FanFiction Appleseed | Dormi, ragazzo, dormi. di Deia | FanFiction Zone

 

  Dormi, ragazzo, dormi.

         

 

  

  

  

  

Dormi, ragazzo, dormi.   (Letta 1178 volte)

di Deia 

2 capitoli (conclusa) - 0 commenti - 0 seguaci - Vietata ai minori di 14 anni

    

 

Sezione:

Anime e MangaAppleseed

Genere:

Azione - Altro

Annotazioni:

What If

Protagonisti:

Deunan - briareos - Altri

Coppie:

Deunan/briareos (Tipo di coppia «Generic»)

 

 

              

  


  

 Svolta 

Svolta


  

"Su ragazzone, sorgi e splendi!"



Briareos aprì gli occhi sentendo un peso caldo sul suo lato
destro, accompagnato da baci sulla mascella. Cercò di
svegliarsi e vide
Deunan sorridente immersa nella luce. Chiedeva se stava bene e lo
spronava ad alzarsi e
mangiare qualcosa. QUando tornò alla realtà
completamente, si accorse
che
il giorno era già arrivato. Non si era accorto di essersi
finalmente addormentato. Era disteso di schiena e gli sembrava
tutto così positivo da sembrare un sogno. Si mise a sedere
pigramente,
mentre
lei lo abbracciava con un innato entusiamo carico di coccole, per poi
andare in cucina.
Osservò intorno, controllò l´orario e si accorse
che
erano le undìci e trenta di mattina. Si sentiva molto
riposato,
ma non ricordava quanto aveva dormito. Si alzò e raggiunse
pigramente Deunan in  cucina che stava preparando qualcosa per
tirarlo su.



"NOn dirmi che mi prepari la colazione se poi cè il
pranzo..."



"Dopo stanotte, devi mangiare qualcosa. Per il pranzo cè
tempo, tranquillo..."



Briareos si sistemò sulla sedia vicino a lei, intenta a
preparargli un sandwich e le accarezzò la schiena
gentilmente,
ricevendo un sorriso e poi un piatto. Lui però la
tirò a
sè e stringendola, appoggiò la testa sul suo
petto, tenendola in piedi fra le sue gambe. La ringraziò per
´l´aiuto´ di quella notte, dicendole che era stata più
efficace
di qualunque soluzione di qualsiasi medico e che si sentiva un idiota
per
il giorno prima, non sapendo come ringraziarla davvero in quel
momento.



"Alzarsi la mattina significa far fronte alle conseguenze di ieri...ed
è vero...ma ora ne sono contento, comunque..."



"Sono contenta anche io. Allora finisci questa colazione e il
succo di arancia in tempo perchè io possa lavare i piatti e
vestirmi per il viaggio..."



"Schiavista..." bofonchiò divertito, alzando la testa per
baciarla sul collo senza secondi fini "...dopo la medicina il dolce non
cè?"



"Eh eh...medicina! Urca! ...te ne do uno ora ma poi mangia..."
baciandolo a lungo.



Briareos tornò sul suo petto con la testa, poteva capire
senza
troppi sforzi che il sonno e il resto avevano fatto anche alla sua
ragazza più che bene, dando
buonumore a entrambi. Non poteva fare a meno di sentirsi un
po in colpa
in quel momento. Sulla terapia non ortodossa di Deunan che aveva
applicato ai suoi continui  problemi di insonnia, procurati da
qualche malfunzionamento non diagnosticato. Ma aveva dato i suoi
dannati effetti. La strinse un´ultima volta per poi divorare la
colazione
e precederla nel sistemare le stoviglie usate per la loro colazione.



"Per il pranzo, bimba...perchè non andiamo a mangiare fuori?"



"Mh...mangiamo all´americana?"



"Io avrei preferito l´indiano...mi andava un pò di piccante
ma
va bene...vuoi prendere i toast passati nel burro e fritti
con salsicce?"



"Sono ottimi anche quelli inzuppati nell’uovo sbattuto.
Potrei
optare per quelli ma avrei in mente la pasta al formaggio e i sandwich
grigliati al formaggio. Cè quel posticino vicino il negozio
di
animali che cucina salsicce tedesche come specialità da
unire ai
toast!"



