FanFiction Ashita no Nadja | Il ritorno di Nadja di Ran91 | FanFiction Zone

 

  Il ritorno di Nadja

         

 

  

  

  

  

Il ritorno di Nadja ●●●●○ (Letta 6753 volte)

di Ran91 

8 capitoli (in corso) - 12 commenti - 7 seguaci - Per tutti

    

 

Sezione:

Anime e MangaAshita no Nadja

Genere:

Non specificato

Annotazioni:

Nessuna

Protagonisti:

Non indicati

Coppie:

Non indicate

 

 

              

  


  

 Capitolo 4 

 


  

Capitolo 4°


Nadja passeggiava con Rosemary nel giardino di casa Preminger. La osservò attentamente. Sembrava proprio la Rosemary d’Applefields, la solita. Naturalmente aveva imparato dall’ultima volta che però non c’era da fidarsi granché.
“ Nadja? Ma mi ascolti?” le chiese Rosemary a un tratto.
“ cosa? O scusami Rosemary! Puoi ripetere?” le chiese Nadja un po’ dispiaciuta.
“ stavo dicendo che le lezioni ti tengono molto occupata, non trovi?”
“ oh si, assolutamente. Poi Miss Schneider è davvero terribile! È proprio una tedesca!” esclamò Nadja per poi scoppiare a ridere insieme a Rosemary. – non è possibile, Rosemary, non può essere cattiva. Però, pensandoci bene, anche ‘ultima volta che le ho creduto, ci ho quasi rimesso la pelle…- pensò Nadja tristemente. A quel punto arrivò Joseph, che diede un leggero bacio a Rosemary. Le guance di Nadja diventarono leggermente rosse.
“ buongiorno, cara” poi guardò Nadja e le baciò la mano.
“ incantato, duchessa. Vedo che le voci su di voi sono vere, siete di una bellezza ammaliante. naturalmente venite dopo Rosemary…” disse vedendo l’espressione corrucciata di Rosemary alla sua prima affermazione. Nadja sorrise.
“ ne sono certa. Fate una bellissima coppia voi due. Peccato che non ci sia anche il mio fidanzato, Kit. Vi avrei presentati…” disse Nadja dispiaciuta, ma non quanto l’espressione di Joseph alla parola “ fidanzata”.
“ ah, ma io conosco Kit! Eravamo a scuola insieme. Pensavo si fosse ritirato dalla nobiltà…”
“ ma come vedi Joseph, mi sono reinserito… solo per Nadja naturalmente” disse Kit sopraggiunto al momento. “ se non hai niente in contrario, dopo dovrei parlarti…”
“ ma certo Kit, anche subito. Ci vediamo signorine.” Fece Joseph con un inchino. Kit lo condusse in una stanza.
“ cosa hai intenzione di fare Joseph?” gli chiese Kit serio.
“ non capisco di cosa tu stia parlando Frensis. Amo Rosemary”
“ tu che ami qualcuno! Questa è bella! Ti conosco Joseph, anche troppo bene! Mi ricordo di quando a scuola, ogni volta che avevo una fidanzata cercavi sempre di soffiarmela e sono sicuro che quando sono andato via sei stato più che felice di consolare tutte le mie spasimanti” ( modesto!… n.d.a)
“ devo ammettere che quando te ne sei andato, avevo molte più ragazze nel mio letto, ma ciò non toglie che mi possa essere innamorato”
“ mi ricordo anche che ogni ragazza che non fosse nobile tu la ripudiavi e la disprezzavi, solo perché non era abbastanza per te! Ora spiegami come una ragazza come Rosemary dovrebbe interessarti!” lo attaccò Kit.
“ Ma come Kit , non lo sai? Rosemary è nobile”
“ cosa? Ma che diavolo stai dicendo? Non è possibile!” Kit era sbalordito.
“ e sai di chi è figlia? Di Hermann Preminger. Ed è anche cugina di Nadja se è per questo. Ovviamente Rosemary non sa niente”
“ e va bene ti voglio credere. Comunque volevo solo mettere in chiaro una cosa: stai lontano da Nadja”
“ ah, già! L’erede al ducato. È davvero bellissima, Kit. Questa volta hai superato te stesso. E dimmi, è anche brava a letto?” sghignazzò Joseph. Ma il suo sorriso svanì quando Kit gli sferrò un pugno in pieno viso.
“ non parlare così di Nadja. E sia ben chiara una cosa, amico mio, portati pure a letto Rosemary, ma lascia in pace la mia fidanzata perché tanto non l’avrai!” e detto ciò se ne andò lasciando Joseph con un labbro sanguinante, ma un ghigno sulla faccia che metteva quasi paura.
“ vedremo, caro Frensis” sussurrò sogghignando…

