FanFiction Vampire Knight | IL RIFLESSO DI NOI di Kendra_the_Witch | FanFiction Zone

 

  IL RIFLESSO DI NOI

         

 

  

  

  

  

IL RIFLESSO DI NOI ●●●●● (Letta 7568 volte)

di Kendra_the_Witch 

19 capitoli (conclusa) - 30 commenti - 4 seguaci - Per tutti

    

 

Sezione:

Anime e MangaVampire Knight

Genere:

Azione - Romantico - Altro

Annotazioni:

Nessuna

Protagonisti:

Non indicati

Coppie:

Non indicate

 

 

              

  


  

 IL MIO ANGELO TRISTE 

...I vampiri, sì, creature soprannaturali, relegate nell’oscurità, condannate a cibarsi del sangue altrui per sopravvivere. Quel che sapevo di loro lo avevo letto sui libri e a dire il vero non avevo mai prestato fede alla loro esistenza ma mi dovetti ric...


  

Kaname…questo era il nome del mio salvatore…il mio angelo custode.
“Tu non sei giapponese vero?”
“Già...mia madre è inglese ma si è trasferita qui quando sono nata perciò si può dire che sono giapponese di adozione!” dissi per sdrammatizzare. Lui sorrise impercettibilmente.
“Vorrei offrirti un passaggio se non ti spiace”. Scossi il capo contrariata.
“Tu hai già fatto tanto per me…”
“Insisto. Visto ciò che ti è capitato non mi pare il caso di lasciarti nuovamente da sola…mi sentirei in colpa” ammise. Sicuramente davo ancora l’impressione di un cucciolo spaurito e disorientato.
“Allora?” chiese gentilmente. Non sapevo che dire così accennai un sì con la testa.
Mi parve soddisfatto della mia risposta anche se non disse niente. Mi cinse le spalle con il braccio e mi condusse fuori dal vicolo.
Un auto nera ci venne incontro. Kaname mi aprì lo sportello e mi fece cenno di entrare. Appena mi fui accomodata lo richiuse e entrò dalla parte opposta. Pensai che a giudicare dall’auto e dall’autista doveva essere ricco ma in fondo non aveva alcuna importanza in quel momento.
“Casa tua?” mi chiese.
“Tutto a diritto e all’ultimo incrocio a destra”
“Bene, possiamo andare” disse rivolto all’autista poi prese qualcosa accanto a sé e me la porse.
“Questa dev’essere tua!”
“La mia cartella! Grazie…l’avevo totalmente dimenticata” la presi e l’appoggiai sulle gambe. Lui non proferì parola e tornò a guardare davanti a sé. Tra noi calò il silenzio. Ero tentata di porgli qualche domanda per conoscerlo meglio ma non osai farmi avanti, così ne approfittai per studiarne l’aspetto. Era davvero affascinante. Avrà avuto su per giù la mia età…19? No, sembrava vagamente più grande. Optai per i venti, ventuno al massimo. I capelli castano scuro, leggermente più lunghi dietro, gli ricadevano ribelli sul viso fino alle spalle. Aveva le labbra poco pronunciate e la pelle pallida. Ma la cosa che di lui mi aveva colpita era il portamento fiero quasi regale e quello sguardo penetrante. I suoi occhi avevano un che di particolare, un rosso carminio che mi dava calore ma al tempo stesso vi avvertivo una profonda tristezza.
All’improvviso si girò e colta in flagrante abbassai la testa arrossendo. Forse si era accorto che lo fissavo! Accidenti Julie sei proprio stupida!
Poco dopo, non percependo più i suoi occhi su di me, alzai il capo e dando un occhiata fuori dal finestrino, riconobbi il mio quartiere. I lampioni erano già accesi. Non mi ero neanche accorta che si era fatto buio.
“Siamo arrivati. Casa mia è questa!” e la indicai. L’auto si fermò. Afferrai la cartella e scesi dalla vettura. Kaname fece lo stesso. Casa mia faceva parte di una serie di villette a schiera con giardino.
“Immagino che tua madre sia preoccupata” disse “non farla aspettare ancora”. Lo ringraziai con lo sguardo per poi dirigermi all’entrata ma subito dopo tornai da lui.
“Eh no! Non ti lascerò andare così! Permettimi di offrirti qualcosa…mi pare il minimo!”
“Credimi sono apposto.”
“Stavolta sono io che insisto e poi mia madre vorrà conoscere la persona che mi ha salvata!” dissi col sorriso stampato sulle labbra.
“Non credo di poter rifiutare allora”. Entusiasta lo presi per mano e lo condussi alla porta, tirai fuori le chiavi e la aprii. Non feci in tempo a oltrepassare la soglia che mia madre mi venne incontro con le lacrime agli occhi.
“Si può sapere dove sei stata?”. Da preoccupata divenne irritata quando notò Kaname.
“Eri con questo ragazzo? Ti faceva fatica avvertirmi?”