"Ottima idea. Mi va bene..."



Visto che abbiamo del tempo...non vuoi proprio passare dal dottor
Matthews?



"NOn
servirebbe. Devo fare gli esami per verificare il problema e non
è cosa
da pochi minuti. Preferisco finire la missione e aspettare."



"Capisco...allora spenderemo il tempo per noi..."



"Questo mi piace..."



Deunan
rise, saltò alle sue spalle e si attaccò al collo
del compagno. Le
chiese cosa stesse facendo e lei rise, stringendo le ginocchia alla sua
vita. Gli baciò una spalla e poi toccò con la
fronte la testa di lui,
sussurrandogli all´orecchio.



"Bri...devo pulire la pistola. Mi accompagni sul divano? Lo fai,
ragazzone?"



"Ma a cosa ti serve...non puoi portarla. Perchè devi fare la
manutenzione proprio ora?"



"...Mh..!...non mi piace l´idea di non poter portare la mia amata
pistola. NOn lo trovo giusto..."



"Hai sentito Lance. Non siamo membri eswat, per cui niente armi. E non
pensare assolutamente di nascondere qualcosa da qualche parte.Non fare
la stessa cosa di quando siamo arrivati in questo posto!"



"Sigh! MI sento...nuda...senza la mia pistola..." piagnucolando
stringendolo con le braccia "...non voglio lasciarla a casa..:"



"Invece si, signorina..." andando in salotto verso il divano "non
voglio aver problemi all´aereoporto...quindi resta a casa! Non piace
neanche a me, ma non ci resto a Poseidon per problemi..."



La lasciò cadere sul divano bianco vicino la sua poltrona e
rimase davanti a lei con le braccia sui fianchi. Le chiese di non fare
scherzi , le diede un´ora per finire la manutenzione ma
lei iniziò uno sciopero muto e si buttò sul
divano, in
segno di protesta.



"Ok...allora cucino io qualcosa finchè non arriva l´ora di
andare all´aereoporto. Cosa vuoi mangiare? Hamburger? Qualcosa di
surgelato?"



"Non osare! Avevamo deciso ristorante..."



"Se fai la bambina, non accadrà. I bambini non vanno al
ristorante. Se prometti di non portare la pistola andiamo in un posto
migliore..."



"Migliore del ristorante con la vista panoramica?"



"TOgli la vista...però non te ne pentirai..."



"Dove vorresti andare?"



"IN un posto dove tu ed io ci sentiremmo...più a nostro
agio...di un elegante ristorante!"



"Eh?"



"Se abbandoni lo sciopero ti offro il miglior pranzo del mese..."



"Mh...!...non so se fidarmi..."



"Se non ti fidi del mio stomaco non so che dirti.." allontanandosi e
prendendo davanti i suoi occhi le chiavi della moto "...il tempo
scorre..."



"Tiranno...OK! Ok....non porterò la pistola ma...!...ma
spera che il pranzo mi piaccia..."



"...altrimenti?"



"...Oh!...il maschio alpha potrebbe ritrovarsi senza il suo regno..."



"Cosa?"

restando fermo a fissarla.



"HO detto che vostra maestà potrebbe...non ricevere
più la sua medicina..."



"Questo è un colpo basso, piccola..."



"Eh eh..."



"Tu vieni con me e accetta il pranzetto che ti offro...vediamo se poi
sarai della stessa idea..."



I due si guardarono ridendo finchè Deunan non si
alzò dal divano, lo baciò e andò a
cambiarsi.
Briareos giocherellava con le chiavi finchè non
andò
in garage e uscì la moto, aspettandola poggiato al muro. Lei
aprì la porta dieci minuti più tardi con indossi
un paio di
pantaloni neri lunghi aderenti, una maglietta asimmetrica e una giacca
di jeans, tirandosi dietro le valigie rimaste.



"Hai scelto di mettere questo?"



"Non ti piace? NOn fare quella faccia sconsolata...non agitare la testa
in quel modo negativo! Non l´ho mai vista! Come faccio a sapere che
gusti ha nel vestire? Mi è sembrata la mise più
adatta..."



