Ikaru, Umi e Fu avevano fatto ciò che il loro compito richiedeva.
Mentre il loro cuore si dilaniava, potevano sentire distintamente il grido di Emeraude, trafitta da quella che doveva essere la spada della giustizia.
La principessa era libera finalmente… ma libera da cosa?

Dalla vita?
Dal suo amore per Zagart che sarebbe andato ben oltre la morte, anzi avrebbe ricongiunto i due innamorati?

Per molto tempo le tre amiche, soprattutto la cucciola Ikaru, vissero col senso di colpa per quello che secondo loro fu un delitto insensato.

Solo tempo dopo, tornate su Sephiro, ebbero modo di ricordare ciò che il dolore aveva fatto loro nascondere sotto il manto confuso delle lacrime, ovvero le parole che la principessa dal triste sorriso rivolse loro prima di lasciare il suo mondo…



Battito d’ali che il tempo si prende
Non permette ai sogni di fare ammende.
Apre gli occhi al nuovo sole
spirito privo di amare parole.
Dimentica il male rimuove il dolore
per il tempo che serve a rimontare il cuore.
Che vento leggero spazza, gelido ancora,
nella primavera di un mosaico che l’uomo innamora.