proprio bene a far “correggere” la bottiglia del mio
avversario” pensò Tito il Grosso, trattenendo un sorrisetto
soddisfatto.


Ma
Tito non aveva fatto i conti con il formidabile appetito di Cico, che
era ben lungi dall’essere sconfitto.






Il
direttore stava per dichiarare “Il vincitore della gara di
quest’anno é ancora una volta...”.


Hey,
guardate!” esclamò incredulo uno dei presenti, indicando Cico.


Tutti
posarono
lo sguardo

verso il piccolo messicano, che, in stato di sonnambulismo, aveva
ripreso a mangiare.


Mai
vista una cosa simile” pensò la maggior parte dei presenti.


Anche
Tito il Grosso si stupì di quella scena, tanto più che il boccone
che stava masticando gli andò di traverso, causandogli una violenta
tosse; e nel tempo che il mangione impiegò a farsela passare, Cico
finì il suo pasto, aggiudicandosi la vittoria.


Il
vincitore é il signor Cico” dichiarò il direttore.


Accidenti!”
brontolò Tito, battendo i pugni sul tavolo, che quasi si sfasciò.


Ma
lo sbalordimento generale crebbe ulteriormente quando Cico, ancora in
stato di sonnambulismo, si avvicinò al tavolo del suo rivale, per
poi prendersi i suoi avanzi (mezzo arrosto con l’ intera torta di
mele) e mangiare anche quelli.






Ma
questo é un pozzo senza fondo, non un uomo” sbraitò Tito,
sollevando la sua sedia con l’intento di usarla come arma.


No!
Non bisogna mai svegliare un sonnambulo, perché lo shock potrebbe
essere fatale” disse il medico della città, che si trovava
fortuitamente fra il pubblico.


Capendo
che non c’era niente da fare, Tito pagò il conto del suo pranzo e
se ne andò
umiliato,
mentre il finalmente sazio Cico si spaparanzò comodamente sulla
sedia, per continuare il suo pisolino fuori programma.






Ricordando
le raccomandazioni del dottore sui sonnambuli, nessuno osò svegliare
Cico, che dormì profondamente fino a pomeriggio inoltrato.


Yawn!
Che bella dormita mi sono fatto” disse il piccolo messicano, mentre
si stiracchiava.


Ma
mentre compiva tale operazione, lo sguardo di Cico cadde sul
quadrante di un grosso orologio a muro, che segnava pochi minuti alle
cinque.


Caramba
y carambita! Sono in ritardissimo per l’appuntamento in municipio”
esclamò il piccolo messicano, scattando come una molla.


E
dopo essere corso in camera sua per prendere i documenti da
consegnare,
Cico si diresse a tutta velocità verso il municipio.






Sfrecciando
come una
locomotiva
impazzita
,
Cico uscì di corsa dalla locanda, travolgendo una giovane coppia che
stava per entrare.


Ma
quel
gesto
sgarbato
venne
punito come meritava
,
in quanto la donna sbatté contro una scala, sopra cui un uomo stava
riverniciando l’insegna della locanda,
finendo
col far cadere il secchio di vernice proprio sul piccolo messicano,
che si ritrovò con la testa
intrappolata.


Non
vedendo dove andava, Cico inciampò e cadde in un abbeveratoio,
riuscendo però a non far bagnare i documenti, tenendo
la
busta che li conteneva fuori dall’acqua
.


Ma
quando
riemerse
dall’abbeveratoio, il piccolo messicano non riuscì a liberarsi la
testa
e
sapendo di non poter tardare all’appuntamento in municipio, Cico si
fece tutta la strada alla
cieca,
sbattendo contro qualsiasi cosa si
trovasse
sul suo cammino.






Nonostante
quell’imprevisto
,
Cico giunse a destinazione in poco
tempo
e una volta riuscito a liberarsi la testa, il piccolo messicano trovò
l’ufficio che cercava e si mise a bussare freneticamente sulla
porta, facendo un gran baccano.


Presto,
aprite! La mia vita sarà in pericolo mortale, se non consegno questi
documenti in tempo” sbraitò Cico, battendo violentemente i pugni
sulla porta.


Che
diavolo succede?” domandò il responsabile dell’ufficio, un uomo
pelato con baffi ed occhiali, aprendo la porta.


Lei
é Mister Clendennon? Io mi chiamo Cico e sono qui per le pratiche di
Fort Willer” spiegò ansimando il piccolo messicano, mostrando la
busta con i documenti da consegnare.


Ah
si! Ma siete in anticipo di parecchio, signore” replicò il
funzionario comunale.


Cosa?
Ma l’orologio della locanda segnava quasi le cinque” disse
confuso Cico.


Quell’orologio
non segna l’ora giusta da almeno vent’anni. E ora, se vuole
scusarmi, sto già parlando con qualcuno” replicò infastidito
Mister Clendennon, chiudendo violentemente la porta del suo ufficio.


A
quel punto, Cico non poté fare altro che crollare stremato a terra,
lanciando sottovoce la sua tipica sequenza di imprecazioni.






Nel
frattempo, all’interno dell’ufficio, Mister Clendennon riprese il
discorso interrotto con il suo visitatore: un giovane ragazzo dalla
carnagione scura di nome Caleb Bryant, recatosi lì per ordine del
suo capo.


In
questa busta, ci sono i documenti da lei richiesti” disse Caleb,
porgendo una busta marrone di piccole dimensioni.


Senza
proferire parola, Mister Clendennon aprì la busta, trovandovi dentro
alcune banconote di grosso taglio.


Tutto
a
posto.
Dite pure al vostro principale che le sue magagne saranno presto
risolte” assicurò l’impiegato comunale.






Agguato
mortale nel buio


Scesa
la sera, una volta terminato il proprio lavoro, Mister Clendennon se
ne tornò soddisfatto a casa.


Quelle
di oggi è stata la giornata più fruttuosa della settimana. Peccato
che ora mi siano rimaste solo le pratiche dei pezzenti da sistemare”
pensò l’impiegato comunale, imboccando una strada piuttosto buia.


Hisssr!”
sibilò minacciosamente una voce.


Sorpreso,
Mister Clendennon si guardò intorno, senza però vedere nessuno
intorno a sé.


Deve
essere stato un qualche animale a fare quello strano verso” pensò
l’uomo, accelerando il passo.


Ma
all’improvviso, qualcosa
ferì
la caviglia di Mister Clendennon, facendolo cadere a terra; e subito
dopo, l’uomo lanciò un grido di dolore, perché numerosi artigli
affilati gli stavano lacerando le carni.






Dopo
aver consumato una “magra” cena, Cico salì nella camera da lui
prenotata.


Beh,
anche contando la faccenda dell’orario sbagliato, posso considerare
la giornata di oggi chiusa in attivo

pensò il messicano, mentre si sdraiava sul letto.


Ma
proprio quando Cico stava per scivolare nel sonno, nell’aria
risuonò un urlo di terrore e il piccolo messicano, realizzando che
il grido veniva da fuori, si affacciò alla finestra, urlando “Cos’è
questa confusione? Qui c’è gente che vuole dormire, caramba y
carambita!”.


Hanno
trovato

un

cadavere proprio in questa strada” spiegò una donna, andando
di
corsa
.


Cooosa?”
domandò Cico, sorpreso da quell’inusuale risposta.





Pur
sapendo che quella faccenda non lo riguardava, Cico si aggregò alla
piccola folla riunitasi sul luogo del ritrovamento.


Dopo
un rapido esame, lo sceriffo annunciò “Il cadavere ritrovato
appartiene a Frank Clendennon, impiegato del municipio”.


Mister
Clendennon? Ma é l’uomo con cui ho parlato oggi” ricordò il
piccolo messicano.


Quando
é così
,
venga con me per una deposizione. Insieme a tutti quelli che hanno
visto la vittima viva nelle ultime ore” stabilì lo sceriffo.


Senza
obbiettare, Cico e altri 3 uomini si avvicinarono all’uomo della
legge, se non che, uno di loro notò “Un momento. Manca Nathan
Thorn all’appello”.


Chi?”
domandò Cico.


Il
proprietario di una fattoria qui vicino -spiegò lo sceriffo-
Qualcuno lo faccia venire da me e intanto, portate via il corpo”.


Di
quest’incombenza vorrei occuparmene io” si offrì un uomo vestito
di nero, facendosi avanti.


Come
volete, Padre Finnegan” acconsentì lo sceriffo.


E
mentre la salma veniva
avvolta
in un telo preso a prestito
,
lo sceriffo condusse Cico e gli altri nel suo ufficio; ma mentre il
gruppo s’incamminava, il piccolo messicano notò un uomo in
disparte, che osservava la scena in silenzio.


Chi
é quel tipo? -non poté fare a meno di chiedere Cico- A prima vista
sembra un indiano, anche se i suoi abiti sono
uguali
ai nostri”.


Si
chiama Scure Veloce ed é un irochese che fa la spola fra la città
ed il suo villaggio. Quando passa di qui, si veste come noi,
per
dimostrarsi d’accordo

all’integrazione del suo popolo con il nostro” spiegò uno dei
compagni
d’interrogatorio
.


Capisco”
rispose il piccolo messicano, senza smettere di osservare il
peculiare indiano.


Ma
costui non si accorse di nulla, in quanto l’attenzione di Scure
Veloce era completamente rivolta al cadavere del povero Mister
Clendennon, ormai
affidato
alle cure di Padre Finnegan
.