"Ok...hai ragione. Su ragazza. Andiamo verso il nostro volo, ma prima
il pranzo..:"



"Non vedo l´ora! Ma Bri...abbiamo le valigie. Dove le mettiamo?"



"...due trolley e un borsone. Non potevamo portare armi così
mi sono ingegnato...non rovinarlo. "



"NOn capisco..."



"Poi ti spiego....su carica e sbrighiamoci"



Deunan sistemò le cose dietro la moto. Sapeva che il peso
delle
valigie non poteva influire in alcun modo sulla moto, era stata
progettata per un cyborg del tipo possente e poteva reggere
tranquillamente altro peso. Si augurava solo che i tiranti che stavano
mettendo non facessero perdere qualcosa. Briareos si sistemò
sulla moto e poi tirò la compagna per la vita sulla moto di
peso, facendola sistemare davanti a sè. Le
consegnò il
casco e poi, quando furono pronti, partirono sfrecciando, immettendosi
nel traffico tranquillo di Olympus.



"Dai...bell´uomo, dimmi dove stiamo andando..."



"No...taci e goditi il viaggio..."



"Viaggio? Perchè? Dove si trova?"



"Conta fino a mille e siamo arrivati..."



"..."



"...eh eh..."



"Almeno spiegami qualcosa di questo posto..."



"Locale
molto suggestivo,buona carta dei vini e carne soddisfacente.. Tagliere
di affettati speciale. Carina l´idea dei pulsantini sul tavolo per
chiamare il cameriere senza la necessità di
sbracciarti...prezzi nella
media"



"Non ricordo quando ci siamo andati..."



"NOn ci
siamo andati...ricordi una decina di giorni fa che con Sudo sono stato
incaricato da Lance di sorveglianza a quel trafficante? QUando ci ha
detto di staccare mi ha invitanto a mangiare qualcosa in un locale che
conosceva e devo dire che mi è piaciuto molto. Sopratutto
per una
serata. Sai, la presenza del braciere rende l´atmosfera particolarmente
calda e suggestiva ideale per una cena romantica..."



"Non ci provare, sono ancora arrabbiata..:"



Briareos rise,  notando la rabbia della ragazza che sedeva
davanti a lui, protetta dalla sua stazza. COntinuò a tenere
il
broncio finchè non arrivarono al luogo che il cyborg aveva
descritto. Lasciarono la moto nell´ampio parcheggio in stile rustico in
pietra e varie piante. Essendo fuori dal centro di Olympus e orientato
per un lato verso il mare, era suggestivo. Le aveva mentito sulla vista
perchè la riteneva una bujona carta per renderla felice,
considerato che amava quelle cose.

Briareos la spinse dentro,
 il locale disponeva di due ampie sale, la principale era
caratterizzata
da un parete in rame con lampade cangianti in vari colori ed una
cascata d´acqua che ne scorreva sopra. Al centro della sala un albero
vivo e vegeto valorizzava lo spazio indicando con i suoi rami la
cucina, il bancone del bar, l´ingresso ed i tavoli tutt´intorno con le
targhe in legno pirografato attaccate ai rami. Le sale avevano uno
stile bicolore in bianco e nero che grazie alle lampade cangianti
automatiche, dava un aspetto diverso in base all´ora. IN una delle
sale, Deunan notò il  braciere ma Briareos le disse
che solitamente lo
utilizzavano la sera e il cameriere intento ad accoglierli li
accompagnò nella seconda sala. Più fresca come
ambiente dell´altra, fu
presentata dal cameriere come sala da giorno, pregandoli di tornare a
trovarli una sera per gustare non solo le loro specialità ma
anche
l´atmosfera. Si sistemarono in un tavolo con vista mare e ordinarono il
pranzo.  Briareos, dopo aver osservato i camerieri
affaccendati in
giro, notò la ragazza osservare oltre la finestra e si
ricordò di
quanto amasse i luoghi verso il mare, lago o simili. Il loro nuovo
appartamento, anche se lontano per via del loro budget, si affacciava
in qualche modo verso il lago artificiale. Fece un grosso sospiro e
promise a se stesso di ripensarci in altri momenti. In quel luogo e in
quel momento, voleva godere una delle poche volte, a causa del lavoro,
di poter mangiare qualcosa che non fosse già pronto in
compagnia. Della sua compagnia. Soprattutto mangiare all´americana non
era da tutti i
giorni, visto l´alto numero di ristoranti e take away che proponevano
cibo multietnico con poche scelte propriamente americane. E quel posto,
anche se a prima vista poteva sembrare chic, non lo era per niente.
Sebrava il classico locale per famiglie e amici per una serata.



