FanFiction God Child | Mentre vado via di Harriet | FanFiction Zone

 

  Mentre vado via

         

 

  

  

  

  

Mentre vado via ●●●●● (Letta 1362 volte)

di Harriet 

1 capitolo (conclusa) - 1 commento - 1 seguace - Per tutti

    

 

Sezione:

Anime e MangaGod Child

Genere:

Drammatico

Annotazioni:

Nessuna

Protagonisti:

Non indicati

Coppie:

Non indicate

 

 

              

  


  

 Capitolo unico 

Un treno che parte, qualcuno va, un altro resta...


  

Mentre vado via

Se solo potessi restare con te…
Il mio treno è partito, sei scomparso dalla mia vista
Ora dovrò aspettare finché tutto sarà finito

Tutto ciò che sono:
un bambino con delle promesse
Tutto ciò che ho
sono miglia piene di promesse
di casa
(Enya)

Quando cambierai idea?
Quando ti vorrai bene, come te ne voglio io?
Perché le cose muteranno in fretta…
(Tori Amos)


In un attimo la mia prospettiva è cambiata. Vedo il mondo dall’alto…Mi fa venire le vertigini. Anche i miei passi sono più lunghi, e se cammino lentamente, mi sposto sempre più di quanto facevo prima, con un solo passo.
Mi sento ancora molto debole, e ogni volta che lo sguardo cade su una parte del mio corpo, mi sento confuso.

La folla per le strade cammina in fretta, segue la sua via, e io mi sento piccolo, quasi in pericolo. Mi sembra di non sapere più come si cammina. Avanzo piano, mi fermo, mi guardo attorno con apprensione.
Attraverso la strada col cuore che batte forte. E’ che ho sempre paura di non saper manovrare questo corpo nuovo, e così corro goffamente dall’altra parte della strada, e mi fermo, ansimante come se avessi compiuto chissà quale grande sforzo.
Davanti a me, la stazione. Parto. Non posso restare. Devo riposarmi e prendere confidenza con le mie grandi novità. Devo sparire in fretta da qui. Per chi lascia quel legame fatale, non c’è altra via che la fuga.

Il corpo che avevo prima, quell’odioso involucro che non voleva più crescere e mi imprigionava, io l’avevo sporcato a lungo, togliendo vite. Il mio lavoro. Il mio pagamento, in cambio di un corpo nuovo, ad una congrega di pazzi e menti oscure.
Eppure…Nel momento in cui, all’improvviso, decisi di fare quel gesto senza alcuna logica, ebbi l’impressione di aver, in qualche modo, riscattato il mio corpo.
Mi misi in mezzo a quella spada e a lui, e allora mi sembrò di essere…pulito, libero di nuovo.
Sciocchi sogni, vaneggiamenti.
E ora?
Ora ho l’aspetto di un uomo detestabile, viscido, oscuro e malato, come tutto e tutti, in quel mondo dove mi sono trascinato troppo a lungo, e dove ho lasciato una cosa preziosa.
Cosa potrei fare, per liberarmi dalla sua ombra?

Io…Io lo so. Per dare una nuova veste, un nuovo candore a questo aspetto, avrei dovuto restare lì. Per difendere quella cosa preziosa che ho lasciato ad affondare nelle acque nere di un universo di distruzione.
Io ho guardato spesso nell’abisso dell’uomo, ho seguito i miei istinti più oscuri…Ma nemmeno io resistevo, là. Se rimanevo, era per quella persona.
Non ho mai pensato che avrei potuto provare dei sentimenti positivi ancora una volta, eppure sono sicuro, quando guardo dentro me, di avere dell’affetto vero, per lui. Stupisce anche me.
Ecco, per dare una nuova vita a questo corpo odioso, sarei dovuto restare accanto a lui, e cercare ancora di portarlo via da lì…
Se solo le mie parole fossero state più forti, se le avesse udite davvero!
Se solo quella voce detestabile che riempie tutto il suo mondo non fosse, sempre, sempre più forte di tutto!

Mi faccio lentamente strada tra la gente. Il treno sta arrivando. In fondo, inizio la mia vita nuova con un tradimento, perché lo lascio solo.
Non ho molta fiducia nel futuro. Mi dico che lo rivedrò, che tutto andrà bene…

Cosa…

Lui? Qui? Per me?
Ci siamo urtati, e lui solleva verso di me i suoi occhi.