Poco
dopo, Cico e gli altri si trovavano nell’ufficio dello sceriffo,
che
pose a ciascuno di loro una serie di domande
.


Quindi,
ciascuno di voi si é limitato a consegnare delle pratiche a Mister
Clendennon” ricapitolò lo sceriffo Shallman a fine interrogatorio.


Esatto”
confermarono gli interrogati.


E
nessuno di voi ha un’idea sul perché Mister Clendennon sia stato
assassinato?” domandò trucemente lo sceriffo.


Io
sì” rispose una voce indignata.


Sorpreso,
Cico vide che
quelle
parole

erano state pronunciate da un uomo entrato proprio in quel momento
nell’ufficio dello sceriffo, ossia il contadino che aveva
effettuato la consegna di
prodotti
ortofrutticoli

alla locanda in cui
il
piccolo messicano

alloggiava.


Mister
Clendennon era diventato un venduto” dichiarò Nathan.


Uh,
cosa intendete dire?” domandò lo sceriffo.


Mister
Thorn intende dire che la vittima intascava soldi per sveltire o
ritardare le sue pratiche” spiegò uno dei presenti.


Sì,
era una voce che circolava già da un po’ in città” aggiunse un
secondo interlocutore.


Non
si possono lanciare accuse senza prove -replicò lo sceriffo- E a
meno che qualcuno non possa dimostrare la veridicità di queste voci,
continuerò a considerarle tali”.


Le
prove deve averle trovate qualcuno, se ha fatto quello che ha fatto”
rifletté uno degli interrogati.


L’interrogatorio
si
protrasse per

un’ulteriore mezz’ora, al termine della quale, non essendo emerso
nulla di nuovo,
ognuno
se ne tornò a casa propria.


Spero
che Zagor arrivi presto, perché l’idea di restare da solo in una
città dove circola un assassino non mi aggrada per niente” pensò
Cico, mentre tornava alla locanda.






Il
giorno dopo, una tetra atmosfera era calata su Alphawolf City, i cui
cittadini svolsero le proprie attività in un clima di tensione e
sospetto.


Dal
canto suo, Cico rimase chiuso nella sua camera tutto il giorno e ne
uscì solo all’ora dei pasti.






Seduto
in disparte, Cico stava consumando la sua cena, quando una donna
piuttosto bella gli si avvicinò.


Salve,
straniero. Non sei di queste parti, vero?” domandò con fare
civettuolo la donna.


Ehm,
no” rispose Cico, allontanandosi leggermente da lei.


Io
mi chiamo Trina la Bella e sono solita offrire un piccolo svago alla
gente” spiegò la donna, ammiccando durante il discorso.


Che
genere di svago?” volle sapere il piccolo messicano, sempre più
diffidente.


Deliziosi
piaceri a base di carne fresca, palpitante e profumata

rispose Trina, accarezzando maliziosamente la gamba di Cico.


Quest’ultimo,
capendo finalmente l’antifona, deglutì imbarazzato e replicò “Mi
spiace, ma per provare i piaceri della carne, mi basta una bistecca
ben cotta”.


Come
vuoi” sbottò la donna, alzandosi sdegnata da tavola.






Frustrata
per quell’affare andato male, Trina la Bella se ne tornò nella sua
camera, completamente immersa nel buio.


Maledizione.
Devo trovare al più presto un pollo da spennare, o resterò a secco
coi quattrini” pensò la donna, mentre cercava a tentoni qualcosa
per farsi luce.


Hisssrrr!”
sibilò una voce all’interno della camera.


Aaaah!
C’é un serpente nella mia camera” strillò la donna, mentre
correva terrorizzata verso la porta.


Ma
fatti pochi passi, Trina inciampò in qualcosa, che la fece cadere a
terra e subito dopo, una mano munita di artigli la graffiò sulla
gola, zittendola brutalmente.






Nel
frattempo, anche Cico era tornato in camera sua ed anche se la stanza
era piuttosto buia, il nostro
amico
si accorse che il vetro della finestra era rotto.


Ci
mancava anche questa. Spero di non dover pagare il danno di tasca
mia” brontolò il piccolo messicano, mentre accendeva una lampada
per esaminare meglio la finestra rotta
,
realizzando così che il vetro pareva tagliato,
piuttosto
che rotto
.


Hissrr!”
sibilò una voce minacciosa.


Sorpreso,
Cico si fece luce con la lampada, vedendo di sfuggita un qualche
animale nascondersi sotto il suo letto.


Topi.
Sono capitato in una locanda infestata” pensò disgustato il
messicano, mentre alle sue spalle comparivano una
decina
di occhi rossi.


Hisssrrr!
Hisssrrr!” sibilarono delle voci alle spalle di Cico.


Quest’ultimo,
sempre tenendo la lampada in mano, si voltò…


E
subito dopo, urlando terrorizzato, Cico estrasse la pistola e si mise
a sparare come un forsennato.






Gli
spari di Cico svegliarono l’intera locanda, i cui clienti corsero
subito alla stanza del piccolo messicano.


Ma
che sta succedendo la dentro?” domandò uno dei presenti.


Aaah!
C’é del sangue per terra” notò una donna, indicando delle
impronte rosse sul pavimento.


Ma
queste vengono dalla
camera
in fondo al corridoio” disse un secondo uomo, indicando una pozza
di sangue fuoriuscita dalla
camera
occupata da Trina la Bella.






Nonostante
il terrore che provava, Cico non poté distogliere lo sguardo da ciò
che vedeva.


Sopra
la
grossa cassettiera

nella stanza, c’erano 6 piccole creature umanoidi di colore
nerastro, con gli occhi rossi e le dita di mani e piedi simili agli
artigli di un
puma.


Hisssrr!”
sibilò una di loro, rivelando una bocca piena di denti aguzzi.


Terrorizzato,
il piccolo messicano svuotò il suo caricatore contro di loro, ma i
piccoli esseri (alti circa una trentina di centimetri) si dispersero
rapidamente, mimetizzandosi perfettamente nel buio della stanza.


Guardandosi
nervosamente intorno, Cico vide un paio di occhi rossi sotto il letto
e sparò verso di loro.


Ma
l’arma suonò a vuoto, facendo capire al piccolo messicano di aver
esaurito le munizioni.


E
notando che fuori dalla sua finestra c’era un carro di fieno, Cico
prese una decisione
drastica.






Aaaah!”
urlò Cico, mentre l’aria gli sferzava la faccia.


Fortunatamente,
passato lo spavento iniziale, il piccolo messicano atterrò incolume
nel fieno stipato nel carro sotto la sua finestra.


Caramba
y carambita! Che razza di atterraggio” pensò Cico, rialzandosi
faticosamente.


Hisssrrr!”
sibilò una voce in alto.


Sorpreso,
Cico alzò lo sguardo verso la sua camera, da cui una delle creature
faceva cenno ai suoi compagni di attaccare.


Annaspando
freneticamente, il piccolo messicano cercò di fuggire, ma finì con
l’inciampare, dando così ai mostriciattoli il tempo di buttarsi di
sotto e circondare il carro su cui si trovava.


Mamma!”
pensò il messicano, mentre i suoi strani inseguitori si facevano
sempre più vicini.






Improvvisamente,
un oggetto simile ad un’ascia saettò nell’aria, finendo col
decapitare uno dei mostriciattoli, che esplose in una piccola
fiammata violacea.


Sia
Cico che le creature rimasero sorprese da quella svolta imprevista e
ciò permise al proprietario dell’arma di lanciarsi all’attacco
con un lungo coltello.


Un
altro paio di creature esplosero, prima che il baccano dello scontro
svegliasse il resto della città, costringendo così i mostriciattoli
superstiti ad una frettolosa ritirata.


Grazie,
Zagor. Mi hai salvato la vita ancora una volta” sospirò sollevato
Cico, mentre il suo salvatore recuperava l’ascia.


Ma
con sua somma sorpresa, il piccolo messicano si accorse che il suo
salvatore non era Zagor, bensì Scure Veloce, l’indiano visto di
sfuggita la sera prima.






Tutto
bene, viso pallido?” domandò l’indiano.


Sì,
ma quelle creature...” volle sapere Cico.


Te
lo spiegherò dopo. Per adesso, non farne parola con nessuno” disse
Scure Veloce, prima di dileguarsi.


In
quel momento, sopraggiunse lo sceriffo Shallman, che domandò “Ma
che sta succedendo qui? I vostri bagordi hanno svegliato l’intera
città”.


Sceriffo!
Sceriffo!
C’é
un cadavere nella mia locanda: si tratta di Trina la Bella” rispose
il direttore, uscendo di corsa dall’edifico da lui gestito.


Voi
ne sapete niente, signore?” domandò lo sceriffo a Cico,
scoccandogli un’occhiata truce.


Temendo
di essere incriminato, Cico raccontò della sua terrificante
esperienza, col risultato di finire rinchiuso in cella, con le accuse
di disturbo alla quiete pubblica ed ubriachezza molesta.


Non
si tratta così un onesto gentiluomo, caramba y carambita!”
protestò il piccolo messicano.






Ti
avevo detto di non parlare con nessuno di quei piccoli
esseri
ricordò Scure Veloce, affacciandosi alla finestra della cella.


Oh,
sei tu. Ma perché non dovevo dire nulla di quei pericolosi
mostriciattoli?” volle sapere Cico.


