FanFiction Appleseed | Il segreto degli orologi di Deia | FanFiction Zone

 

  Il segreto degli orologi

         

 

  

  

  

  

Il segreto degli orologi   (Letta 1723 volte)

di Deia 

12 capitoli (conclusa) - 0 commenti - 0 seguaci - Vietata ai minori di 14 anni

    

 

Sezione:

Anime e MangaAppleseed

Genere:

Fantascienza - Azione - Altro

Annotazioni:

What If

Protagonisti:

Deunan - Briareos - Altri

Coppie:

Deunan/Briareos (Tipo di coppia «Generic»)

 

 

              

  


  

 Il segreto degli orologi 

Rimasta colpita da alcune scene di Ex machina, ho deciso di sviluppare quello che mi è piaciuto. La storia si svolge prima che Brearios diventi cyborg.


  


Il segreto degli orologi

[Appleseed]
Rimasta colpita da alcune scene di Ex
machina, ho deciso di sviluppare quello che mi è piaciuto. La storia si
svolge prima che Brearios diventi cyborg.

2121
- base militare di Los Angeles




kirl knute nella sua posizione di comando, controllava lo svolgersi
dell´esercitazione del giorno. Dalle prime luci del giorno, il
colonnello Knut era intenzionato a preparare i suoi uomini per renderli
idonei sui campi di battaglia e non solo. Erano stati forniti nuovi
mitragliatori
e sensori di movimento in prova per l´eventuale acquisto e la missione
del giorno consisteva nel testarli a squadre per poi passare alle
prove singole come da programma mensile. Tre squadre da 6 membri l´una
si erano sfidate per quattro ore buone e Kirl aveva individuato i
componenti del nuovo team che avrebbe spedito in una missione, che
avevano superato in maniera positiva il primo approccio con le nuove
armi. All´uscita delle squadre, erano iniziate le fasi di allenamento
dei singoli individui tra cui spiccava la giovane figlia del
colonnello, Deunan.




 Giovane
sedicenne, la ragazza era da cinque anni la conosciuta recluta della
base militare. Prima addestrata dal padre e successivamente sotto la
sua supervisione nella base da lui gestita, si era guadagnata il titolo
di ´barracuda´. NOnostante fosse temuta ancor più per il
padre, si era presa con le unghie e i denti la stima di molti
commilitoni con cui aveva lavorato, ma non l´amicizia. Per il suo
carattere difficile, non molti erano disposti ad avere a che fare con
la ragazza, nonostante ci avessero comunque provato con lei. Graziosa,
un bel corpo tornito dagli allenamenti, bionda e con gli occhi verdi. E
come ultimo elemento, era l´unica presenza di sesso femminile nel
raggio di kilomentri. Piccolo deterrente oltre il carattere, era che i
suoi alloggi essendo l´unica donna, erano nella zona degli ufficiali,
quindi inarrivabili da chi non avesse un certo grado.




Nonostante la sua giovane età, molti si chiedevano
perchè non si interessasse ad allacciare rapporti meno
militari con gli altri suoi coetanei. Nel pub della base si sedeva al
bancone e scherzava a volte con gli altri che non avevano timore di
rivolgerle la parola tra una birra e l´altra anche se il padre glielo
aveva vietato, ma non andava mai oltre e rientrava sempre alla stessa
ora nella sua stanza. Più volte molti tra reclute e giovani
veterani della guerra avevano provato a intrufolarsi nel bagno dove
solo lei poteva lavarsi, sbirciare o rubare la sua biancheria. Credendo
erroneamente che almeno una parte di lei più femminile
venisse fuori con l´intimo o oggetti quotidiani da ragazze. Ma essendo
il padre a gestire tutto, lei indossava roba semplice e simile agli
altri, anche se ragazza. A lei quella mise militaresca andava
più che a genio, comoda e perfetta per muoversi, la trovava
più adatta a sè rispetto a completi e abiti da
donne che lei vedeva nelle rare occasioni in cui delegati donne di
altre nazioni o di aziende nel settore delle armi e affini andavano da
suo padre per accordi politici o finanziari. Le guardava, studiava il
loro modo di fare ma non riusciva a comprendere come potessero
camminare sui tacchi vertiginosi o con gonne così corte e
strette. Indossare  orrendi reggiseni che strizzavano troppo
era la cosa che odiava, preferiva le fasce o reggiseni a incrocio che
sostenevano ma non stringevano la cassa toracica. Poi ricordava sua
madre, come la vedeva abbigliata prima che morisse e si chiedeva cosa
fosse stato di lei se non avesse perso l´unica figura femminile della
sua vita. Molte volte si era chiesta come gli altri la vedessero e
sempre si era data la stessa risposta:




