LA MIA STELLA SEI TU

Mia cara Lamu,

Non so perché sto scrivendo a te. Pensavo addirittura di non saper scrivere. Di riuscire a dimostrarti ciò che provo semplicemente rincorrendoti. E facendoti arrabbiare. Ma forse lo facevo perché mi era conveniente…ti dirò: sei molto affascinante quando diventi furiosa.
Ma sei bellissima anche quando piangi. Quando dormi. Quando sorridi. Quando sei pensierosa. Quando svolazzi qua e là.
Ecco, lo sapevo. Quando penso a te divento maledettamente smielato. E’ più forte di me.
Ancora devo capire quale sia lo strano sortilegio che mi hai fatto. Perché non c’è istante in cui i tuoi grandi occhi azzurri abbandonino la mia mente.
Non esiste momento in cui io non senta la voglia di passare le dita fra i tuoi lunghi capelli.
Le tue labbra sono il mio sogno e la mia disperazione. Se almeno fossi capace di dirtelo a quattrocchi…se solo fossi meno…timido?
No, non è il termine adatto. Quello che intendevo è: se fossi meno onesto.
Perché l’ultima cosa che farei, anzi, ciò che non farei mai sarebbe farti soffrire. E se io ti costringessi a diventare mia, ad abbandonare il pianeta Terra, tu soffriresti. Non vivresti più.
E io dovrei sempre sentire su di me il tuo sguardo carico di rancore e odio. Per averti distrutta.
Tu ami un altro. Non so come sia possibile. Quel dannato va dietro alle altre donne, che non sono nulla paragonate a te. Ti rifiuta sempre. Quando invece dovrebbe baciare la terra dove cammini…o meglio, lo spazio che occupi volando!
Tu, una ninfa di assoluto splendore, d’infinita dolcezza e vivacità, legata a quell’infime essere…
Forse, se sei arrivata fin qui a leggere, avrai già stracciato la lettera con una scarica elettrica. Spero di no. perché ora arriva lo scopo per il quale sto scrivendo. E con quanta fatica!
Non so se tu pensi che per me sia solo un gioco farti adirare…e voglio assicurarti che non è così.
Se spesso turbo la tua serenità, è perché ti amo.
Ti amo così tanto che impazzisco all’idea che Lui possa baciarti. Che possa vivere con te ogni istante. E che, soprattutto, che non sappia apprezzare né accogliere con gioia il tuo amore.
Non ti dirò che se tu vivessi con me, ai miei occhi ci saresti solo tu e nessun’altra…anche se entrambi sappiamo che è così.
Forse sarebbe meglio che concludessi questa lettera.
Mi stupisco di me stesso…scrivere non mi è mai piaciuto! Capisci, tesoro mio? Tu sei in grado di farmi fare gesti che mai avrei immaginato…spero solo che tu sia felice.
La mia vita dipende dai tuoi sorrisi.
Con amore e per sempre tuo
Rei


La ragazza non si stupì quando alcune gocce scesero dai suoi occhi e bagnarono il foglio.
Eseguì tre giri nella scura notte, come per salutarlo, osservata dalla pallida luna.
“Grazie Rei. Ti voglio bene”
Una stella le fece l’occhiolino.

FINE