Perché
ti avrebbero preso per pazzo e non avresti potuto aiutarmi a
fermarli” spiegò con fare serio l’indiano.


Se
hai in mente qualcosa di folle, aspettiamo il mio amico Zagor. Lui é
esperto in atti eroici e
mostri
vari
disse Cico, rassegnato all’ennesima avventura fuori programma.


Farò
così. Tu, intanto, resta in cella, dove sarai al sicuro” rispose
l’indiano, prima di congedarsi.


Anche
se volessi, non potrei certo andarmene” sbottò Cico, mentre si
coricava sulla panca della cella.


Ma
il piccolo messicano passò una notte insonne, in quanto il pensiero
dei mostriciattoli visti poco prima lo tenne sveglio tutto il tempo,
che il nostro pancione passò invocando l’arrivo del suo amico (e
spesso protettore) Zagor.






Le
preghiere di Cico furono ascoltate e il giorno dopo, Zagor
percorreva
la main street

di Alpha
wolf
City.


La
prima cosa in cui lo Spirito con la Scure s’imbatté fu un carro
diretto al cimitero, con sopra una bara, davanti a cui un prete stava
recitando un piccolo sermone.


Che
strano funerale” commentò Zagor.


Trina
la Bella era una prostituta e perciò, nessuno ha ritenuto necessario
porgerle l’ultimo saluto” spiegò una voce alle sue spalle.


Sorpreso,
Zagor si voltò, trovandosi faccia a faccia con un indiano vestito
con abiti
tipici
dei bianchi
.


Tu
sei Zagor, vero?” domandò l’indiano.


Si,
sono io” confermò lo Spirito con la Scure.


Il
mio nome é Scure Veloce e sono qui per conto del tuo amico Cico”
spiegò l’irochese.


Cos’ha
combinato stavolta quel pancione?” domandò rassegnato Zagor.


É
rimasto coinvolto in un grosso guaio che riguarda la città e mi ha
detto che tu saresti utile per risolverlo” spiegò Scure Veloce.


Portami
da lui, allora” disse con tono risoluto lo Spirito con la Scure.






Grazie
ai suoi legami coi militari, Zagor fece scarcerare Cico in pochi
minuti, per poi ricongiungersi con Scure Veloce.


Adesso
che ci siamo tutti, potete spiegarmi che sta succedendo in questa
città?” domandò lo Spirito con la Scure.


Certo.
Ma sarà meglio farlo in privato, se non vogliamo essere presi per
pazzi” rispose Cico.


Conosco
il posto giusto per parlare senza essere uditi da orecchie
indiscrete” disse Scure Veloce.


Dipendendo
completamente dalle conoscenze dell’indiano, i 2 amici accettarono
la sua proposta e lo seguirono.






La
verità dietro la leggenda


Una
volta terminato il funerale di Trina, Padre Finnegan usò il raro
tempo libero a sua disposizione per ripulire la canonica della sua
chiesa.


Seduto
all’
unico
tavolo che possedeva
,
Padre Finnegan stava lucidando uno dei suoi pochi suppellettili, una
croce di legno con una piccola gemma rossa al centro, quando dalla
finestra vide arrivare Scure Veloce, in compagnia di Zagor e Cico.


Salve,
padre. Io e i miei amici potremmo usufruire del vostro alloggio per
qualche minuto?” domandò gentilmente l’indiano.


Ma
certo. E restateci pure finché volete” disse il prelato, mentre si
alzava
da
tavola.


Grazie,
padre. Dobbiamo discutere di una questione importante e abbiamo
bisogno di riservatezza” spiegò Scure Veloce.


Non
devi giustificarti. So che non
progetteresti
mai qualcosa di disonesto” disse Padre Finnegan, mentre si spostava
dentro la chiesa, assieme ai suoi pochi oggetti da pulire.


Quel
prete ti ha molto in simpatia” notò Zagor.


Padre
Finnegan é stato il primo uomo bianco a tendere la mano verso di
noi. E anche se per la sua religione siamo dei pagani, ci ha sempre
trattati con il rispetto dovuto ad un essere umano” spiegò Scure
Veloce.






Dopo
aver fatto accomodare Zagor al tavolo, Scure Veloce e Cico lo misero
al corrente dei sanguinosi omicidi che avevano scosso Alphawolf City.


Mi
state dicendo che gli assassini a cui lo sceriffo da la caccia
sarebbero dei piccoli mostri carnivori?” domandò Zagor a fine
racconto.


Proprio
così. Io e Scure Veloce li abbiamo visti bene. E ci abbiamo anche
combattuto” confermò Cico.


Se
le cose stanno così, posso sapere da dove vengono quegli esseri?”
domandò lo Spirito con la Scure.


Certo.
Conosci
la leggenda di Atotharo?” domandò Scure Veloce.


Atochi?”
chiese perplesso Cico.


Da
esperto conoscitore della cultura indiana quale era
,
Zagor rispose “Certo: Atotharo era un cacciatore giovane e gentile,
che, dopo essersi nutrito con le carni di un uccello dalle piume
splendenti, nel cui corpo scorreva un potentissimo veleno, si
trasformò in un perfido gigante dalla chioma serpentina,
capace
di fare del male anche con la sola forza della mente
.
Ma alla fine, perì per mano dell’eroe Hiawata”.


Questa
é solo una parte della leggenda -disse Scure Veloce-
Quel
che successe dopo

é stato quasi dimenticato”.


Raccontaci
tutto
disse Zagor.


Facendosi
serio, Scure Veloce raccontò “Le carni dell’uccello velenoso non
infettarono solo Atotharo, ma anche una razza di piccoli roditori
sotterranei. Costoro si trasformarono in degli esseri feroci dal
colore scuro, che li rese praticamente invisibili nelle tenebre.
Così, sfruttando la loro già acuta vista al buio, quegli esseri
presero l’abitudine di uscire dalle loro tane solo dopo il
tramonto, per cacciare in branco, straziando orribilmente le loro
prede. E per via di queste loro caratteristiche, sono chiamati i
Predatori della Notte”.


E
come si possono fermare quegli esseri infernali?” domandò Cico.


Questo
non lo so, purtroppo -rispose l’indiano- Ma se lo chiedessimo a
Montagna Sapiente, lo sciamano della mia tribù, lui potrebbe
aiutarci”.


Bene!
Andiamo da lui, allora” incitò Zagor, alzandosi in piedi.


Al
momento non é possibile. In questo periodo dell’anno, Montagna
Sapiente si allontana dal nostro accampamento, per eseguire un rito
propiziatorio, che terminerà domani” spiegò Scure Veloce.


Vorrà
dire che per stasera ci arrangeremo da soli. Sia che quelli esseri
attacchino di nuovo il mio amico, che qualche innocente” stabilì
Zagor, battendosi la mano nel pugno.


Mamma
mia” pensò Cico, che s’immaginava disteso sopra un enorme
piatto, intorno a cui numerosi mostriciattoli, tutti muniti di
coltello e forchetta, si apprestavano a banchettare.






Una
volta terminata la loro piccola riunione, i 3 uomini passarono
davanti all’ufficio dello sceriffo, intento a parlare con un
ragazzo
dall’aspetto
familiare
.


Hey,
ma quel
tipo
l’ho visto ieri in municipio” ricordò Cico.


Si
chiama Caleb Bryant e lavora per George Finch, un ricco proprietario
terriero. É molto giovane, ma é già uno dei suoi uomini di
fiducia…soprattutto quando si tratta di picchiare” spiegò Scure
Veloce, pronunciando sottovoce l’ultima parte del discorso.


Capisco”
si limitò a rispondere Zagor.


Ringrazia
pure Mister Finch, ma digli che mi ci
vorrà
un po’ di tempo per valutare la sua offerta” disse lo sceriffo.


Lo
farò” promise Caleb, prima di correre via, con una smorfia
contrariata sul viso.


Scuotendo
la testa, lo sceriffo fece per rientrare nel suo ufficio, quando notò
gli sguardi perplessi del trio.


Che
succede, sceriffo? Problemi?” domandò Scure Veloce.


No:
semplicemente, Mister Finch voleva aiutarmi arruolando qualche
pistolero con cui organizzare delle piccole ronde di vigilanza
notturna” spiegò l’uomo di legge.


Una
buona idea” commentò Cico.


Più
che altro un investimento, visto che io o il sindaco avremmo dovuto
rimborsarlo” precisò lo sceriffo.


Se
permettete, io e i miei amici vi aiuteremo gratis” si offrì Zagor,
sorridendo gentilmente.


Visto
che conoscete i responsabili di Fort Willer, accetto il vostro aiuto.
Ma non combinate qualche mascalzonata abusando della mia fiducia”
si raccomandò lo sceriffo.


Svolgeremo
le nostre indagini in modo conforme alla legge” promise lo Spirito
con la Scure.


Dovendo
collaborare con lo sceriffo, Zagor e i suoi compagni presero dimora
nel suo ufficio, con la sola eccezione di Cico…che si fece
rinchiudere nuovamente in cella, visto che era il solo modo per farlo
sentire al sicuro.






Il
sole era ormai calato e Zagor era in attesa dei suoi futuri nemici,
mentre Scure Veloce si era concesso un breve riposo, in vista delle
fatiche notturne.


Hey,
anche se sono un carcerato, ritengo di meritare qualcosa di più”
brontolò Cico, quando gli venne servito il misero desinare.


