Gaito era seduto sul suo trono che sorseggiava del vino rosso da un bicchiere, ma la sua testa era altrove. La sirena della perla nera gli era entrata in testa e sembrava non volersene andare. Si alzo in piedi, poso il calice sul bracciolo del trono e si diresse verso la biblioteca.''Quei gli occhi gli ho già visti'' pensava. Arrivo d'avanti a una grossa e bella porta di legno, l'aprì. La biblioteca era piena di scaffali pieni di libri, con le copertine nere, grigie o marroni. Si diresse verso uno scrittorio e aprì il libro che cera lì. La copertina era nera e sopra cera uno strano simbolo dorato. Sfoglio le pagine, in ciascuna cera un volto con sotto il nome. Ogni volta si soffermava sui volti, poi girava. Qualche volta la guardava di più ma poi scuoteva la testa. Finalmente arrivo alla foto giusta. Un'uomo dai capelli castani, corti e gli occhi neri. Sotto cera il suo nome: Saburo Panthalassa.''Ecco dove ho visto gli occhi di quella sirena ''penso sicuro.



- Cosa ti angoscia? -chiese una voce femminile, si volto era Sara. Sempre con il velo bianco che le copriva la testa, ma si intravedevano i capelli neri e gli orecchini arancioni. Indossava un vestito bianco, con una cintura stretta viola.



- Niente -menti. Ma lei lo conosceva troppo bene.



- Non mentire. Scommetto che è una sirena con la coda, i capelli, e gli occhi neri -disse sicura. Lui la guardò stupito. Sara capì di aver fatto centro. Si avvicino al libro e guardo la foto, poi lo chiuse.



- Mi conosci troppo bene -disse mentre andava a uno scaffale per prendere un'altra libro. Era l'unico con la copertina colorata: arancione, azzurro, viola, indaco, verde, rosa e giallo. Lo aprì e raggiunse l'ottava pagina dove cera una foto di Luna.



- Luna, perla: nera, prima in linea di successione(dopo la sorella maggiore Rina) per il trono dell'Oceano del Nord Atlantico, nata: il 16 Ottobre. Segni particolari: Mezza sirena-sottolineo le ultime parole Chiuse il libro e lo rimise al suo posto.



- Le mezze sirene sono una rarità, erano secoli che non ne nasceva una. Almeno fino a sedici anni fa -disse Sara.



- Dì che la loro nascita è stata proibita -disse nervoso.



- La regina voleva difenderci, si rischiava che gli umani scoprissero la nostra esistenza. Secoli fa alcune sirene sono state viste, per fortuna la gente crede che siano leggende, altrimenti saremmo tutti in pericolo. Ci catturebbero e ci farebbero degli esperimenti. Non saremo più liberi! -disse a mo' di scusa.



- In passato venivano punite le sirene o i tritoni che avevano relazione con uomini o donne. Prevalentemente sirene che veniva no uccise insieme ai loro figli o figlie nati da quelle relazioni-disse.



- All'ora perché Luna è viva? Sua madre è morta in un incidente, nel tentativo di salvarla -disse dubbioso. Sara sentì una morsa allo stomaco e le venne da piangere.Ricordava bene quel giorno. Luna e Rina erano andata a giocare in una grotta, anche se era pericoloso. Quando Maya se ne era accorta si era precipitata a prenderle. Appena raggiunse le bambine, la grotta inizio a tremare e i pezzi del soffitto cadevano. Rina uscì senza problemi. Ma Maya vide che una roccia enorme stava per cadere addosso a Luna, che aveva quasi raggiunto l'uscita. Spinse la figlia minore fuori dalla grotta, ma il masso le cadde addosso, morì sul colpo. Le bambine avevano nove è otto anni. La più piccola ancora adesso si sentiva responsabile, perché era stata lei a insistere di andare a giocare nella grotta anche se sapeva bene che era pericoloso, Rina subito non era d'accordo ma la sorellina la prese in giro dicendo che era una paurosa. Sara aveva preso le bambine e aveva tentato di sconsolarle, anche se pure a lei veniva da piangere. Alcuni tritoni avevano tirato via Maya da sotto alla roccia, ma era troppo tardi. Una lacrima scese bagnandole la guancia destra, sì asciugo subito. Non voleva che Gaito la vedesse piangere.



- Tu pensi che non sia mezza umana? Guarda che Maya fu punita, non con la morte ma lo f -noto.



- Perché il padre di Luna non era umano -disse Gaito. Prese il libro sullo scrittorio e cerco di nuovo la foto di Saburo, poi riprese il libro delle sirene e lo aprì alla pagina di Luna. Mise le foto vicine. Sara le guardo attentamente e intuii.



- Saburo è il padre di Luna è questa la tua ipotesi? -chiese, non sembrava convinta, nonostante le foto.



- Era è morto con il resto del clan -la corresse.



- Non ci credo che Maya abbia avuto una storia con un Panthalassa -disse sicura incrociando le braccia.- Non bastano due occhi uguali per dimostrare che era suo padre -disse sempre più scocciata.



- Tu la conoscevi bene? -chiese.



- Eravamo molto amiche, mi diceva tutto -disse, stava per perdere la pazienza. Strinse i pugni.



- Ma non ti ha detto chi era il padre di Luna, vero? -chiese.



- No, ma...-disse, abbasso lo sguardo.



- Non te la detto -disse. Arrabbiata lasciò la stanza velocemente. Guaito rimise a posto i libri. Non poteva esserne si curò al cento per cento, Sara aveva ragione non bastavano due occhi per dimostrare che Saburo era il padre di Luna.