Due ore prima del viaggio, pranzarono divorando pasta al
doppio
formaggio, salsicce tedesche e patate grattuggiate e gratinate al
forno. Per dolce waffle con il gelato. Quando finirono, lasciarono la
moto a pagamento in un parcheggio privato nelle vicinanze
dell´aereoporto  e si presentarono
ai controlli. Presentarono i documenti e furono condotti sulla pista.
IN coda per salire, lei lo fissò.



"Cosa cè Deu..."



"Nulla solo...ho trovato quel locale più di un semplice
posto per salsicce..."



"In che senso..."



"Oh andiamo...sai a cosa mi riferisco. Avevi detto che, rispetto
all´altro ristorante chbe avevo proposto, quello più adatto
a noi. Ma...mi sentivo come a un appuntamento di quelli..."



"...di quelli...?!?...quando usciamo non è un appuntamento?"



"NON dico questo.." imbronciandosi "...intendo...di due persone che
vanno in quei ristoranti per conoscersi...non lo so...non mi
è sembrato per un pranzo improvvisato..."



"Non ti è piaciuto il locale?"



"Non..niente..."



Briareos si voltò non sentendola più parlare,
notando il malumore sul suo viso. Prima che potesse chiederle quale
problema la rattristasse, le hostess che erano davanti a loro per
controllare l´imbargo da terra li chiamarono per salire sull´aereo.
Altre due hostess indicarono il muso dell´aereo, pregandoli di far
attenzione al numero.



Uno dei passeggeri li avvicinò proprio quando erano quasi
arrivati ai loro posti. Li informò che era il loro
contatto Haas e doveva condurli a
destinazione a causa di un cambio di piani  per eliminare dal
registro
generale dei cadaveri non
identificati,  la persona che dovevano scortare a Olympus.
Prese posto
dietro di loro,dicendo che avrebbe spiegato tutto nel momento giusto.
Per il cyborg,
erano stati prenotati
sedili speciali che, per il fattore spazio, erano posizionati
all´inizio. Briareos lo ringraziò e con Deunan,
testò il
proprio sedile rallegrandosi della mancanza di problemi a causa della
sua mole e anche della professionalità delle hostess. Queste
ultime, avendo entrambi un biglietto di prima classe, annunciarono di
essere a loro completa disposizione e, dopo il decollo, avrebbero
portato qualcosa da mangiare e eventuali bevande compresi nel
biglietto. A quella
notizia, entrambi si rallegrarono della cosa, nonostante al ristorante
avesse consumato un pranzo più che soddisfacente. Haans non
proferì parola dal momento del decollo fin all´arrivo.
Deunan e
Briareos, dopo vino, birra, dolce e noccioline, rimasero in silenzio un
pò, finchè Briareos non chiese a Deunan come
avesse trovato il
ristorante/barbeque e come mai non fosse di buon umore. Deunan non si
voltò dal panorama che stava
ammirando dal finestrino ma si limitò a descrivere le cose
belle di
quel pranzo. NOn si sentiva ancora arrabbiata, Briareos in un certo
senso si era scusato portandola in quel locale. Si sentiva nuda senza
la sua pistola e si chiese se il malumore fosse dovuto a quello.
Immaginava che lui, per quello che lei credeva senso di colpa nel
chiederle spesso qualcosa, mostrasse qualche segno d´affetto dei suoi.
Invece non le prese la mano, non le disse nulla, non fece nulla.
 Si
morse il labbro per non avere quel coraggio di intavolare una
discussione delle loro, nelle quali si chiarivano sempre finendo per
ritrovarsi sempre più legati. Invece, lui sembrava
nuovamente distante.
Era colpa sua?