Mi
scusi, maestà. Ma il vitto per i carcerati é questo” replicò lo
sceriffo, prima di
andare
a farsi

un goccetto al saloon.


Porta
pazienza, pancione mio. Una volta finita questa storia, ci
concederemo un buon pranzetto” promise Zagor.


Spero,
nel frattempo, di non diventare IO il pranzo di quei piccoli mostri”
si augurò Cico, ripensando ai fatti della notte precedente.






Improvvisamente,
Scure Veloce cominciò a agitarsi nel sonno, per poi riaprire gli
occhi
ansimando.


Che
succede?” gli domandò preoccupato Zagor.


Una
visione. Montagna Sapiente si é messo in contatto con me attraverso
i sogni” spiegò l’indiano.


Ho
vissuto anch’io quell’esperienza in passato

(1). E cosa ti ha detto il tuo sciamano?” volle sapere lo Spirito
con la Scure.


Mi
ha indicato dove i Predatori della Notte colpiranno fra poco”
rispose Scure Veloce.


Muoviamoci,
allora” incitò Zagor.


Vengo
anch’io” disse Cico.


Tu
rimani lì, visto che i Predatori della Notte vorranno sicuramente
completare la caccia di ieri” lo informò Scure Veloce.


Come
dici tu” rispose il piccolo messicano, rabbrividendo.






Ritornato
a casa dopo una giornata di duro lavoro, Roy Stevenson si era
sdraiato sul suo letto con l’intenzione di riposare, quando
qualcuno bussò leggermente alla porta.


Con
il cuore in gola, l’uomo andò ad aprire, trovandosi davanti la sua
amata Margareth.


Ce
l’hai fatta a venire” disse felice Roy.


Sì,
ma mi sento in colpa -disse la donna- Penso ai miei figli. E penso
anche a mio marito, che pur essendo opprimente...”.


Sssth.
Pensiamo solo a noi, ora” la zittì Roy, baciandola dolcemente
sulle labbra.


Nel
giro di pochi secondi, i 2 amanti clandestini erano sdraiati sul
letto ad amoreggiare, ed erano talmente presi dalla passione da non
accorgersi di alcune piccole sagome che li spiavano dalla finestra.






Seguendo
Scure Veloce, Zagor si ritrovò in una stradina dall’aspetto
tranquillo.


É
questo il posto?” domandò lo Spirito con la Scure.


Sì.
Perciò, teniamo gli occhi aperti” rispose l’irochese.


In
quella, da una finestra poco distante, il cui vetro pareva tagliato
con qualcosa di affilato, giunsero delle grida di dolore.


Ci
siamo” disse Zagor, impugnando la sua scure, con cui abbatté il
telaio della finestra.






Una
decina di creature stava attaccando un uomo ed una donna, distesi
seminudi in un letto, quando Zagor e Scure Veloce intervennero in
favore della sfortunata coppia.


Aahyyaaakkk!”
gridò lo Spirito con la Scure, mentre si lanciava all’attacco.


Colti
di sorpresa, i Predatori
reagirono,
ma il primo colpo sferrato da Zagor spazzò via metà di loro, mentre
gli altri vennero falciati dal tomahawk di Scure Veloce.


Ruggendo,
uno dei mostriciattoli tentò di azzannare l’irochese ad una gamba,
ma lui fu più svelto e inchiodò l’essere al pavimento con una
coltellata in pieno cranio.


Servendosi
del buio nella stanza, uno dei mostriciattoli tentò di attaccare
Zagor alle spalle, ma lo Spirito con la Scure se ne accorse e rispose
con un violento pugno, che scagliò il Predatore contro il muro.


Sibilando
infuriati, i mostriciattoli superstiti tentarono un attacco in
gruppo,
ma Zagor estrasse la pistola e freddò parecchi di loro, i cui corpi
esplosero senza lasciare traccia.


Per
mille scalpi! Questi mostri esplodono” esclamò sorpreso lo Spirito
con la Scure.


Per
celare la loro presenza e favorire ulteriori attacchi, i Predatori
della Notte usano le ultime forze per autodistruggersi” gli spiegò
Scure Veloce, mentre decapitava uno degli esseri.


Astuti
questi piccoli mostri” riconobbe Zagor, mentre si preparava ad un
nuovo assalto nemico.


Ma
un concitato scalpiccio fece capire ai 2 uomini che le creature
superstiti avevano preferito una ritirata allo scontro.






Tutto
bene qui?” domandò Padre Finnegan, mentre lui ed una piccola folla
si radunavano davanti alla finestra rotta.


Padre,
qui ci sono 2 persone ferite da soccorrere subito” rispose
concitatamente Scure Veloce, notando che le persone soccorse
respiravano ancora.


Ma
voi che ci fate qui?” volle sapere Zagor.


Ho
fatto
visita ad alcuni miei parrocchiani

e stavo tornado in chiesa” rispose il prelato.


Capisco”
replicò lo Spirito con la Scure, non del tutto convinto da

quella risposta
.




Nel
frattempo, Scure Veloce era corso nel corridoio della casa e aveva
aperto la porta d’ingresso, permettendo così ai soccorritori di
entrare.


Hey,
ma quello è Roy Stevenson, uno dei braccianti di Nathan Thorn”
notò uno dei soccorritori, una volta davanti al letto su cui
giacevano le 2 vittime.


E
la donna con lui è Margareth Thorn, la moglie di Nathan” notò
qualcun altro.


Allora,
dobbiamo avvertilo di questa infelice scoperta” sospirò Scure
Veloce.


Ci
penso io -si offrì Padre Finnegan- Dopotutto, Nathan é uno dei miei
parrocchiani più fedeli”.


Le
2 vittime vennero caricate sopra una barella improvvisata e portate
di corsa nel gabinetto del dottore, che giudicò le loro feriti
guaribili in alcuni giorni.






La
convocazione dello sciamano


Nella
sua cella, Cico era sul punto di addormentarsi, quando una gran
confusione in strada lo destò.


Caramba
y carambita, in questa città non si riesce proprio a dormire
tranquilli” borbottò il piccolo messicano, mentre si affacciava
alla finestra, per vedere cosa stesse succedendo.


Hisssrrr!”
sibilò uno dei Predatori, sbucando improvvisamente davanti alla
finestra.


Colto
di sorpresa, Cico barcollò all’indietro urlando, per poi cadere
rovinosamente a terra, mentre la creatura, che aveva tentato invano
di passare in mezzo alle sbarre, si ritirava, emettendo una serie di
sibili rabbiosi.


Estraendo
la sua pistola, Cico si affacciò cautamente alla finestra, da cui
proveniva un rumore di passi concitati, indicando che il
mostriciattolo si preparava ad un nuovo attacco.


Con
le orecchie ben tese, Cico si preparò a sparare il primo colpo, se
non che un rumore alle sue spalle lo fece voltare, facendogli così
scoprire 3 mostriciattoli, intenti a frugare nella scrivania dello
sceriffo.


Hey,
che state combinando voi?” domandò il piccolo messicano, puntando
la pistola verso il trio di creature.


Per
tutta risposta, uno dei mostriciattoli infilò la mano in uno dei
cassetti, da cui estrasse trionfalmente la chiave della cella di
Cico.


Capendo
le intenzioni dei suoi aggressori, il piccolo messicano prese la mira
e si preparò a sparare, sebbene le sue mani tremassero visibilmente.






In
quel momento, la porta si spalancò e lo Sceriffo Shallman entrò
nell’ufficio, assistendo così alla strana scena.


Fiamme
dell’inferno! Che sta succedendo qui?” domandò sorpreso l’uomo
della legge.


Glielo
avevo detto ieri sera di questi piccoli mostri assassini. Spari,
presto” incitò Cico.


Agendo
più per istinto che per altro, lo sceriffo estrasse la sua pistola,
ma quando si apprestò a sparare, le creature si erano già dileguate
nel nulla.


Questo
é strano. Di solito, quei mostriciattoli non sono così arrendevoli”
disse Cico, abbassando la sua arma.






Cico!
Sceriffo! che succede?” domandò Zagor, irrompendo sulla scena
insieme a Scure Veloce.


I
Predatori della Notte erano qui, fino a poco fa. Ma ora se ne sono
andati” spiegò Cico.


Strano:
I predatori della Notte non fuggirebbero senza
combattere.
Sopratutto, se le prede sono solo 2

notò Scure Veloce.


Inoltre,
la loro azioni erano troppo curate per degli animali senza cervello
-aggiunse il piccolo messicano- Era come se…come se…”.


Come
se quegli esseri fossero comandati da qualcuno” lo anticipò Zagor,
ripensando ai fatti di poco prima.


Ma
da quel che so, i Predatori della Notte sono troppo feroci per essere
controllati” disse Scure Veloce.


Sono
sicuro che lo sciamano della tua tribù saprà delucidarci a
sufficienza su questa storia” rispose Zagor.


Fate
quello che dovete. Io, invece, mi scolerò un’intera bottiglia di
whisky, dopo aver visto quegli esseri” disse lo sceriffo, mentre si
dirigeva barcollando verso la sua scrivania.


No,
sceriffo -lo fermò Zagor- So che quello che avete appena visto vi ha
sconvolto, ma ora voi dovete mantenere la vostra mente lucida, in
modo da proteggere adeguatamente i vostri concittadini, come il
vostro dovere v’impone”.


