FanFiction Mermaid Melody | Ugola D' Oro di Selenella | FanFiction Zone

 

  Ugola D' Oro

         

 

  

  

  

  

Ugola D' Oro   (Letta 1188 volte)

di Selenella 

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Sezione:

Anime e MangaMermaid Melody

Genere:

Romantico

Annotazioni:

Nessuna

Protagonisti:

Non indicati

Coppie:

Non indicate

 

 

              

  


  

 1-Prologo 

 


  




ugola d'oro


Ugola D’Oro

06-06-2001
“Bellissima, la città di Yaman è bellissima!”
dice, il mio amico,  Françoi, un emergente violinista
francese. Eccoci sei diciottenni, di cui tutti giapponesi eccetto uno,
nella bella Yaman in India. Per noi era la scusa del nostro viaggio dei
diciotto anni, ma in realtà per me era un viaggio, che il mio
idolo, Doumoto un grande musicista classico, mi aveva consigliato per
riacquistare fiducia in me, che desideravo essere come lui, accettai
con molto piacere. Quindi io Taro Mitsuki , aspirante pianista, sono
partito con i miei amici, Kory, Itako, Najuishy, Françoi e
Nisan, pronti per chi sa quale avventura.
Nisan, il nostro clarinettista, indossa un appariscente camicia  a
fiori, i bermuda, gli occhiali di sole sopra la testa bionda e le
infradito, mentre tanta di spostare una valigia pesantissima, come
sempre si porta dietro troppe cose, mentre io mi lascio ammagliare ,
assieme a François, dal panorama … Kory si lascia ad
attirare da tutt’altro spettacolo, ovvero le belle indiane, con
lui si affilano anche Itako e Najushy, mentre Nisan cerca solo di far
fare un cm a quella ‘cosa’ che lui chiama valigia.
“Sorridi già! Questa vacanza ci farà proprio
bene!” mi dice Najuishy, mentre mi prende sotto gomito, mentre
segue con lo sguardo una bella ragazza indiana che li concede un
sorrise.
*
“Ecco, ora va meglio!”, mi dico mentre mi infilo un bel
capello colore, dei raggi del sole, che si lega perfettamente al colore
miele dei miei capelli, ed al mio bianco vestiario. Faccio una
giravolta davanti lo specchio,  metto in bella mostra una
conchiglia gialla, in cui dentro c’è racchiusa la mia
esistenza una perla. La mia esistenza in una perla? Si se si è
la principessa sirena del Oceano Pacifico del Sud, quindi il fatto che
io abiti in quelle acque mi ha dato l’aspetto di una polinesiana
ed adesso mi trovo in India a Yaman, mentre aspetto che la mia amica
principessa del oceano indiano venga qui, così da poter passare
30 giorni tra i terrestri come premio per la nostra maturità,
abbiamo tutte è due 19 anni e dunque come metà ideale
abbiamo scelto la nostra bella India.
Prendo la tracolla e ci butto dentro le chiavi mentre sorridente esco
di casa, cammino a passo tranquillo. Ci sono molti ragazzi che mi
fissano, amano mangiar misi con gli occhi, mi trovano un bel
bocconcino, ma lo fanno solo perché non hanno visto la mia
amica, Sara, le è bellissima, ha tutte le caratteristiche di un
idiana, quindi è bellissima.
Mentre mi lascio a questi pensieri, al momento di scendere una
scalinata di marmo le mie zeppe da otto cm, non mi aiutano ed ai me a
metà scala scivolo, finendo …
*
Ho sistemato le valigie al l’ostello, ed io e Nisan stiamo
facendo una passeggiata, quando passando accanto una scala di marmo,
qualcosa attira la mia attenzione, è una ragazza che urla, non
faccio intempo a vederla in volto, che già mi è caduta
addosso, sbatto la testa per terra e poi niente. Quando riapro gli
occhi, mi ritrovo la faccia di una dea davanti, ha la pelle chiara,
bensì si vede lontano un miglio sia polinesiana, ha gli occhi
castani ed i capelli biondissimi, per risvegliarmi mi ha tirato degli