Si girò, vedendo Haas intento a leggere. Biondo, mento
allungato e occhio incavato, sembrava un tipo parecchio strano. E si
sentiva inqueta.



Recuperarono
il bagaglio a mano appena giunti a Poseidon e dissero ad Haas di dover
andare all´hotel.



"No, come ho detto cambio di programma...l´hotel è fuori
questione..."



"Perchè?"



"Qualcuno ha scoperto i nostri piani...dobbiamo fare in fretta..."



Seguirono Haas, sempre in
silenzio senza guardarsi, finchè non si fermò al
parcheggio. Una macchina, accostata  fuori
dall´aereoporto li caricò e li lasciò davanti la
sede del
Guardiana Scar. Nè l´uomo, ne nessuno di loro due,
accennò a qualcosa per la missione o altro.  Haas
salutò la guardia oltre le porte scorrevoli
appena mise piede nell´edificio e si recò due piani sotto
con un ascensore di servizio,
imboccò un corridoio con porte pesanti di ferro
finchè
spinse a forza
la terza porta a destra, dopo aver svoltato, e si ritrovarono in un
ambiente che fece insospettire sopratutto Deunan.



"Ma questo  è un obitorio?"



"...mai credere alle apparenze, ragazza...!"



"Ah no? Hai visto questa stanza? Ci avete portato in questo posto..."



"Dietro quella tenda..." indicando un angolo della stanza separata dal
resto da una pesante tenda da parte a parte "...cè il corpo
che
dovete riportare a Olympus. Siete i migliori come mi avete detto o no?"



Scostò la tenda facendoli passare e si ritrovarono davanti
un
tavolo di ferro che sosteneva una cassa di legno anonima enorme. NOn
cèra nessuno come per il resto dell´edificio, gli ambienti
erano
tutt´altro che un edificio governativo e invece di portarli all´hotel,
erano andati a recuperare l´obiettivo.



"Ferma un attimo. Ci era stato detto che l´uomo che dovevamo ´scortare´
era in un..."



"Si è questo...volevi che mettessimo un cadavere sui
divanetti buoni?"



"...e poi dovevamo andare a recuperare..."



"Quella parte del vostro incarico è stata accorpata a
questa...la valigia è ..."



Si voltarono tutti verso un angolo della parete. Un mobiletto in acciao
sterile, con due antine sotto, mostrava una borsa che all´apparenza
sembrava un comune zaino per ragazzi. Nero e verde, con una tasca
davanti.



"Vi sono stati problemi, credete che il nostro sia un lavoro semplice?
Dobbiamo dimezzare i tempi, mi hanno detto di sbrigare la missione e
aiutarvi a portare questa cassa sull´aereo. NOn hanno voluto
specificare cosa dovevo fare, ho dovuto quindi improvvisare..."



"QUindi sono idee tue? Dobbiamo Fare il viaggio di ritorno in fretta
con un morto in una cassa ...un cervello cibernetico in
spalla... perchè non hanno saputo organizzare il
rimpatrio?!?"



" Senti ragazza, se tu hai una mela e io ho una mela e ce le scambiamo,
allora tu ed
io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un´idea  ed
io ho
un´idea e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee. Hai idee
per sistemare la questione?"



"Lei voleva dire che avevamo un programma, questi inconvenienti non li
amiamo..."disse Briareos per calmare la situazione.



"No,...lasciamo a lui il compito di elaborare l´imboscata per portare
questo corpo via e fregare questi nemici...perchè ci sono i
nemici giusto?"



"Ragazzina, smettila di gridare. Siamo qui, ma ufficialmente noi non
dovremmo trovarci in questo posto. Ora chiamo due persone che
caricheranno la cassa sull´aereo che abbiamo a disposizione. Voi
salite, lo scortate a Olympus e avete terminato la missione...tornate a
casa subito e non siete contenti?"