´Una bambina cresciuta fra uomini, in una base militare e sottoposta ad
allenamenti durissimi come un uomo adulto non potevano che portare a
ciò che era lei adesso´.




I suoi allenamenti potevano durare dalle quattro, alle sei ore al
giorno, se non otto. Tutto dipendeva da come si prestava in allenamento
e dalle decisioni del padre. Era lui a mettere la parola fine alla
giornata, come la chiamava. Per Kirl la giornata erano gli allenamenti
e la fatica di diventare sempre il migliore rispetto al nemico.
´Bisogna essere pronti, con la testa e con i muscoli. Cercare di
anticipare il nemico per non cadere per primo e fidarsi del proprio
istinto se la situazione si fa critica´. Parole ripetute per anni che
ormai lei, ne aveva fatto un mantra di vita.




"Kirl, per oggi direi che tutti ci siamo allenati a dovere. Fra poco
arriva il comandante della guarnigione a nord per quella faccenda di
New York."




Kirl Knut, dalla sua postazione sopraelevata della zona addestramento,
staccò per la prima volta gli occhi da oltre il vetro per
scrutare l´orologio. Da quando era entrato in quella stanza, erano
passate sei ore, quattro di addestramento per le nuove armi e due per i
singoli. A causa dell´arrivo dell´ospite, era stata data solo mezz´ora
a ogni elemento che Kirl doveva far allenare. Deunan era stata l´ultima
e si trovava in quel momento ad atterrare il quinto uomo dopo otto
minuti dall´inizio della prova. QUando il colonnello si accorse
dell´ora, si voltò verso il giovane che gli aveva rammentato
l´incontro e dopo pochi secondi dall´averlo scrutato, fece segno di
assenso con la testa.




"Bene allora. Occupatene tu, Briareos"


dirigendosi verso la porta




Prima che il giovane potesse premere l´interruttore per avvisare del
termine dell´esercitazione, Kirl si voltò con la maniglia in
mano ma senza aver aperto la porta.




"Briareos, spero che non mi abbia ricordato l´incontro solo adesso
perchè cè Deunan in allenamento. Per oggi che non
posso supervisionare finiamo prima, ma mi auguro tu non l´abbia fatto
per darle una mano. Ho notato come vi siete avvicinati e vorrei non
facessi favoritismi per secondi fini."




Poi aprì la porta e uscì, chiudendo la porta
dietro di sè. Il ragazzo rimase a fissare la porta, poi,
pigiò il pulsante per il microfono e avvisò tutti
coloro che si trovavano di sotto di andare a riposare e che avrebbero
continuato l´indomani. Briareos era elemento che Kirl Knut aveva
iniziato a considerare come sua spalla dal giorno del suo arrivo nel
2116, quando ottenne l´accettazione per entrare in America e fu scelto
proprio dal colonnello. Dati i suoi trascorsi e il suo curriculum, era
stato considerato da subito dall´uomo come il più meritevole
di fiducia, che aveva continuato a guadagnare giorno per giorno.
TUttavia Kirl si era reso conto dell´avvicinamento del giovane con sua
figlia da qualche tempo. Era uno dei pochi, se non l´unico a suo
avviso, che la figlia considerava in tutta la base. NOnostante si
conoscessero da più di cinque anni, si era reso conto solo
in quel´ultimo anno di qualcosa che non gli andava a genio di Briareos.
Proprio riguardo Deunan.






