FanFiction Strawberry Panic | La Danza dei Petali di Ciliegio di D_Gray | FanFiction Zone

 

  La Danza dei Petali di Ciliegio

         

 

  

  

  

  

La Danza dei Petali di Ciliegio   (Letta 891 volte)

di D_Gray 

1 capitolo (in corso) - 0 commenti - 0 seguaci - Per tutti

    

 

Sezione:

Anime e MangaStrawberry Panic

Genere:

Drammatico - Romantico - Thriller

Annotazioni:

Nessuna

Protagonisti:

Non indicati

Coppie:

Non indicate

 

 

              

  


  

 Primo: Melodia Dolorosa 

Il primo amore, il primo bacio non si scordano mai. Quando due destini sono già predestinati ad amarsi.


  

Era il primo giorno di primavera, e Nagisa Aoi stava passeggiando lungo il viale alberato, pensava che le rimanevano solo due giorni in questa piccola cittadina, e poi avrebbe dovuto trasferisti all’ accademia per ragazze St. Miator.
In quel momento incolpava i suoi nonni per il trasferimento, pensava… il perché di dover lasciare questa bellissima cittadina situata su una collina sopra il mare.
Poi lei si fermò sul promontorio a contemplare il paesaggio.

Amato mare, amata aria profumata dai fiori di ciliegio,
non voglio lasciare questo surreale paradiso, vorrei stare qui in eterno.

Le lacrime scendevano sul volto di Nagisa.
I petali di ciliegio rosa, danzavano nell’aria, trasportati da una leggera brezza, Aoi si incamminò verso la spiaggia, passeggiò in riva al mare pensando che doveva abbandonare tutti i suoi amici, dentro di lei non aveva il coraggio di dirgli addio, crollò seduta a terra e mentre stava per piangere di nuovo, sentì la voce di sua madre dirgli:

Nagisa, non piangere, te sei più forte di quel che sembra,
fatti forza, i tuoi nonni l’ho fanno per te e per il tuo futuro.
Anch’io ho dovuto affrontare la tua stessa situazione,
in quella accademia troverai molte altre bellissime amicizie.
Non piangere mia piccola Nagisa.

Sentì la mano di sua madre accarezzarli il volto, e Nagisa scoppiò in lacrime singhiozzando il nome di sua madre.
Dopo un paio di minuti si diresse verso la cabina di famiglia situata nella spiaggia di casa, prese il violino e iniziò a suonare una melodia triste ma al tempo stesso sembra una invocazione.

Luna madre, prego per che tu mia dea,
mi guidi per la lunga strada della vita,
aiutami a fare le scelte più giuste,
te che sei bellissima e purissima, allunga la tua delicata mano verso me,
il mio cuore in questo momento a voglia di gridare tutto il suo dolore.
Ho paura di quello che mi aspetta fuori di qui, non so più cosa fare, te sei l’unica in qui posso contare in questo momento.
Sono come una bambola di vetro in questo momento.

Dopo aver riflettuto si avviò verso casa, per chiedere scusa hai nonni, quando arrivò entrò in casa e udì parole che non avrebbe ma i voluto sentire, le cose che sua madre le disse prima, sembrarono frantumarsi di fronte a lei.

Nonno
Spero che se ne vada di qui, e sempre stata solo un peso e una combina guai, non so da chi abbia preso.

Uscì di casa di corsa, corse più forte che poteva, dicendo dentro di lei:

Perché, perché a me, cosa ho fatto per meritarmi questo.

Arrivata sul promontorio, si mise ad un passo dal vuoto, in quel momento nella sua mente passarono pensieri di ogni tipo, poi si fece forza per affrontare i suoi nonni.
Ritornò a casa, andò nella sua stanza e preparò la valigia, poi scese e li affrontò;

Visto che sono solo un peso, andrò in quella accademia, così leverò la mia presenza dalla vostra vita.

Nagisa andò nella sua stanza dopo aver detto quelle parole, i nonni non dissero nulla.
Il giorno dopo partì per l’accademia.
Lungo il viale alberato dell’accademia, intravide una ragazza correre verso il fiume, Nagisa la seguì, ma quando la raggiunse vedendola in volto ne rimase affascinata da questa ragazza, dalla chioma bionda, occhi azzurri come il cielo, e dalla carnagione rosea.
La ragazza si accorse di essere osservata, si girò verso Nagisa e disse:

Chi sei?! Non ti ho mai vista prima d’ora.

Dalle bocca di Nagisa non uscì nessuna parola, era rimasta ammaliata da questa ragazza, in quel momento sembrava radiosa come il sole, allungò la mano verso Aoi, dicendoli:

Vieni ti faccio vedere una cosa, su non restare così, non ti mangio.

Nagisa quando tocco la sua mano, sentì che la sua pelle era liscia e calda, il suo cuore iniziò a battere all’impazzata, in quel momento stava provando una emozione mai provata prima.

Ragazza
Vedi quel ciliegio, è l’albero dell’amore, se la coppia giura amore eterno di fronte, non si lasceranno mai.

Nagisa
Ah è questa la cosa che volevi mostrarmi?

Ragazza
Sì, perché?

Nagisa
No no niente, è stupendo!

Ragazza
Già, spero di trovare presto la persona di qui mi innamorerò.

Ragazza
Comunque io sono, Shizuma Hanazono.

Nagisa
Nagisa Aoi

Shizuma
Spero che diventeremo amiche. Visto che sono l’ Étoile ho il dovere di mostrati la scuola.

Nagisa
Éto… Éto

Shizuma
Étoile nel linguaggio della danza, il termine étoile è sinonimo di stella, quindi sono la ragazza più importante della scuola sono al di sopra anche del consiglio scolastico.

Nagisa
Caspita è incredibile…

Shizuma
L’accademia è divisa in tre accademie St. Miator, St. Spica e Le Lim, sono tutte e tre importanti, te in quale sei?

Nagisa
St.Miator

Shizuma
Anch’io, stupendo.

Nagisa rimase incantata da Shizuma, il suo carattere così carismatico e solare, la stava pian piano conquistando.

 

     


                     





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