schiaffetti, non sono ancora completamente cosciente, da non rendermi
conto che lei è sopra di me. Mi sorride beata e mi dice:
“Piacere Coco Langian!”, mentre allunga una mano verso di
me, non ci credo mi ha parlato in giapponese, avrà intuito che
lo parlo dal mio aspetto, le stringo la mano e sorridente le disse:
“Taro Mitsuki!”, ometto di dirli che sono un astro nascente
della musica classica, ma sono certo che anche lei, non mi abbia detto
qualcosa di importante, d’altronde non riveli la tua vita ad un
estraneo.
“Io sono Nisan!” dice il bel biondo, mentre porge la mano a
Coco, che afferrandola volentieri si fa tirare su, io sono ancora steso
sul asfalto, ma ora sono incantato a guardare il bel corpo di Coco, le
mi guarda dall’alto, mi sorride e dice: “Signor Mitsuko non
si alza?”, ecco arrossisco mi sento un idiota,  in un batter
di ciglio mi tiro su.
Ora siamo faccia e faccia, mentre si sistema un ciuffo, troppo
coraggioso, che  non vuole mettersi alla pari degli altri, mi
dice: “Cosa ci fanno due bei ragazzi come voi in India?”,
io un po’ rosso dico: “Siamo qui insieme ad altri 4 nostri
amici per festeggiare i 18 anni!”, lei mi guarda un po’
malinconica e dice: “Che peccato avete 18 anni, siete
piccoli!”, io la guardo nei suoi grandi occhi marroni, mentre
spavaldo Nisan dice: “Perché lei miss Maturità
quanti anni avrebbe??”, lei lo guarda malissimo: “19 baby!
Porta rispetto!”, io ridacchio, un autentico angelo ma con un bel
caratterino.
*
“Principessa faccia attenzione!!”, mi raccomanda una mia
ancella, prendendomi la mano, disparivano e temono che io Coco,
possiamo stare 30 giorni tra i terrestri anno paura, fondamentalmente
di due cose: ‘Che diventiamo schiuma di mare o la peggiore che
possiamo innamorarci dei bipedi!’, ma io e Coco, non potremmo mai
innamorarci dei terrestri, sarebbe una cosa troppo strana.
“Tranquilla Latisha!”, le dico, abbracciandola, “io
tornerò da questa vacanza tutta d’un pezzo, non
sarò ne schiuma di mare ne avrò il cuore spezzato i
due!”, la rassicuro, le mi strige, Latisha mi ha praticamente
cresciuta , ovvio che sia preoccupata, ma io non le mento, ne sono
certa tornerò intatta.
“Ora però fammi finire la valigia!” dico,
mentre  mi butto sopra una sedia, le squame della mia coda
brillano, le conchiglie sul seno, brillano ancora di più, ma la
cosa che brilla di più e la perla delle principesse, Latisha
prende una conchiglia-pettine,  si prende la briga di pettinarmi i
lunghi e lisci capelli, colore della spiga matura, “Sara sei
così bella e liba, gli umani sono subdoli, fai seriamente
attenzione!”, mi ripete ancora mentre passa la conchiglia tra i
capelli, il suo anziano viso è assopito nei ricordi, lei sa di
cosa parla, anche se non me la mai detto, sono certa che lei fu
innamorata di un mortale, “D’accordo io e Coco staremo
attentissime!” dico ancora una volta per tranquillizzarla ma
tutto quello che la farebbe stare calma è che le dicessi, che
non parto, e che resto nel mare, il resto sono tutte parole.
*
“Hem bhe!! 19, 18 quasi la stessa cosa!”, mi dice il
ragazzo castano, prendendo un po’ di coraggio, mentre il biondo
con quegli splendidi occhi verde giallaceo non mi molla un attimo,
sbuffo e dico: “Rimango comunque più grande!”, giro
i tacchi e me ne vado.
Chi sa se quei due li rincontrerò, francamente spero di si,
specialmente quel bel castanino, Taro Mitsuko, sperando non veda mai
Sara, altrimenti potrebbero innamorarsi a vicenda … E noi non
possiamo permettercelo, non potremo mai permettercelo.



 

     


                     





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