“Mamma calmati per favore! Non è come credi!” dissi cominciando a gesticolare per farle capire che era in errore ma ai miei movimenti la giacca mi scivolò dalla spalla sinistra scoprendo il braccio ferito.
“O mio Dio! Che hai fatto!?”mi domandò spaventata guardandomi la camicia rovinata.
“Mentre stavo tornando a casa…sono stata aggredita” dissi con un fil di voce.
“Tesoro mio” mi abbracciò delicatamente come se avesse avuto paura di rompermi, poi prese il braccio ferito tra le mani.
“Tranquilla…è solo un graffio ma sarebbe andata peggio se non fosse stato per lui” indicai il ragazzo alle mie spalle.
“Mamma lui è la persona che mi ha aiutata…ti presento Kaname Kuran!”
“Kuran” il suo fu un bisbiglio ma fui quasi certa che lo pronunciò come se lo conoscesse. Tutto sommato però non ci feci caso più di tanto. La cosa che notai di più invece fu l’espressione che assunse…mi parve turbata. Non feci in tempo ad aprir bocca per chiederle che aveva che subito tornò quella di sempre.
“La ringrazio infinitamente per ciò che ha fatto” disse accennando un inchino verso Kaname “se posso sdebitarmi in qualche modo…”
“Non si preoccupi…non sono qui per chiederle qualcosa in cambio.”
“Grazie ancora” poi si rivolse a me “sarà bene avvertire la polizia…quell’uomo è pericoloso!”
“Non darà più fastidio, mi creda”. Mia madre mi guardò come per avere spiegazioni.
“è vero! Kaname gli ha dato una bella lezione!” le sorrisi per tranquillizzarla ma non so perché, non mi parve convinta. Evidentemente pensava che ciò non bastasse ed era più sicuro informare la polizia. Non disse niente però e si limitò a guardare seria Kaname. Si può sapere che le era preso?
“Ora scusatemi ma devo proprio andare…ho delle questioni di cui occuparmi”
“Ah ok” dissi in tono dispiaciuto. Avrei voluto restare ancora un po’ con lui ma non mi sembrava il caso. Immagino che si fosse accorto della leggera ostilità da parte di mia madre, che per altro non riuscivo a comprendere.
Nonostante tutto la salutò cordialmente prima di uscire. Lo segui sulla soglia di casa e mentre con una mano tenevo chiusa la camicetta con l’altra gli restituii la giacca.
“Grazie anche per questa”
“Mi basta che tu stia bene e ora sapendoti a casa mi sento più tranquillo. Spero di rivederti”
“Anche io” risposi sorridendo timidamente.
“Dormi bene” e si avviò verso l’auto. Prima di salire mi guardò nuovamente. Io gli risposi salutandolo con la mano.
Appena si fu allontanato, richiusi la porta appoggiandomi con le spalle ad essa. Tirai un sospiro sognante verso il soffitto. Mi ero persino dimenticata di mia madre in quel momento che al contrario era rimasta lì immobile a scrutarmi.
“Non sognare troppo tesoro” disse dirigendosi in cucina.
“Perché? È così bello sognare!” si vedeva che non c’ero più con la testa.
“Sì è vero ma potresti rimanerne delusa” concluse atona. A quelle parole mi ridestai. Perché mi stava dicendo questo? Trovare un ragazzo come Kaname non è semplice…dovrebbe essere contenta per me o sbaglio? La raggiunsi in cucina.
“Ti dico solo di tenere gli occhi aperti invece di fantasticare! Non sentirti troppo grata nei suoi confronti…potrebbe approfittarne”.
“Ma mamma come faccio a non essergli grata…in pratica mi ha salvato la vita!”
“Lo so” disse sospirando “ ma stai attenta comunque”. Era strana…di questo ne ero sicura. Mi misi a sedere su un sgabello di cucina e assunsi un aria pensierosa. “Pensandoci bene non sono neanche certa che lo rivedrò”.
“Forse sarebbe meglio”.
Anche se detto sottovoce mi accorsi del suo intervento e la guardai sorpresa. Notando la mia reazione, riprese la parola “Oh scusa” proferì in tono affettuoso “come madre sono solo preoccupata. Sai com’è difficile fidarsi della gente oggigiorno…con tutto quello che succede!” disse giustificandosi. In fondo non potevo certo biasimarla dopo ciò che mi era accaduto.
“Non preoccuparti mamma ho capito. Cercherò di fare più attenzione”
“Ecco brava” mi sorrise.
“Ti dispiace se non ceno? Mi si è chiuso lo stomaco” dissi.
“D’accordo…ma domattina colazione doppia per recuperare!”. Ora era davvero tornata la mamma che conoscevo.
“Ok! Vado a letto” dissi avviandomi per le scale.
“Buona notte bambina”
“Notte”