Tra feste, lezioni d’etichetta e cene, Nadja non stava un attimo ferma. Che dura che era la vita di una nobile! Se almeno lo fosse stata fin da piccola, sarebbe stato tutto più facile. In quel preciso istante Nadja si stava esercitando con le posate.
“ allora, duchessa, ditemi… con quale forchetta mangiate l’insalata?” le chiese Miss Schneider che incominciava a perdere la pazienza.
“vediamo… quella a quattro punte?”
“no! NO! Quella con tre punte duchessa, tre! È così semplice!”
“ ma a me sembrano tutte uguali!” commentò con tono affranto Nadja. – un miracolo, mi serve proprio un miracolo…- pensò Nadja. Qualcuno, un cameriere richiamò l’attenzione di entrambe.
“ scusate… ma il duca vuole vedere immediatamente la duchessa”
“ e va bene. Duchessa, vi concedo 10 minuti”
“ va bene, miss” e Nadja si congedò. –siii! Nonno ti adoro- pensò la duchessa.

“volevate vedermi, nonno?”
“ si, Nadja. Volevo un tuo parere su Rosemary…”
“ ditemi pure”
“ stavo pensando… se dirle o no della nostra parentela e…”
“ o ma certo! Dopotutto non ho ancora attuato il piano, ma se glielo diceste sarebbe tutto più facile!” esclamò con entusiasmo Nadja. Il duca simulò dei colpi di tosse di circostanza.
“ Nadja, ti ricordo che è maleducazione interrompere una persona che sta parlando… ma sinceramente il tuo piano mi piace molto… una trappola geniale, per la tua età… sei proprio mia nipote! E va bene, propongo di aspettare qualche giorno, prima di informare Rosemary”.
“ va bene”.
Passarono diversi giorni, ma la cosa più strana era che Rosemary sembrava quella di sempre… a Nadja non sembrava proprio che fosse cattiva, anzi! ancora più buona del solito. Ma la persona che più insospettiva Nadja era Joseph. Come poteva il fidanzato di Rosemary starle tanto… vicino? D’accordo, era davvero un bel ragazzo e, se non fosse stata già fidanzata, ci avrebbe fatto un pensierino sopra… ma ora era fidanzata con Kit, che a quanto pareva conosceva Joseph.
“ senti Kit”, lo interpellò Nadja mentre erano a fare una passeggiata serale in giardino, “ come conosci Joseph?”
“ io e lui andavamo a scuola insieme, perché?” chiese lui preoccupato da quella domanda. Sapeva bene il pericolo che costituiva per Nadja e la sua famiglia.
“ sai, quel ragazzo mi insospettisce…e ho notato che anche a te, non passa indifferente…” gli sorrise argutamente Nadja. Kit sospirò.
“ d’accordo. Ma andiamo a parlarne in camera tua” e la trascinò lì dove aveva detto.
Una volta nella stanza, vennero avvolti dal buio della luna e dagli scintillanti raggi della luna.
“ Nadja… sei così bella…” disse Kit accarezzandole il viso.
“Kit…ti amo”
“ ti amo anch’io Nadja” e si baciarono. Un bacio piano di amore, un amore represso per due anni. Quando si staccarono Nadja sussurrò qualcosa.
“ resta con me stanotte Kit… ti prego” lo disse con un certo imbarazzo infatti le sue morbide guance si velarono di rosa. Kit, che aspettava da tempo quella richiesta, non sapeva che dire. Era un privilegio per lui togliere l’innocenza a un fiore così fragile e raro. Ma per tutta risposta Nadja cominciò a baciarlo.
“Nadja, non riesco più a trattenermi. Ti voglio. Voglio che tu sia mia. Ti desidero da così tanto tempo che questo mi sembra un sogno.” Disse Kit
“ No, non è un sogno. Non aver paura poiché io non ne ho. Fammi tua, per sempre.” Rispose lei
E si baciarono appassionatamente. Ormai sentivano i loro corpi accaldati fremere dalla passione e bramare sempre di più. Finalmente avrebbero potuto unirsi. Continuarono a giocare ancora un po’ con i baci fino a quando arrivò il momento tanto sognato. Delicatamente entrò dentro di lei e la camera fu inondata da gemiti di piacere che i due provavano. Sentivano i respiri affannati, le gocce di sudore che percorrevano il corpo, il calore da lui emanato. Era tutto così eccitante. Lui si muoveva avanti ed indietro dentro di lei e la cosa procurò parecchio piacere ad entrambi.