Avete
ragione giovanotto- concordò lo sceriffo, rinsavendo- Del resto,
neppure scolandomi tutto il torcibudella del nostro paese potrei
dimenticare quegli esseri spaventosi”.






Fuori,
perfettamente mimetizzati nel buio di un vicolo, i 4 mostriciattoli
neri
erano
in attesa

dello sceriffo,
per
vendicarsi della sua

intromissione.


No.
Lo Sceriffo Shallman non é un peccatore e finché manterrà pulita
la sua anima, dovrete lasciarlo stare” ordinò una voce nelle loro
menti.


Sapendo
di non poter disubbidire, i mostriciattoli tornarono alla loro tana,
in attesa di nuove vittime da colpire.






Il
mattino dopo, alle otto in punto, Zagor, Cico e Scure Veloce si
diressero verso il villaggio irochese fuori città.


Facciamo
con calma: Montagna Sapiente non sarà di ritorno dal rito
propiziatorio prima di mezzogiorno” disse l’indiano.


Orario
piuttosto congeniale per una visita di cortesia” si compiacque
Cico, sfregandosi le mani.


Vedo
che questa storia non ti ha smorzato l’appetito” notò Zagor.


Un
uomo in lotta con il male deve mantenersi in forze per poter
combattere al meglio” replicò con fare solenne il piccolo
messicano.






Dopo
un paio d’ore di buona marcia, il trio avvistò un’alta palizzata
di forma circolare, al cui interno si trovava il villaggio irochese.


Ci
siamo. Quello é il villaggio della mia tribù” annunciò Scure
Veloce.


Chi
é la?” domandò una sentinella.


Sono
io. E ho portato degli amici” rispose l’indiano, agitando la mano
in un cenno di saluto.


Bentornato,
Scure Veloce. Il nostro capo ti sta aspettando” disse la
sentinella, mentre la porta del recinto si apriva.






Poco
dopo, i 3 uomini si trovavano al cospetto del capo tribù Dente
Affilato.


Bentornato,
Scure Veloce. Montagna Sapiente mi aveva avvertito del tuo ritorno”
disse il capo degli irochesi.


Il
nostro sciamano é già tornato?” domandò sorpreso Scure Veloce.


No:
mi è apparso in sogno, dicendo che un grande pericolo incombeva sia
sui visi pallidi, che su di noi” spiegò Dente Affilato.


Purtroppo
é così: i Predatori della Notte sono tornati e sto cercando di
fermarli con l’aiuto di questi 2 bianchi” spiegò Scure Veloce,
indicando i suoi compagni.


Io
sono Zagor e lui é il mio amico Cico” si presentò lo Spirito con
la Scure.


Chiunque
voglia aiutarci é il benvenuto. Per adesso, aspetteremo il ritorno
di Cima Sapiente. Poi, dopo averlo interpellato, decideremo il da
farsi” stabilì il capo tribù.


Mi
sembra la strategia migliore da adottare” concordò Zagor.






Zagor
e gli altri attesero il ritorno dello sciamano nella capanna del capo
tribù, che offrì ai suoi ospiti un piccolo pasto a base di
cacciagione assortita.


Il
gesto compiacque molto Cico, che ripulì in paio di minuti uno spiedo
su cui era stato arrostito un animale non meglio identificato, il cui
sapore lo fece classificare come coniglio.


Questo
coniglio arrosto era veramente delizioso, sopratutto per via del suo
insolito sapore” dichiarò il piccolo messicano.


Con
un certo orgoglio, Dente Affilato spiegò “É stata la prima preda
del figlio di Freccia Saettante, uno dei nostri migliori arcieri. Ma
non si trattava di un coniglio, bensì di un topo muschiato”.


Proprio
così. All’inizio,li cacciavamo solo per la pelliccia, ma poi
abbiamo scoperto che
sono
anche

una
selvaggina
prelibata
spiegò un indiano, intento a servire gli ospiti.


Udendo
quelle parole, Cico diventò verde e si mise una mano sulla bocca,
soffocando una serie di rigurgiti.


Il
tuo amico non si sente bene?” domandò Scure Veloce.


No,
ha solo bisogno di una tisana digestiva” gli rispose Zagor,
leggermente divertito da quella situazione.


Grande
capo, Montagna Sapiente é tornato proprio in questo momento e chiede
di vedervi tutti nella sua capanna” avverti un indiano, arrivando
di corsa.


Digli
che arriviamo subito” ordinò Dente Aguzzo, alzandosi da tavola
insieme ai suoi commensali.






Poco
dopo, Zagor, Cico e i 2 indiani erano seduti in una delle capanne più
grandi del villaggio, davanti ad un vecchio irochese dall’aspetto
solenne.


Questi,
con tono serio, disse “Ieri notte, mentre eseguivo l’annuale rito
propiziatorio, ho avvertito qualcosa di maligno fra le case dei
bianchi. E subito dopo, ho avuto una visone che annunciava il ritorno
dei Predatori della Notte”.


Proprio
così -confermò Scure Veloce- Ma il loro comportamento era
troppo
elaborato

per
gli
animali

descritti nelle nostre leggende”.


Questo
perché era una mente umana a guidare le loro azioni. Una mente umana
avvelenata dall’assoluta convinzione di essere nel giusto” spiegò
lo sciamano, agitando severamente un dito.


Come
si può essere nel giusto togliendo la vita a delle persone?”
chiese Zagor.


Ma
soprattutto, come si possono controllare quei piccoli mostri?”
domandò Cico.


A
quest’ultima domanda, può rispondere la leggenda della Pietra di
Sangue” disse lo sciamano, socchiudendo gli occhi.


La
Pietra di Sangue?” ripeté Zagor.


Già.
Una pietra magica così chiamata per via del suo colore rosso,
piovuta dal cielo millenni fa e capace d’influenzare il
comportamento di alcune specie animali” spiegò lo sciamano.


Una
pietra rossa? Ma noi non abbiamo visto nulla di simile ad Alphawolf
City” disse Cico.


Ti
sbagli -obbiettò Zagor- Ne abbiamo vista una, anche se molto
piccola. Ed era incastonata nella croce di legno di Padre Finnegan”.


Impossibile.
Padre Finnegan é un uomo
giusto
e non si macchierebbe mai le mani con il sangue della sua gente”
obbiettò Scure Veloce, alzandosi in piedi.


Però,
ieri notte era stranamente sul luogo dell’ultima aggressione”
ricordò Zagor.


Ed
ha anche voluto occuparsi delle salme delle prime 2 vittime”
aggiunse Cico.


Io
posso solo dire che nella mia visione, ho visto questo simbolo, usato
dai visi pallidi per fini religiosi” concluse Cima Sapiente,
disegnando una croce per terra.


No.
no. Questo non è possibile” disse incredulo Scure Veloce.


So
che ammiri molto quel viso pallido, ma devi essere pronto ad
affrontare anche una terribile verità” intervenne con voce triste
Dente Aguzzo.


Io
conosco bene Padre Finnegan e non riesco a crederlo capace delle
vostre accuse
.
Ma
giuro che se lui é davvero colpevole, sarò io stesso a punirlo come
merita” promise Scure Veloce,
impugnando
il suo tomahawk.


So
che lo farai” sentenziò Dente Aguzzo.


Ehm,
allora che si fa per fermare i mostriciattoli?” domandò Cico.


Fermate
colui che li controlla e bloccate la loro via d’accesso verso la
superficie” rispose lo sciamano.


Lo
faremo. Adesso, però, torniamo in città” disse Zagor, alzandosi
in piedi.


Concedetevi
qualche altra ora di riposo prima e risparmiate le forze per
stanotte. Ne avrete bisogno per chiudere definitivamente questa
storia” suggerì Montagna Sapiente.


E
noi della tribù che faremo?” domandò Dente Aguzzo.


Dopo
una breve meditazione, lo sciamano stabilì “Visto che i bianchi
non crederebbero a ciò che sta
accadendo
nella loro città, lasceremo che siano Scure Veloce e i suoi amici ad
agire. Ma se falliranno, toccherà ai nostri
guerrieri
impugnare le armi contro i Predatori della Notte, cercando nel
frattempo di non entrare in conflitto coi visi pallidi
”.


Sia
come hai detto” concordò il capo tribù.


Così,
agendo come concordato
,
Zagor e i suoi riposarono qualche ora nel villaggio irochese e verso
metà pomeriggio, tornarono ad Alphawolf City, a bordo di un carro
appartenente ad un mercante, che spesso
faceva
affari con la tribù.






Il
massacro continua


Una
volta tornati in città, Zagor, Cico e Scure Veloce videro lo
sceriffo parlare con un uomo sulla sessantina, grassoccio e quasi
pelato.


Woah!
Quello è George Finch, il ricco uomo per cui lavora Caleb” disse
Scure Veloce.


Evidentemente,
lo sceriffo deve aver accettato il suo aiuto” ipotizzò Zagor.


E
a conferma di quella parole, Mister Finch sorrise soddisfatto, prima
di salire su di una carrozza, che partì a tutta velocità.


Sceriffo,
perché parlavate con Mister Finch?” domandò Scure Veloce.


Perché
ho deciso di accettare il suo aiuto, visto che non posso gestire la
situazione da solo. Non dopo gli “sviluppi” emersi ieri sera,
intendo
rispose tristemente l’uomo di legge.


