-Al!!- chiamò Ed, rincorrendolo nella stazione di Resembool
-No che non ci vengo!- esclamò impaurito Al, con una valigia in mano, mentre il maggiore lo inseguiva. In cielo c'era un bel sole, che riscaldava l'aria circostante e intorno alla stazione vi era solo un esteso prato verde, con diversi sentieri che conducevano altrove o verso la città più vicina al piccolo paese di campagna.
-Che c'è fratellone?- chiese Al, avviciandosi preoccupato
Ed alzò il capo sospirando affannosamente, poi si sollevò e riprese a rincorrere il fratello, pur di prendere la valigia che questi teneva con tanta ostinazione, fino a quando non si fermò ancora, guardo bene il minore che nel frattempo continuava a correre.
-Al, fermati!- esclamò Edward, notanto che stava andando incontro ad una ragazza mora con uno strano vestito in pelle
-Cos'hai detto fratell.. - tentò di fermarsi il minore vedendo che si stava andando a schiantare contro la ragazza.
-Ahhh.... hhh!- esclamò la ragazza prima di essere investita
Ormai era troppo tardi, Alphonse prese in pieno la ragazza buttandole accidentalmente la valigia in testa, facendole perdere i sensi dal dolore.
Ed incuriosito e nello stesso tempo preoccupato dalla scena la quale aveva appena assistito corse dal fratello per vedere se i due stavano bene.
-Al... -.-" - fece prima di tirargli un pugno in testa
-Ahi! Perché l'hai fatto?!?- chiese con le lacrime agli occhi mettendosi la mano sulla zona lesa
- Hai buttato la valigia in testa a questa ragazza! Come faccio a non essere arrabbiato? Ha perso i sensi!- rimproverò, tirandogli un altro pugno prima di prendere in braccio la ragazza svenuta.
-Dove la porti?- chiese il minore alzandosi
-In un ospedale, no?- rispose, cominciado a camminare verso l'ospedale più vicino.
-Aspettami!- esclamò l'altro, alzandosi, per poi raggiungerlo.
Dopo aver portato la ragazza in ospedale, Al le rimase affianto, per chiederle scusa dell'accaduto.
-Mmmh... - fece Murder, riprendendo conoscenza -Dove mi trovo...?- chiese, guardandosi attorno
-Sei in ospedale... - rispose a bassa voce Al, girandosi dolcemente verso la ragazza, felice che avesse ripreso i sensi
-Cos'è successo?- chiese ancora lei, strofinandisi gli occhi con i palmi delle mani
-Ti ho presa in pieno e per sbaglio ti è caduta la mia valigia in testa e per il violento impatto hai persi i sensi- spiegò Al, avvicinandosi per sedersi.
-Come ti chiami?- chiese poi
-I-io?-
-Sì, il mio nome è Alphonse Elric-
-Alphonse Elric?- ripeté, ricordandosi la missione assegnatale da Dante
-Sì, ma gli amici mi chiamano Al- aggiunse, sorridendo
-L'avrai un nome, no?-
-Il mio nome è Itami- rispose, dopo aver vagabondato nella sua fantasia alla ricerca di un nome...E ora gli serviva un cognome.
- Sì...Piacere, sono Itami Elis- si presentò, porgendogli la mano.
Al guardò attentamente la ragazza negli occhi, notandone lo strambo colore, poi stranito abbassò lo sguardo verso la mano bianco pallido. Mentre la sua testa si riempiva di domande, notò che Murder teneva ancora la mano tesa, con un'espressione che sembrava stesse dicendo ''La vuoi prendere o no??'' così dopo qualche minuto, decise di stringerla.
- Dove abiti?- chiese, poi, curioso.
-Io abito a Central City- rispose lei irritata, non guardandolo nemmeno in faccia
-E che ci fai qui a Resembool? Sei venuta per i tuoi parenti?- continuò Al.
-No... Ho ricevuto una missione dal mio capo...- rispose la ragazza, girando il capo verso la finestra
-Capisco... - annuì l'Elric, facendo un altro sorriso
Murder guardò ancora Al silenziosa.
-Che ne dici di venire a stare un paio di giorni a casa mia? - chiese Alphonse, interrompendo il silenzio.
-Abitare a casa tua? - chiese lei, imbarazzata.
-S-sì- balbettò lui, sorridendo - Il fratellone ne sarebbe felice - aggiunse.
-Va bene - annuì lei.

Fine capitolo! Cosa succederà a Murder ad Alphonse?? Faranno amicizia? Murder conoscerà Edward? Le risposte nei prossimi capitoli!!
Murder per chi non lo avesse capito significa ''Omicidio'' mentre Itami in giapponese è ''Dolore''. Lo so, sono molto fine con le scelte dei nome XP