Breareos dal canto suo, era ben visto e rispettato da tutti. Per il suo
carattere e modi di fare, non cèra nessuno della base cge
non lo cercasse per una birra o una notte al pub a ridere e scherzare,
anche dopo un allenamento a due che poteva sfociare in una sfida
personale. Briareos riusciva a farsi amici tutti, anche se la sua
schiettezza poteva far storcere il naso a molti. Il suo aspetto e la
serietà che emanava normalmente non avrebbero mai fatto
pensare a un giovane militare di soli ventiquattro anni, quasi
venticinque. La sua preparazione non era da meno dei veterani
più grandi e per questo Kirl preferiva affidare a lui una
squadra per le missioni delicate, e nell´ultimo anno nella squadra di
Briareos Kirl aveva inserito anche sua figlia.




Nonostante si conoscessero da prima, i mondi e le età
diverse non avevano fatto creare interessi nei due ragazzi dal solo
saluto militare. Tuttavia, da quando Deunan aveva compiuto sedici anni,
festeggiato da tutti al pub come fatto insolito in una base,
 qualcosa in Deunan era cambiata nonostante Briareos e lei non
avevano mai fatto nulla che potesse destare la preoccupazione del
colonnello. Ma ormai l´uomo sapeva che sua figlia, dallo spirito
indomabile anche per lui e incline ad ascoltare lui o un adulto, era
diventata abbastanza grande da poter fare stupidate. Colpi di testa e
atti di insensato eroismo durante le missioni erano ormai all´ordine
del giorno da parte di Deunan e all´inizio Kirl credette fosse un
naturale senso di ribellione adolescenziale. Successivamente, nella
squadra con Briareos, si era reso conto che questi atti erano in parte
diminuiti ma solo perchè, a detta di molti membri del gruppo
e altri commilitoni che lui interrogava, Briareos la seguiva e
controllava anche se a volte la pazzia come la
chiamavano loro, poteva accadere. Che fosse in una sparatoria, in un
pedinamento, cecchinaggio o altra azione, lei ascoltava solo Briareos e
passavano gran parte del tempo insieme, ma se Deunan si metteva in
testa qualcosa era difficile fermarla. Molti riportavano solo momenti
di dialogo amichevole tra di loro, nulla di che, altri invece segni che
al colonnello non piacevano minimanete.




Anche se chiamato a rapporto, Briareos aveva risposto brillantemente a
tutte le domande e non aveva rivelato nulla che avesse messo in allarmi
il generale più di tanto. Si fidava del ragazzo e saperlo in
atteggiamenti ben oltre il professionale con la sua stessa figlia lo
avevano reso di pessimo umore in qualunque circostanza. VOleva far
finire tutto sul nascere, se davvero qualcosa poteva esserci e il
colonnello aveva intenzione di parlarne con la figlia. Ma quell´avviso
all´ultimo momento e proprio durante l´esercitazione di Deunan, avevano
portato il colonnello a porsi di nuovo domande. Più volte
Briareos aveva chiesto al colonnello meno polso fermo sulla figlia e
una maggiore considerazione prorio perchè ragazza e di
giovanissima età. Erano a volte entrati in conflitto proprio
sulla ragazza, e ormai Kirl aveva quasi i pezzi del mosaico al loro
posto. Voleva però non giungere alla conclusione che dopo
tanto pareva ovvia e avviare una punizione disciplinare su entrambi,
con ovvie conseguenze professionali e di vita all´interno della base.




Quando tutti furono usciti per recarsi negli spogliatoi, Deunan
trovò nel corridoio appoggiato al muro Briareos.
Rallegratasi anche se visibilmente stanca, lo raggiunge con una leggera
corsetta e lo salutò ocn una pacca su un braccio. Briareos
però la fissò serio e staccandosi dal muro le
disse solo una cosa, che fece sorprendere Deunan.




"Dobbiamo parlare, è importante. Fatti trovare al nostro
posto tra mezz´ora. Ti spiego tutto lì, occhio alle spalle".


andando via e lanciando la ragazza nel corridoio a fissare la sua
schiena senza capire.






 

     


                     





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