L’eccitazione di Kit era alle stelle ogni movimento ed ogni gemito di quella ragazza gli faceva perdere completamente la ragione, voleva possedere e conoscere ogni angolo di quel meraviglioso corpo così tonico e affusolato e non era mai sazio dei baci di quelle labbra rosse e morbide. Gli occhi chiusi di lei lo facevano impazzire all’idea di quali sensazioni lei provasse ad ogni suo gesto e il respiro così irregolare e affannoso lo spronava a proseguire nelle sue esplorazioni. L’unione dei loro corpi lasciò entrambi senza respiro. Un gemito quasi disperato di piacere di Nadja fece capire a Kit di essere veramente dentro di lei quasi che la potenza della sua eccitazione lo avesse alienato dal proprio corpo fino ad un attimo prima rendendolo piacevolmente inconsapevole delle proprie azioni. Nadja dal canto suo sentiva ogni fibra del proprio fisico tremare e contorcersi, completamente sopraffatta dal piacere sicura che d’ora in avanti nulla avrebbe mai più potuto separarli. Ogni cosa che era loro intorno divenne intangibile persi com’erano nelle loro emozioni mentre ad ogni movimento i loro respiri si univano e le loro bocche si cercavano insaziabili. Quando finalmente giunse il momento l’estasi li lasciò privi di qualsiasi desiderio se non quello di assaporare a pieno quel piacere incontrollabile. Spossati, si abbracciarono con forza e passione consapevoli dell’unione che finalmente era avvenuta e di cui erano felici. Nella stanza si sentivano solo i loro respiri affannati ed i battiti dei loro cuori così forti e veloci. Le parole non servivano. Si coprirono e restarono a lungo a guardarsi, tenendosi stretti come se avessero paura di essere divisi. Lui le accarezzava i capelli e lei si stringeva sempre di più a lui poggiando il capo sul dorso di lui. Poi, quando i loro respiri si stabilizzarono, si fecero prendere e cullare tra le braccia di Morfeo.
Kit fissava il soffitto. Nadja era rannicchiata accanto a lui, profondamente addormentata, le gambe intrecciate alle sue. Si voltò a guardarla, era così fragile e bella, un raggio di sole illuminava il suo il suo corpo, avvolto nelle coperte che lasciavano esposta parte della sua pelle morbida come seta, nel sonno il suo viso, di solito così animato, appariva calmo e sereno. Sembrava un angelo, il SUO angelo. Ormai era sveglio da tempo e ancora non riusciva a credere d'averla accanto, di sentire i suoi respiri e sentire il suo profumo addosso, era una sensazione strana, di benessere, mentre facevano l’amore era stato come se fosse andato in paradiso e ora si sentiva come un ragazzino che lo faceva per la prima volta, era la prima volta che una donna lo faceva sentire così, bastava la sua presenza per metterlo in agitazione, si sentiva appagato. Era bellissima. Rannicchiata sul suo petto nudo sembrava una creatura angelica. I capelli erano sparsi qua e là lungo il volto intinto di raggi dorati. , Kit assaporò la felicità di svegliarsi al fianco dell'essere amato; baciò Nadja sul collo " Tesoro, dormi, sei così bella quando dormi ", ammirava la sua dulcinea con una tenerezza infinita, più niente poteva separarli adesso, il loro amore era eterno. Aveva fatto l’amore con Nadja, ed era stato fantastico, meraviglioso, ma si domandava se lei non se ne fosse pentita, se era stato giusto, se non era stato troppo presto, se era andato bene, a questo pensiero si diede dello stupido, ma cosa gli succedeva, come poteva farsi una domanda simile? Lei era Kit, e a scuola aveva fatto ben altre esperienze!
Sentì dei mugolii, la guardò sorridendo, per lei era stata la prima volta ed era stato lui ad averla, era sua, ora era, completamente, SUA.
“ buongiorno” le sussurrò Kit. Nadja gli sorrise.
“ buongiorno…”












 

     


                     





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