Ti prego, vieni con me…O magari scegli un’altra meta, ma vai! C’è qualcuno con te, uno dei sottoposti di tuo padre? Non importa, ti difendo io…Ti prego, io non posso restare ma…Ma neanche tu! Ti prego…

No, non riesco a dire niente.
Gli rendo solo uno sguardo triste…
Un pensiero si fa strada nella mia mente: adesso lo trascino con me…E’ un ragazzo, in fondo, io sono un adulto ora, posso costringerlo a seguirmi. Se poi vuole restare da solo, va bene, lo lascerò libero, ma non posso permettere che torni là!

No.
Anzi, lo lascio più in fretta possibile. Ora non posso fare nulla. Ma un giorno…
Un giorno io lo salverò. Lui ha salvato me, e io lo ricambierò.
A costo di rischiare la mia vita, lo salverò.
Me lo prometto ancora, e ancora lo ripeto dentro di me.

Dottor Jezebel, creatura eterea imprigionata in quel mondo di morte…

Se può, fugga da là!

Fugga via dal suo passato: se continuerà a ricordare non ci sarà mai nemmeno l’ombra di felicità, per lei!

Fugga da quell’uomo che continuerà sempre e solo a ferirla, senza darle mai l’affetto che lei desidererebbe. Lui ha rinunciato alla sua anima molto tempo fa, non sa come si fa ad amare, e tutto ciò che vede è la distruzione insensata di ogni cosa.

Si allontani per sempre dall’odio che nutre per suo fratello. Non è che un’altra vittima di una follia che è cominciata prima di voi, molto prima di voi, e voi vi siete trovati là dentro per caso, e siete innocenti.
Anche se vogliono farvi credere il contrario.
Anche se vi hanno dato il nome di due colpevoli!
Voi che colpe avete?
Voi non avete colpe.
Non avete niente.
Solo il desiderio di essere amati…

La prego, fugga per sempre da là!

E se…se un giorno dovesse decidere che non odia più gli esseri umani, se un giorno dovesse trovare un piccolo spazio in sé, che vorrà destinare a delle persone…
Ecco, io vorrei essere tra quelle persone.

Se potesse iniziare ad amarsi un po’…Se smettesse di vivere attraverso gli incubi…

Lui non lo sa, ma mentre il treno fugge, io lo guardo, lo guardo sparire, ogni istante la sua figura si fa più piccola e poi è fuori dalla mia visuale, e io sono lontano, lontano, ed è passata sola una manciata di secondi, ma per me è stata un’eternità, un’eternità in cui pentirmi di non averlo potuto portare via da lì.

Se riuscisse a volare via…

FINE


Uff…mettersi nei panni di Casian fa uno strano effetto… O___o
Me ama molto quel personaggio! Ho amato il vol. 7, dove salva la vita a Jezebel e dove c’è la struggente scena della stazione! …a dire il vero – mi sento un po’ in colpa – quando ho visto Casian morente tra le braccia di Jezebel che gli dice “lei è così giovane” m’è pure venuto da ridere…ma mi sono ripresa subito, giuro! Casian mi piace, è uno dei miei preferiti! Avete visto che sguardo triste, quando incontra per l’ultima volta Jezebel? Ecco, questa oneshot è scaturita dal suo sguardo…Come si fa a disegnare uno sguardo del genere?
E come si fa a scrivere una canzone malinconica come Pretty Good Year? Non lo so, chiedetelo a Tori Amos. In ogni caso, è ciò che ho ascoltato durante la scrittura di questo “flusso di pensieri”.
Sto preparando una denuncia per la signora Yuki, per danni morali causa troppe tragedie sconvolgenti in God Child…Chi firma?
Notarella: pare che la Planet Manga abbia sbagliato in pieno la traduzione di alcuni nomi… E siccome voi siete tutti fans acculturati, lo sapevate già, vero? Io non conosco il giapponese e non mi pronuncio, quindi uso i nomi dell’ed. italiana. Tranne che per il dottore, per cui ho usato il suo “vero” nome, “Jezebel”. Perché… O__O Insomma, mi rifiuto di chiamarlo “Isabel”!
Questa oneshot è dedicata a una persona molto in gamba, che nel periodo in cui scrissi la fic, era assente dal web, e dopo pochi giorni dalla sua scrittura, mi fece la bella sorpresa di tornare!
Inoltre è dedicata a “Jezebel” e “Micheila”, perché domenica prossima vagheranno sotto i cieli milanesi insieme a “Cain”…
Cari miei, buon tutto a tutti. State bene, siate sereni e guardate le cose con fiducia, ok? Vi abbraccio tutti!
Vostra Harriet
yumemi@hotmail.it
O
http://harriet-yuuko.livejournal.com

 

     


                     





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