E
gli avete detto dei…
noi
sappiamo cosa
?”
domandò sottovoce Cico.


No.
Gli ho solo detto che i suoi pistoleri dovranno stare attenti a degli
strani animali di piccole dimensioni mai visti prima” rispose
sempre sottovoce lo sceriffo.


E
che cosa vi ha chiesto in cambio del suo
aiuto?
-domandò Scure Veloce- Si sa che Mister Finch, quando si presenta
l’occasione, non disdegna metodi poco puliti per fare soldi”.


Ha
detto che dovremo rimborsargli le spese da lui sostenute per
ingaggiare i pistoleri” rispose lo sceriffo.


Non
dovrete rimborsare quasi nulla, perché stanotte chiuderemo
definitivamente questa faccenda” promise Zagor.


Ma
prima, dobbiamo parlare con una certa persona” disse con una certa
tristezza Scure Veloce.






Zagor,
Cico e Scure Veloce si recarono alla chiesa della città, trovando
però la porta chiusa.


Padre
Finnegan non c’é” li avvertì una vecchietta di passaggio.


E
dov’é andato?” domandò Cico.


A
compiere un miracolo, ossia convincere Nathan Thorn a perdonare la
moglie” rispose l’anziana.


Nathan
Thorn? L’ho visto un paio di volte e non mi é parso un tipo
molto
ragionevole
ricordò Cico.


Impressione
giusta
,
giovanotto. É un tipo rigido come una sbarra di ferro, che avrebbe
dovuto fare il predicatore anziché il contadino” sbottò
l’anziana, prima di allontanarsi.


E
allora? Che si fa adesso?” volle sapere Cico.


Visto
che non possiamo interrogare il nostro sospettato principale,
procuriamoci qualcosa con cui fermare i Predatori della Notte -decise
Zagor- E dato che quei mostriciattoli vivono sottoterra, potremmo
sigillare il loro passaggio per la superficie con dell’esplosivo”.


Conosco
un cercatore di metallo giallo che scambierà un po’ della sua
polvere nera per un paio di bottiglie di acqua di fuoco” disse
Scure Veloce.


Andiamo
da lui, allora” esortò Cico.


Lo
scambio andò a buon fine e Zagor ricevette un sacchetto di polvere
pirica in cambio di 2 bottiglie di whisky.






Quella
notte, una dozzina di pistoleri
venuti
da fuori

si aggiravano per le vie
della
città,
facendo
attenzione
ad
ogni singolo rumore.


Sfortunatamente,
per chi li aveva ingaggiati, gli assassini avrebbero colpito altrove.






Seduto
nel suo studio, George Finch stava brindando insieme a Caleb la
futura
riuscita del suo piano.


Ad
un nuovo affare andato in porto” esultò Mister Finch.


Pensa
che il municipio la rimborserà completamente?” domandò Caleb.


Forse
no. Ma in tal caso, anziché i soldi, accetterò anche una
concessione mineraria del ricco terreno qui vicino” disse Mister
Finch, con un sorriso maligno sul volto.


E
se qualcuno farà storie, ci penserò io a farlo tacere” assicurò
Caleb, facendo scrocchiare le nocche.






CRACK!


Improvvisamente,
nell’aria echeggiò il rumore di vetro rotto, allarmando i 2
interlocutori.


Che
cos’è stato quel rumore?” domandò Mister Finch, alzandosi in
piedi.


Vado
a vedere” disse Caleb.


Dato
che in quel momento la sola stanza illuminata della casa era lo
studio, il ragazzo si avventurò con fare guardingo nel corridoio
buio, mentre il suo datore di lavoro estraeva una pistola dal
cassetto della scrivania.



Ma
così facendo, nessuno dei 2 notò una piccola mano nera tagliare il
vetro della finestra con le affilate unghie delle sue dita.






Aaaaahh!”
gridò all’improvviso Caleb.


Allarmato,
George Finch si affacciò all’uscio della porta, vedendo così il
suo sottoposto arrancare verso di lui, con delle strane creature
nerastre
aggrappate
al corpo.


Caleb
ebbe solamente il tempo di lanciare un’invocazione d’aiuto, prima
che uno dei mostriciattoli lo azzannasse ferocemente alla gola,
facendo zampillare uno spruzzo di sangue contro il muro.


Inorridito,
Mister Finch chiuse a chiave la porta del suo studio e corse a
nascondersi sotto la scrivania, tremando come una foglia.


Ma
subito dopo, George Finch sentì qualcosa respirargli sul collo e
nel
giro di pochi secondi
,
le sue grida di dolore
risuonarono
per tutta la casa.






Nel
frattempo, ignari di tutto, Zagor, Cico e Scure Veloce avevano atteso
il calar delle tenebre per tornare in chiesa.


Con
fare prudente, Zagor aprì la porta dell’edifico, trovando così
Padre Finnegan inginocchiato davanti all’altare, intento a recitare
una preghiera.


Oh,
Signore. Fa che questa dura prova a cui la città é sottoposta
finisca presto e che la pace ritorni fra le nostre case” stava
dicendo il prelato, tenendo le mani ben congiunte.


Mi
scusi, Padre, ma le dobbiamo parlare” lo interruppe Zagor,
facendosi serio.


Ma
certo figlioli. Che posso fare per voi?” domandò Padre Finnegan,
sorpreso da quella
visita.


Parlarci
della pietra rossa che avete trovato” rispose Scure Veloce,
cercando di usare un tono rispettoso.


Quale
pietra rossa?” domandò perplesso il prelato.


Quella
con cui comandate i piccoli mostri che stanno trucidando gli abitanti
di questa città” rispose con tono accusatorio Cico.


Padre
Finnegan fece per dire qualcosa, ma venne zittito dalla porta della
chiesa, che si chiuse inspiegabilmente da sola; e subito dopo, dentro
l’edifico sacro echeggiò un frenetico scalpiccio, accompagnato da
dei minacciosi sibili.


Sono
qui” disse Zagor, impugnando la sua scure.


Chi
é qui?” domandò spaesato Padre Finnegan.


Per
tutta risposta, Scure Veloce sollevò il suo tomahawk e lo scagliò
con fare deciso verso il prelato.






TUNK!


Saettando
nell’aria, l’arma indiana si conficcò nel corpo di uno dei
mostriciattoli, che stava per assalire Padre Finnegan alle spalle.


E
quelli che cosa sono?” domandò sorpreso il prelato, vedendo alcuni
dei mostriciattoli fare capolino
da
dietro l’altare
.


Eh?
Volete dire che non siete voi a comandarli?” gli domandò sorpreso
Cico.


Ne
parleremo dopo,
Cico”
disse Zagor, mentre usava la sua scure per respingere un
mostriciattolo sbucato da sotto una panca.


Dietro
di me, Padre” disse Scure Veloce, mentre sfoderava il suo coltello.


Il
prelato non se lo fece ripetere e dopo aver recuperato l’arma del
suo amico indiano, corse al suo fianco.


Durante
la corsa, alcuni mostriciattoli sbucati da sotto le panche
della
chies
a
cercarono di saltare addosso a Padre Finnegan, ma vennero freddati
dalla pistola di Zagor, mentre Scure Veloce ne abbatté
alcuni
che
si
erano buttati giù dal soffitto
.


Cico
invece si ritrovò davanti un gruppetto di creature, che
preferirono
tentare di assalire nuovamente Padre Finnegan anziché lui.


Ma
il gruppetto di mostriciattoli si scontrò contro la difesa
costituita da Zagor e Scure Veloce, che li falciarono con poche
mosse
delle loro armi
.


Adesso,
non dovrebbero essercene più” disse Zagor, dopo alcuni secondi di
calma.


Lo
penso anch’io” concordò Scure Veloce, mentre alzava
impercettibilmente il tomahawk.


Hisssrrr!”
sibilò un mostriciattolo, balzando fuori all’improvviso e
mirando
alla
gola di Padre Finnegan.


Ma
con un colpo deciso, l’indiano decapitò il piccolo predatore, che
bruciò in una fiammata violacea, senza lasciare traccia di sé.


Adesso
é finita” dichiarò Scure Veloce.


Bene.
Così, potrete spiegarmi che cosa sta succedendo” sospirò Padre
Finnegan, mentre si sedeva sopra una panca.






Il
vero nemico


In
breve, il trio di uomini mise l’ex sospettato al corrente delle
loro scoperte.


Perciò,
voi credevate che io controllassi quei mostri?” domandò Padre
Finnegan, alla fine del resoconto.



e mi dispiace di avervi sospettato ingiustamente” si scusò Zagor.


Non
scusatevi: avete solo fatto il vostro dovere e se le prove
conducevano a me, era lecito sospettarmi” replicò il prelato.


Beh,
ci é comunque rimasta la pista della pietra rossa da seguire” notò
Cico.


Temo
che non sia così -obbiettò Padre Finnegan- Quella che voi
ritenevate essere la Pietra di Sangue é solo un pezzo di vetro,
che…che…”.


Che
vi succede, Padre?” domandò Scure Veloce, notando che il prelato
era impallidito.


Quella
croce me l’aveva regalata il falegname -spiegò Padre Finnegan- E
mi ha detto che l’ispirazione per la gemma rossa gli era venuta
dopo aver visto una pietra dello stesso colore nel campo di Nathan
Thorn”.


Cosa?”
domandò Cico.