I due si guardarono poco convinti, non volevano far nulla di avventanto
e così sbrigativo ma alla fine accettarono e attesero gli
uomini addetti al trasporto. Un furgone s presentò fuori,
trasportando
la cassa nel retro in dieci minuti buoni. Haas disse che all´interno vi
erano i sedili,
dovevano prendere posto e controllare la cassa tenendo un occhio anche
allo zaino. Si sarebbero incontrati
sul posto più tardi. Quando entrarono, i due uomini chiamati
da
Haas chiusero i portelloni e si misero alla guida.



"Che palle, ci tocca fare anche la guardia, per fortuna non di giorno e
di notte..."



"Almeno è un lavoro facile. Niente di sporco e
siamo a casa, con cena e tutto gratis! Alla fine non mi lamento!"



"Almeno tu sei contento...comunque non ti è sembrato
strano...tutto questo intendo. Puzza, non so...e il tipo con i baffi?"



""Mh...non ci ho fatto caso...pregavo che non gli cadesse la cassa...eh
eh!"



"....."



"Dai, scherzavo. Comunque no...ma calma bimba. Manca poco per arrivare
all´aereo e tornare a casa.Pare meno di venti minuti per non dare
nell´occhio"



"Speriamo..."



"NOn vedo l´ora di essere in quel barbeque con te..."



Deuna lo fissò negli occhi, poi sorrise.



Trascorsi venti minuti, arrivarono in un aereoporto periferico,
più piccolo e utilizzato prevalentemente da aerei privati. I
due
uomini, fermato il mezzo, riaprirono il retro e fecero scendere Deunan
e Briareos prima di portar fuori la cassa. Haas era già sul
posto. I due uomini sollecvarono di peso la cassa, la portarono su un
carrello verso l´aereo che li attendeva sulla pista cinque e si
avviarono verso il retro del mezzo. Haas
spiegò a Briareos e Deunan tutte le informazioni per il
viaggio
e l´arrivo, indicando come punto di atterraggio, la pista privata del
palazzo del governo di Olympus. Chiese a Briareos un aiuto per portare
con la cassa, nella zona della stiva con il portello già
abbassato, dei bagagli importanti. Chiese inoltre a Deunan lo zaino,
dicendo che, essendo in quel momento a Poseidon, era lui ad aver
responsabilità. Briareos accettò e si
caricò a braccia delle valigie enormi, mentre Deunan
osservava
la scena con le loro valigie vicino dopo aver consegnato, anche se di
mala voglia lo zaino. Briareos le disse di star tranquilla e si
preparò a fare quel favore ad Haas, sotto gli occhi di lei.
Nell´istante in cui Briareos,
presi i bagagli, si voltò verso l´aereo, rimase sconvolto
sbottando ´ma che cavolo´ irritato. Deunan si voltò nella
stessa
direzione, mutando l´espressione.



Haas, con i due uomini e la cassa si trovavano già nella
stiva
dell´aereo. Salutò con la mano e si sistemò sui
sedili predisposti  ringraziandoli del cyber cervello. La
cassa si aprì spostata dai due uomini, da cui fece capolino
un Sokak in preda alle risate.
Prese in giro Deunan e Briareos.



"Ciao scemi! Grazie di avermi fatto scappare. Avevo gli sbirri grossi
di Poseidon a volere la mia testa e quella di un cyborg terrorista che
voglio vendere.  Ciao strega con un occhio solo...sei sempre
bellissima...Ci vediamo a
casa....!"



Salutandoli, l´uomo con i baffi se li strappò di colpo,
rivelandosi come la guardia che avevano visto appena arrivati, salutata
da Haas. Il
portellone si alzò, nello stesso istante in cui l´aereo
accese i
motori, iniziando a rullare sulla pista. Sokak , in preda alle risate,
spariva alla loro vista, perdendosi la loro rabbia. Briareos
lasciò i
bagagli, cercò di fermarli prendendo la pistola ma rimase a
urlare ´cazzo´ ricordandosi di non averla indosso. Si
ricordò delle armi non letali che aveva nella valigia,
portate per qualunque eventualità, ma non servivano a nulla
in quella situazione. Rimase con Deunan a
fissare l´aereo  partire, lasciandoli con i bagagli sul
territorio di
Olympus.



"...quello...lui..." balbettò Deunan in preda a una crisi
paralizzante.