Al piano di sopra per prima cosa mi chiusi in bagno a medicare il braccio dopodiché mi sbarazzai della camicia visto che non potevo sistemarla. Andai in camera e indossai il pigiama. Prima di abbandonarmi tra le braccia di Morfeo però, decisi di contemplare un po’ il cielo. Aprii la finestra del balcone e mi appoggiai con sguardo perso alla ringhiera. Ripensavo al comportamento di mia madre e a quello che mi aveva detto. Alle volte era così misteriosa…specialmente riguardo a mio padre. Ogni volta che avevo provato a chiedere di lui rimaneva sempre sul vago così alla fine mi ero arresa riproponendomi di non passare più sull’argomento anche se la mia curiosità non si era certo placata. Sbuffai. Perché la mia vita è così complicata? Solo a quel punto alzai la testa verso il manto nero che mi sovrastava. Nonostante le luci artificiali dei lampioni riuscivo a vederle…le stelle.
“Che strano…chissà perché riesco a vederle così bene stasera!” Era la prima volta.
“Già…chissà” ripetei ma ne fui felice!



Aspettando di giungere alla residenza Kuran, Kaname cercava di dare una spiegazione plausibile alla situazione. Più pensava a quella ragazza e più ne era interessato. Con la mente ritornò a quando l’aveva vista, allo stato in cui si trovava e al braccio insanguinato che aveva attirato subito la sua attenzione. Si ricordò di averlo fissato serio.
“L’odore del suo sangue è vicino a quello di un vampiro eppure lei…è umana.” pensava “Com’è possibile!? Inoltre è stato solo per un attimo ma il suo sangue mi stava chiamando e non perché volevo cibarmene ma perché vi avvertivo qualcosa di particolare…qualcosa che devo scoprire”. D’istinto portò l’indumento che le aveva prestato, al viso e respirò a pieni polmoni il profumo che emanava.
“C’è ancora…”sussurrò. Mischiato al nettare di cui era schiavo c’era ancora il suo odore…una dolce essenza di vaniglia.





Angolino dell’autrice:
Innanzitutto ringrazio chi ha commentato il precedente chappy!!!!!
Mi auguro ke anke questo sia stato di vostro gradimento!! vi anticipo ke dal proximo le cose cominceranno a smuoversi perciò nn mancate!!!!
Baci

 

     


                     





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