Beh,
Nathan sta eseguendo alcuni lavoretti nella sua fattoria e mentre
stava scavando un nuovo pozzo, mi hanno detto che ha trovato una
strana pietra di colore rosso” spiegò Padre Finnegan.


Mmm,
anche a costo di sbagliare nuovamente, direi che dovremmo
approfondire questa storia” disse Zagor.


Se
permettete, vorrei venire con voi, visto che Nathan ha un carattere
molto difficile” si offrì Padre Finnegan.


D’accordo”
acconsentì
lo
Spirito con la Scure
.






Marciando
di buon passo, il gruppo raggiunse presto la fattoria di Nathan
Thorn.


Vado
io per primo” disse Padre Finnegan,
passando
davanti
ai
suoi
compagni
.


Così,
il prelato bussò alla porta di casa, che venne aperta da un
ragazzino di 12 anni, in compagnia della sorellina di 4 anni più
giovane.


Oh,
salve Padre Finnegan” lo salutò il ragazzino.


Salve,
Josh. Salve, Evelyn. Vostro padre é in casa?” domandò il prelato.


No.
É nel fienile a pregare” rispose il ragazzino.


Davvero?
É un posto strano per farlo” notò Padre Finnegan.


Beh,
lo fa già da qualche giorno. Per essere precisi, da quando ha
trovato quella strana pietra rossa” disse la bimba.


Padre,
si chiuda in casa con quei bambini e non apra finché uno di noi non
glielo dirà” si raccomandò Zagor.


E
chiuda bene porte e finestre” aggiunse Scure Veloce.


Ma
che sta succedendo?” domandò Josh.


Dobbiamo
chiedere a tuo padre alcune cose” rispose Padre Finnegan,
apparendo
molto

preoccupato.






Con
passo deciso, Zagor e gli altri raggiunsero il fienile, la cui porta
era chiusa.


Signor,
Thorn, possiamo entrare? Dovremmo chiederle alcune cose” disse lo
Spirito con la Scure.


Venite
pure” rispose una severa voce dall’interno.


Con
fare guardingo, i 3 uomini entrarono nella stalla, dove, sotto la
luce di 2 lanterne appese a dei ganci, Nathan Thorn dava loro le
spalle, stringendo qualcosa al petto.


Oh,
il crapulante, il pagano rosso ed uno straniero. Cosa volete da me?”
volle sapere il contadino, parlando con voce disgustata.


Vorremmo
parlare con lei dei recenti omicidi avvenuti in città” rispose
Zagor, tenendo gli occhi fissi sul suo interlocutore.


Omicidi?
Quelle erano punizioni divine -precisò Nathan- Mister Clendennon era
un barattiere, che trattava le sue pratiche in base al denaro
ricevuto dai diretti interessati. Trina la Bella era una meretrice,
che per denaro vendeva il suo corpo ai lussuriosi. Il vostro amico
qui presente era invece dedito ai peccati di gola, ma ha evitato la
meritata punizione. Così come la mia adultera moglie ed il suo
amante, a cui avevo generosamente offerto lavoro nella mia fattoria.
Una fattoria che rischiavo di perdere a causa dell’avidità di
George Finch, ormai condannato alle fiamme dell’inferno insieme a
Caleb, un ragazzo che usava la violenza per imporre la volontà sua e
del padrone sugli altri”.


E
Padre Finnegan quali colpe aveva commesso per meritare di essere
punito?” domandò a bruciapelo Scure Veloce.


Era
diventato troppo indulgente verso i peccatori -rispose adirato
Nathan- Ha perfino osato fare il funerale ad una prostituta. Ed ha
anche cercato di farmi perdonare mia moglie, di cui dovrò presto
occuparmi in modo definitivo”.


Ha
solo fatto ciò che il suo dovere di religioso e la sua
coscienza
gli dicevano di fare -replicò l’indiano- Inoltre, il quinto dei
vostri comandamenti vieta ad un uomo di prendere la vita altrui”.


I
testi sacri dicono anche di lapidare chi commette empietà. E quelle
persone erano colpevoli agli occhi del cielo” replicò Nathan,
voltandosi verso i suoi visitatori, rivelando così la pietra rossa
che teneva in mano.


La
Pietra di Sangue!” esclamò Cico.


Già.
Questa pietra mi é stata mandata dal cielo, affinché io punissi
coloro che lo meritavano” dichiarò Nathan, ormai delirante.


Pazzo
fanatico! Quella pietra non é un dono divino, ma qualcosa che un
uomo comune non dovrebbe mai maneggiare” disse Zagor.


Silenzio,
peccatore -intimò Nathan- Tu sei empio come gli altri e perciò,
sarai punito come gli altri”.


A
quel punto, la Pietra di Sangue brillò e dai mucchi di foraggio
stipati nel fienile, emersero numerosi Predatori della Notte,
richiamati dal loro padrone umano.


Siamo
nei guai, caramba y carambita!” gemette Cico, guardandosi intorno.


Venderemo
comunque cara la pelle” assicurò Zagor, impugnando la sua scure.






Nel
frattempo, in Casa Thorn, Padre Finnegan stava frettolosamente
chiudendo tutte le finestre del pianterreno.


Padre,
che sta facendo?” domandò preoccupato Josh, stringendo a sé la
sorellina.


Non
ho tempo per spiegarvi. Dovete solo fidarvi di me” rispose il
prelato, mentre si dirigeva verso le scale che conducevano al piano
di sopra.


Ma
prima ancora di appoggiare il piede sul gradino, Padre Finnegan si
accorse che alcuni Predatori della Notte stavano scendendo le scale,
tenendo
gli occhi puntati su di lui.


La
piccola Evelyn urlò terrorizzata, mentre suo fratello cercava di
tirarla indietro.


Tranquilli,
piccoli. Sono io quello che vogliono” disse Padre Finnegan,
frapponendosi fra i
bambini
e i mostriciattoli.


Ma
proprio nel momento in cui questi ultimi stavano per attaccare…






Aaahhyyyaaakkkk!”
gridò Zagor, lanciandosi nella mischia.


Fermate
quel peccatore. Sbranatelo insieme ai suoi blasfemi compagni”
ordinò Nathan Thorn.


Ubbidendo
all’ordine ricevuto, i Predatori della Notte cominciarono a
stringersi fra di loro, per poi
avventarsi
sui 3 umani.


Se
volete la guerra, l’avrete” assicurò Zagor, colpendo in pieno il
suo primo assalitore.


Sibilando
rabbiosi, parecchi mostriciattoli neri si avventarono sullo
Spirito
con
la
Scure, ma questi, combattendo con il consueto ardore, riuscì a
respingere i vari assalitori, sebbene alcuni di loro riuscirono a
graffiarlo coi loro artigli.


Scure
Veloce non fu da meno e tenendo fede al proprio nome, l’indiano
eseguì
una serie di rapidi movimenti con il suo tomahawk, grazie ai quali
eliminava anche
3
nemici alla volta.


Cico,
invece, nonostante la tremarella, riuscì ad estrarre la pistola,
mettendosi poi a sparare
contro
tutti
i mostriciattoli che
gli
si paravano davanti
.


Fatevi
sotto, bestiacce. Provate sulle vostra pelle la furia del grande
Cico” dichiarò il messicano,

sparando

a
casaccio
.


Ma
ai mostriciattoli neri bastò disperdersi per evitare la raffica di
colpi, che andò del tutto a vuoto.


Sleali.
Restate fermi” protestò Cico, subito prima di sparare una seconda
raffica.


É
inutile resistere. Non sfuggirete al meritato castigo” disse
Nathan,
riparatosi
dietro una trave di sostegno del fienile.


Ma
la seconda raffica di pallottole sparata da Cico ebbe una conseguenza
imprevista, in quanto uno dei proiettili centrò in pieno una delle
lanterne usate per l’illuminazione, facendola esplodere; e le
fiamme da essa scaturite si andarono a posare sui foraggi, dando così
origine ad un incendio.


Inoltre,
una scheggia di vetro vagante colpì Nathan in piena faccia,
facendogli sfuggire di mano la Pietra di Sangue, che cadde a terra.


Mugolando
sommessamente
,
Nathan si chinò per raccoglierla, senza però tenere conto di Zagor.






Infatti,
nonostante l’assedio dei mostriciattoli e la lontananza dal suo
nemico, Zagor aveva colto il momento giusto per colpire e
afferrato
un utensile che aveva sotto mano, lo Spirito con la Scure scagliò
l’attrezzo verso la
pietra,
allontanandola dal fanatico contadino.



No!
Quella pietra é mia. Mi serve per punire i peccatori” disse
Nathan, che, nella foga del
delirio,
non si accorse che la trave
vicino
a

cui si
trovava
stava cedendo a causa delle fiamme, che si stavano
diffondendo
sempre più rapidamente nel fienile.


Attento!”
lo avvertì Zagor, dopo aver calcolato la traiettoria di caduta.


Ma
Nathan badò solo a
recuperare
la pietra rossa, col risultato che, quando la pesante trave crollò,
l’uomo venne schiacciato insieme alla preziosa roccia, che andò
in mille pezzi.


Che
brutta fine” pensò lo Spirito con la Scure.


Chi
non si dispiacque di quella tragedia improvvisa furono invece i
Predatori della Notte, che festeggiarono la ritrovata libertà con un
lungo sibilo collettivo, il cui volume cresceva istante dopo istante.






Che
stanno combinando questi mostriciattoli?” domandò Cico.