"...Sokak..." voltandosi verso di lei, grattandosi la testa
"...bastardo..."



"...."



"Credo che non dormirò più...per davvero"
scondolato e depresso.



"..."



"Ehm...ora come torniamo a casa..." fissando la compagna arrabbiata e
rossa come un pomodoro, le cui labbra sembravano tirate come se avesse
succhiato un limone.



"AAAAAHHHHHHHH"





Sede dell´Eswat - Olympus





"Magus...che è successo con 109 e 113!"



"...abbiamo un  problema...!"



Lance rimase a fissare Magus senza dire nulla. Gli fece segno con la
mano e si fece seguire nel suo ufficio. Girò la poltrona e,
una
volta seduto, chiese a Magus di spiegargli perchè i due
uomini
che aveva mandato a Poseidon, in un certo senso non proprio uno stato
amico con Olympus, non erano rintracciabili e non risultavano
più nei luoghi a loro indicati per la missione.



"Mi dispiace. Dopo varie ricerche, ho scoperto che la richiesta
è stata inviata...dalla S.A.S....non abbiamo capito chi
è
riuscito a falsificare la cartella ma...abbiamo inviato quei due a far
espatriare un ex membro di quel gruppo senza volerlo, che conosciamo
per missioni
passate. Sia Fang che quei due lo hanno incontrato, è un
abile
esperto di esplosivi che fa parte attualmente di un team privato.
Questo individuo ha ancora agganci con chiunque, ma non siamo risaliti
alla persona che..."



"QUindi mi stai dicendo che  gli abbiamo permesso di tornare?
Tu eri un ottimo detective, come ha fatto a scapparti questo? Secondo
questo tuo rapporto quella persona, che risulta ricercata a
Poseidon, è nuovamente qui? E ha con sè un
oggetto di grande importanza legata agli atti terroristici legati a
mesi fa qui?"



"In questo momento potrebbe già essere qui...il problema
è ritrovare i nostri uomini che sono a Poseidon senza reale
autorizzazione...non abbiamo modo di rintracciali...Poseidon a quanto
pare non sa nulla di questa storia...e sono senza equipaggiamento..."



"...quindi potrebbero rimanere a Poseidon se non trovano un modo da
soli?"



"Potremmo aiutarli mandando qualcuno là con dei documenti
nuovi.
A quanto pare quei nomi che gli abbiamo dato sono...di due terroristi!
Non sono le persone
che erano descritte nel rapporto. Se sono riusciti ad arrivare, trovo
pericoloso per loro tentare di tornare allo stesso modo. COsa dobbiamo
fare signore?"



"...sopratutto 109 resterebbe a Poseidon qualche giorno?"



"...si...esatto..."



"FAi con calma...trova il modo di farli tornare. Nel frattempo segna
quei giorni come ferie. Se li sono meritate. Così non si
lamenteranno più..."



Magus rise cercando di trattenersi. In verità sapeva da
principio, dopo l´assegnazione dell´incarico,  della presa in
giro ma non voleva assolutamente sentire le grida di Lance per un
rapporto arrivato troppo tardi.

Si rese conto di aver sbagliato nei confronti di quei due, ma si chiese
per quanto tempo, quel cyborg che lui trovava abile quanto lui ma
troppo preso dal suo satellite ambulante e isterico, sarebbero rimasti
in quel posto senza portare scompiglio nell´Eswat. Alla fine, non si
sentiva in colpa per non averli aiutati o avvisati prima, sapeva che
potevano cavarsela. Semplicemente, era ormai tutto pagato per
metà da Olympus e non voleva rischiare soldi per nulla. Era
convinto che fosse la scelta migliore.  Sperò che
quei due, anche in caso di problemi, decidessero di recarsi in un luogo
indicato dalla missione per essere rintracciati e quindi controllati
per un rientro di fortuna. Ma quella pace, voleva gustarsela ancora per
un pò.



Avrebbe mandato qualcuno a fare il
lavoro sporco.  Quello di sentire le urla di quei due alla
notizia delle ferie! Un lavoro difficile. E fissava una certa donna di
colore e i capelli raccolti sotto il berretto.

 

     


                     





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