FanFiction Goldrake | Piange il telefono di Stelladifleed | FanFiction Zone

 

  Piange il telefono

         

 

  

  

  

  

Piange il telefono   (Letta 589 volte)

di Stelladifleed 

1 capitolo (conclusa) - 0 commenti - 0 seguaci - Per tutti

    

 

Sezione:

Anime e MangaGoldrake

Genere:

Parodia

Annotazioni:

Nessuna

Protagonisti:

Non indicati

Coppie:

Non indicate

 

 

              

  


  

 Capitolo unico 

PIANGE IL TELEFONOPARODIA Luogo: Base lunare Skarmoon. Rubina ha appena saputo che Duke Fleed è ancora vivo e si reca alla base di corsa, ora si trova nei suoi appartamenti per prepararsi all’incontro con lui. E’ un momento importante e decisivo, ora la ...


  

PIANGE IL TELEFONO



PARODIA  



Luogo: Base lunare Skarmoon.



Rubina ha appena saputo che Duke
Fleed è ancora vivo e si reca alla base di corsa, ora si trova nei suoi appartamenti
per prepararsi all’incontro con lui. E’ un momento importante e decisivo, ora
la sua vita sentimentale può cambiare, l’importante è non sbagliare nessuna
mossa.



Sappiamo della passione che Zuril
prova per lei e vuole conquistarla.



Lei non ne vuole ovviamente
sapere.



Zuril telefona a Gandal, il quale
si trova abbastanza vicino a Rubina e a tratti riesce a vederla, mentre lo
scienziato è dalla parte opposta della base.



Istruzioni per una corretta
lettura:



Le parti in corsivo vanno lette o
meglio, cantate, seguendo la melodia della canzone “Piange il telefono”.



Zuril va identificato nella parte
di Domenico Modugno, Gandal nel ruolo, logicamente adattato alla situazione, di
Francesca Guadagno.



Consiglio di sintonizzarsi con la
melodia in sordina anche nelle parti non cantate, perché è molto più
suggestiva.



  



ZURIL: Pronto? Ascolta, Rubina è
vicino a te? Devi dire a Rubina c´è qualcuno che…



GANDAL: Posso provare a chiamarla
ma sta facendo il bagno, non so se può venire.



In questo momento, Rubina sta
uscendo dalla vasca ed è coperta da un piccolo asciugamano verde pastello;
davanti all’armadio spalancato della sua camera, osserva i vari capi
d’abbigliamento per decidere cosa indossare.



ZURIL: Dille che son qui, dille
che è importante, che aspetterò…



GANDAL: Ma tu hai fatto qualche
cosa a Rubina?



Prima mi ha detto: “Digli che non
ci sono”.



ZURIL: Ma dimmi, è già arrivata
qua, è bella la sua casa, su Rubi come va?



GANDAL: Credo bene, solo che di
te non vuole parlare.



“Vediamo… Allora, è primavera
inoltrata, questo abito a fiorellini può andare”.



Dopo qualche istante, piuttosto
arrabbiata:



“Ma no! Cosa sto facendo? Se Duke
Fleed mi vede con questo vestito da educanda, ricomincerà con la solita
tiritera: sembri un fiore, sei bella, fai figura, stai bene, bla, bla, bla.



Io voglio andare al sodo invece!
Ci siamo visti otto anni fa, il tempo dell’asilo è finito da un pezzo per tutti
e due mi pare!”



ZURIL: Dille che son qui che
soffro da sei anni, l’aspetto già.



GANDAL: Mi parevano qualcuno in
meno… Però, il tempo come vola!



ZURIL: Piange il telefono perché
lei non verrà anche se grido ti amo



lo so che non mi ascolterà.



Piange il telefono perché non hai
pietà, però nessuno mi risponderà.



“Questo completino nero sadomaso
è l’ideale. Minigonna con le borchie, tacco sedici, spilloni…”



Dopo qualche istante con una
smorfia di disappunto:



“No, non sono convinta, non va
affatto bene. Sospettoso com’è, potrebbe pensare che voglio ferirlo con queste
potenziali armi e se mi scappa anche questa volta, chi lo ripiglia più?”



ZURIL: Piange il telefono, perché
lei non verrà anche se grido ti amo,



lo so che non mi ascolterà.



Piange il telefono perché non hai
pietà però nessuno mi risponderà.



Ricordati però, piango al
telefono l´ultima volta ormai



ed il perché domani tu lo saprai.



Falla aspettare!



GANDAL: Sta uscendo…



“Ho trovato, ecco cosa mi metto!
Vestitino semi trasparente, corto e svolazzante: apparentemente casto, ma che
non lascia quasi nulla all’immaginazione, tacchi alti.



Quando arrivo alla radura dei
fiori gialli dove gli ho dato appuntamento, qualche istante di fermo immagine,
in modo che possa vedermi bene.



Mi metterò controluce, così le
trasparenze saranno in risalto, poi rimango scalza e gli corro incontro.
Immagine bucolica, casta e innocente.



Al primo accenno da parte di lui
che gli sembro un fiore, lo gelerò così: qui c’è un magnifico letto di fiori,
approfittiamone!



Poi con la palma lo spingo a
terra e il resto verrà da sé!



Una spruzzata di profumo
“Baciami”, mi pettino con la testa in giù, così i capelli diventano belli gonfi
e sono pronta.”



 



ZURIL: Falla fermare!



GANDAL: E’ andata via!



Rubina sta attraversando il
corridoio col suo trolley. Di vestiti è meglio averne un certo numero, non si
sa mai, il completivo nero sadomaso giace in fondo insieme ad altri ti tutti i
colori e le lunghezze, poi mica vuole fare solo un salutino al suo principe, no
no, ora che l’ha beccato, ha deciso di tenerselo ben stretto.



ZURIL: Se è andata via…  allora addio…



La pantera cosmica sta
decollando, lasciando dietro di sé una nuvola di fumo nero.



Rubina ha azionato i motori al
massimo ed è quasi arrivata.



Buona fortuna allora!



 



Fine

 

     


                     





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