Ora
che Nathan non li controlla più, sono liberi di agire come vogliono
–spiegò Scure Veloce- Probabilmente, stanno chiamando a raccolta
dei loro simili, per attaccare in massa la città”.


Per
mille scalpi! Dobbiamo fermarli in qualche modo” disse Zagor.


E
proprio in quel momento, la porta del fienile si spalancò e sulla
soglia comparve lo Sceriffo Shallman, insieme ad una mezza dozzina di
pistoleri.


Forza,
gente. Massaggiamo questi mostriciattoli con un po’ di piombo
caldo” incitò lo sceriffo.


Sebbene
impressionati, i pistoleri fecero come detto loro e aprirono il fuoco
sui mostriciattoli neri.


Questi
ultimi provarono a mimetizzarsi, ma ogni loro tentativo fu inutile,
in quanto il riverbero delle fiamme illuminava ormai ogni singolo
centimetro del fienile.






La
maggior parte dei mostriciattoli venne colpita dalle pallottole,
mentre i rimanenti tentarono un contrattacco o la fuga.


Approfittando
della confusione, uno dei predatori si arrampicò lungo il muro con
le sue unghie e una volta trovato un punto debole, si mise a tirare,
aprendo così un varco verso l’esterno.


Zagor,
uno dei predatori sta fuggendo all’esterno” avvertì Scure
Veloce.


Muovendosi
a velocità sorprendente, Zagor scagliò la sua scure contro il
fuggitivo, che sgusciò fuori pochi secondi prima che l’arma del
nostro eroe colpisse il muro.


Se
quel mostro raggiunge i suoi simili, saremo daccapo” disse Zagor,
mentre recuperava la sua
scure.


Nathan
aveva trovato la Pietra di Sangue mentre scavava un nuovo pozzo.
Perciò, la
tana
dei Predatori deve essere lì” rifletté Scure Veloce.


Allora,
giocherò d’anticipo” replicò lo Spirito con la Scure,
lanciandosi
all’inseguimento
.






Grazie
alle tenebre notturne, il Predatore fuggitivo raggiunse il nuovo
pozzo della fattoria, collegato al cunicolo da cui lui e i suoi
simili risalivano in superficie.


Ma
una volta giunto a destinazione, il mostriciattolo vide che un essere
umano vestito di nero stava versando il contenuto di alcuni
contenitori
nel pozzo, mentre la luce emessa da una lampada ad olio illuminava la
zona circostante.


Quell’uomo
era Padre Finnegan, che, salvatosi grazie all’intervento dello
sceriffo e dei suoi, si era fatto dire dai figli di Nathan il punto
preciso in cui la Pietra di Sangue era stata trovata, per poi
decidere di bloccare l’uscita usata dai piccoli mostri con del
fuoco, in cui gettare
successivamente
dell’esplosivo, che avrebbe sigillato l’uscita usata dai
Predatori della Notte.


Signore,
fa che questo fuoco blocchi quelle creature fino all’arrivo degli
altri” pensò il prelato, mentre si apprestava a gettare la sua
lampada nel pozzo.


Avvertendo
un pericolo per i suoi simili, il Predatore emise un lungo sibilo
simile a quello del fienile, prima di avventarsi sull’umano.




Padre,
attento!” avvertì Zagor, irrompendo sulla scena.


Sorpreso,
il prelato si voltò giusto in tempo per vedere la scure di Zagor
colpire sulla testa uno dei Predatori, che si dissolse nella consueta
fiammata violacea.


Ma
proprio in quel momento, nel sotto
suolo
si udì lo scalpiccio di numerosi piedi, che si facevano sempre più
vicini.


Per
mille scalpi! A giudicare dal rumore, la sotto devono esserci
centinaia di quei mostriciattoli” disse allarmato Zagor.


Allora,
fermiamoli una volta per tutte” replicò Padre Finnegan, mentre
gettava sul fondo del pozzo la sua lampada ad olio.


La
lampada precipitò proprio al centro del pozzo, che venne presto
illuminato da una gran fiammata, causata dal
liquido
infiammabile
gettatovi pochi istanti prima dal prelato.


Capendo
le intenzioni di Padre Finnegan, Zagor si cavò di tasca il sacchetto
con la polvere pirica e lo gettò in mezzo alle fiamme, causando così
una violenta esplosione, che fece tremare l’intera fattoria.




Sottoterra,
non appena sentirono la volontà di Nathan Thorn svanire nel nulla,
centinaia di Predatori della Notte cominciarono a radunarsi e quando
il verso di un loro compagno li rag
giunse
grazie all’eco sotterranea, la schiera di piccoli mostri marciò
compatta

attraverso
il cunicolo che collegava la loro tana alla superficie.


Ma
quando l’uscita per
la
superficie

fu in vista, i Predatori della Notte vennero abbagliati da
un’improvvisa fiammata, a cui seguì una violenta esplosione, che
fece tremare l’intero cunicolo.


E
all’esplosione seguì una frana, che sigillò l’uscita,
intrappolando
nel sottosuolo i piccoli mostri, che sfogarono la loro rabbia
emettendo un lungo sibilo.






Quando
il terreno smise di tremare, Zagor e Padre Finnegan esaminarono lo
stato del pozzo, constatando che il buco scavato nel terreno si era
riempito di terra.


Zagor!
Padre Finnegan! State bene?” domandò Scure Veloce, sopraggiungendo
insieme a Cico e agli altri.


Sì,
ringraziando
il cielo

rispose Padre Finnegan.


E
i Predatori della Notte sono nuovamente dove devono stare” aggiunse
Zagor, indicando il pozzo occluso.


Noi,
invece, abbiamo sistemato i mostriciattoli nel fienile, che é
crollato a causa dell’esplosione di poco fa, seppellendo eventuali
superstiti” disse lo sceriffo.


Ma
lei, come sapeva dove trovarci?” domandò Cico.


Ci
ha visti mentre lasciavamo la chiesa” rispose Scure Veloce.


Esattamente.
Un mio concittadino ha sentito rumore di lotta in chiesa ed è venuto
subito ad avvertirmi –spiegò lo sceriffo- Così, sono andato a
controllare di persona, origliando la vostra conversazione con Padre
Finnigan. E nel tempo che avete impiegato per arrivare qui, io ho
organizzato una piccola posse con alcuni dei pistoleri assoldati da
George Finch”.


Che
sono intervenuti giusto in tempo per salvare me
ed
aiutare voi

aggiunse Padre Finnegan.


Ma
cos’erano quegli strani esseri?” domandò uno dei pistoleri.


La
prova che certe leggende hanno un fondo di verità” rispose Scure
Veloce.


E
che il fanatismo è un veleno letale per gli uomini,
indipendentemente
della causa che si vuole difendere” aggiunse cupamente Zagor.






Dopo
l’orrore


Un
paio di giorni dopo, in compagnia dello sceriffo Shallman, di Scure
Veloce e di Padre Finnegan, Zagor e Cico erano in attesa della
diligenza
che li avrebbe riportati a Darkwood.


Siete
sicuri che sia tutto a posto e che noi 2 possiamo partire
tranquilli?” chiese Zagor.


Certo:
abbiamo coperto il punto dove c’era il pozzo con una colata di
solida calce, cintata poi col miglior filo spinato in commercio”
rispose lo sceriffo.


Inoltre,
Montagna Sapiente ha recuperato tutti i frammenti della Pietra di
Sangue, che conserverà nella sua capanna,
dove
nessuno potrà prenderli

aggiunse Scure Veloce.


Hai
notevolmente contribuito a salvare la nostra città, Zagor. Spero
solo che quest’esperienza non abbia minato la tua fede in Dio” si
auguro Padre Finnegan.


Non
lo ha fatto, Padre. Penso ancora che la fede sia una cosa importante,
perché guida gli uomini verso una vita onesta e giusta verso i
propri simili. Ma come in tutte le cose, bisogna stare attenti a non
varcare il labile confine fra sana devozione e cieco fanatismo, in
quanto quest’ultimo tradisce quegli stessi principi che s’illude
di servire” rispose lo Spirito con la Scure.


Amen”
disse solennemente Cico.






Ecco
la vostra
diligenza
che arriva” avvertì lo sceriffo, notando un gran polverone
all’orizzonte.


Peccato
che non possiate restare: Dente Aguzzo voleva ringraziarvi del vostro
aiuto invitandovi ai nostri festeggiamenti per la grande battuta di
caccia di quest’oggi” disse Scure Veloce.


Già,
un vero peccato. Ma Darkwood necessita della nostra presenza e non
possiamo farla aspettare” replicò Cico, memore del
precedente
pasto
consumato al villaggio irochese
.


Capisco.
Vorrà dire che i cervi che abbiamo catturato ce li mangeremo da
soli” sospirò Scure Veloce, capendo l’antifona.


Ce…Cervi?”
domandò sorpreso il piccolo messicano.


Già:
degli splendidi esemplari, che definirei anche piuttosto in carne”
confermò l’indiano.


Acc…!
Dannaz…! Malediz…!” brontolò Cico, pensando all’occasione
perduta.


Ah,
ah! Non preoccuparti, pancione mio: le occasioni per abbuffarti non
mancheranno di certo in futuro” lo confortò Zagor, mettendo una
mano sulla spalla del suo vorace amico.






FINE






(1)
“La furia di Zagor” Zagor 21


 

     


                     





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