FanFiction Saint Seiya | Sole° - Shura di Capricorn di Semprabti1972 | FanFiction Zone

 

  Sole° - Shura di Capricorn

         

 

  

  

  

  

Sole° - Shura di Capricorn   (Letta 867 volte)

di Semprabti1972 

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Sezione:

Anime e MangaSaint Seiya

Genere:

Romantico

Annotazioni:

Nessuna

Protagonisti:

Non indicati

Coppie:

Non indicate

 

 

              

  


  

 CAPITOLO UNICO 

Cosa sappiamo del cuore di Shura? Conosciamo la fedeltà del suo braccio e la freddezza della sua mente. Ma cosa nasconde il suo cuore? Atmosfere iberiche e tanta malinconia...


  

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NOTA: Dichiaro di aver redatto la presente fan fic senza scopo di lucro alcuno e nel pieno rispetto dei diritti di autore e della proprietà intellettuale. I personaggi ivi ritratti, sia IC che OC, sono di maggiore età.
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Raccontava una storia, Eskarne.
Non nei locali di Siviglia, con indosso un variopinto abito a pois, ricco ed opulento nei suoi volants. Questa storia la riservava a pochi, men che meno ai danarosi turisti che credevano di carpire la vera anima del flamenco in locali chiusi, facendosi servire dalle cameriere, tra un ballo e l’altro.
Eskarne era gelosa del suo dolore e lo mostrava di rado, ai soli gitani semmai, e solo quando indossava una vecchia e sdrucita sottana nera, senza fronzoli e tantomeno volants. Niente pois. Niente fiori nei capelli.
Una maglietta stinta, i capelli tirati su alla bell’è meglio.
Il dolore non è bello, non crea uno spettacolo. Non si fa pagare dagli spettatori.
Raccontava ieri, Eskarne.
Planta, tacòn.
Racconta anche oggi e forse racconterà pure domani.
Racconta alla Terra, puntellandovi sopra, innanzitutto, per fermare il tempo e, chissà, anche la sua sofferenza. Se ne sta ad occhi chiusi, Eskarne, sebbene la schiena stia sempre dritta, sebbene il portamento sia sempre fiero, come se fosse una regina: una regina buffa e tragica, dai tristi abiti neri.
Come è fiero pure lui: come nessuno mai.
Egli è fiero e bellissimo, nel portamento, nel viso ieratico, nello sguardo di giaietto. Dritto e snello, i muscoli ci sono su quel corpo: virili ma eleganti. Shura quasi danza, anche mentre combatte.
Le braccia di lei continuano a raccontare, mentre la soleà* si limita a suggerire... Raccontano il calore del sole, le labbra arse mentre si cercano senza sosta, in silenzio, senza nulla dichiarare e nulla promettere. Raccontano il profumo dei corpi abbracciati, dei corpi che si amano, capaci di esaltare l’odore secco della terra natìa che li custodisce e li protegge, come una madre atavica.
Eskarne ha sempre saputo di non potergli fare domande, di non potergli urlare né la sua gelosia né le sue disperate implorazioni. Come odiare una Dea, per lei troppo lontana? Come considerarla una sua rivale? Eppure glielo portava via, tutte le volte.
Anche stavolta. Una volta di troppo…
Le sue braccia raccontano.
Anche Shura ha raccontato la sua storia: la sua e con il suo forte braccio. Una lama può essere perfetta, può divenire Excalibur e lo diventa per difendere la Dea, per promettere la Giustizia: per tutti, anche per Eskarne.
Ma la bailaora** non vuole promesse.
Vuole potersi fermare e non raccontare più niente.


LEGENDA:
*Cante tragico
**ballerina di flamenco)

 

     


                     





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