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Luna, aveva in mente un piano. Era in piedi sulla spiaggia. Indossava dei pantaloncini molto corti neri è una maglietta bianca. I capelli erano diventati molto corti, la frangia gli incorniciava il viso, erano rimasti neri. Sorrise''Non sono niente male, l'umanità mi dona''penso mentre si guardava attentamente, più che soddisfatta dal risultato. Hai piedi aveva delle infradito bianche. Si diresse verso la strada. Sapeva bene dove trovare sua sorella, Rina gli aveva dato l'indirizzo in caso di emergenza. Si diresse alla ricerca dell'hotel dove stavano le principesse sirene: La perla. Gli ci volle mezz'ora per trovarla, non era molto lontano dalla spiaggia. D'avanti non era male, le pareti bianche, era grande, con d'avanti un sentiero di sassolini è un bel giardino verde. Si diresse verso la porta, prima di aprirla, esito e tirò un sospiro. Poi preferì bussare. Poco dopo la porta si aprì. D'avanti a lei cera una ragazza con i capelli viola raccolti. Indossava una camicia di colore giallastro e una gonna lunga rossa. Sul petto aveva attaccato un cartellino con su scritto: Nikora Nanami.



- Buongiorno cosa posso fare per te? -chiese con un sorriso. Poi il suo sguardo cadde sulla sua collana. Aveva lo stesso ciondolo della sorella solo che invece delle ali verdi c'è l'aveva nere. Le fece segno di entrare, lei ubbidi. Nikora chiuse subito la porta. Si guardo attorno.- Tu sei Luna, vero? -chiese sorpresa.



- Sì, sono Luna la sorellina di Rina -rispose decisa.- Dove mia sorella devo dirle una cosa importantissima -continuo.



- Nella sala da pranzo, vieni ti accompagno -disse. L porto in una sala piena di tavoli apparecchiate. Era molto luminosa. Vide sua sorella seduta ha un tavolo con altre tre ragazze che dovevano essere anche loro principesse sirene. Una con i capelli mossi, azzurri, corti fino alle spalle, gli occhi marroni. indossava un bel vestito corto azzurro. Cera una ragazza con i capelli biondi fino alle spalle e lisci e gli occhi marroni. Indossava una gonna bianca, molto colta è una maglietta rosa. Rina invece aveva addosso una camicia bianca e dei jeans blu. Visto che non cera nessuno Luna partì con la sua recita. Finse di piangere e corse verso la sorella.



- Rina -disse con la voce tremante. La sorella la fisso scon volta, si alzo in piedi talmente velocemente che fece cadere la sedia. Luna l'abbraccio forte.



- Cose successo, sei sconvolta -noto, col un fazzoletto gli asciugo le finte lacrime.- Siediti -disse. Luna ubbidi. La ragazza bionda gli riempi un bicchiere d'acqua e gli e le lo diede. Luna bevette tutto in un sorso, noi poso il bicchiere- Ora che sei più calma raccontami -disse.



- Poco dopo che eri andata via siamo stati attaccati. Un ragazzo con i capelli argentati e gli occhi viola. Non dimenticherà mai quel ghigno -mentì abbassando lo sguardo. Beh l'ultima parte era vera. Quel ragazzo l'aveva ammaliata, era così bello!Dallo sguardo della sorella capì che lo conosceva- Rina -disse e gli strinse le amni. La sorella tirò un sospiro.



- Ha catturato Noelle -spiego. Luna si finse dispiaciuta.



- Mi dispiace -disse. Preferì cambiare discorso.- Forse è meglio che mi rimosso, sono ancora sconvolta e sono anche stanca -disse.



- Va bene. Nikora -disse Rina. nikora gli sorrise. Si alzò in piedi. La donna le cinse le spalle.



- Andrà tutto bene, adesso sei al sicuro -disse per rassicurarla. Prima di andare Luna sorrise alle due ragazze.



- Come vi chiamate? -chiese. La bionda rispose per prima.Noto che al collo aveva una conchiglia con le ali rosa e l'altra con le ali azzurre.''Le principesse dalla perla rosa e azzurra, perfetto!''penso.



- Io sono Lucia. Per tutti sono la sorella di Nikora -rispose. L'azzurra le si avvicino e l'abbraccio.



- io invece sono Hanon. Mi dispiace per quello che ti è sucesso -disse. Poi la lasciarono andare a riposarsi. Arrivata nella sua stanza chiuse la porta a chiave. Si appoggio alla porta e sul suo volto apparve un sorriso maligno.''La perla verde, rosa è azzurra''. Non sarebbe stato difficile fare amicizia con loro. La perla di sua sorella l'avrebbe presa molto presto, con le altre forse avrebbe avuto più diffcolta. Le sirene e i tritoni non avevano tutti i torti, non bisogna fidarsi di lei. Si butto su letto. Aveva d'avvero intenzione di dormire un po'. Si tolse le ciabatte e si rannicchio. Si addormento quasi subito. Guaito apparve ne sogno. Era d'avanti a lei in pedi e le sorrideva. Si sveglio di soprassalto.''Non mi sarò mica innamorata di quello lì''penso, si passo una mano tra i capelli. Poi torno a dormire.



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Nota: Lo so nell'anime e nel manga non ci sono i tritoni ma gli ho aggiunti per facilitarmi la vita. Luna e uand oppiogiochista. Una ragazza ambiziosa e furba, oltre che brava attrice. Se non l'avete capito, nel caso Rina muoia senza figli, sarà Luna ha prendere il suo posto come principessa del'Oceano Atlantico del Nord. Gaito si sta innamorando di Lunae pensa di aver capito chi era il padre di Luna, avrà ragione? Lo scopriremo nei prossimi caitolo. A presto.