Lamù



Erano passati si e no cinque minuti da quando la ragazza se ne era andata, ed era calato il silenzio più totale.

Ataru era li incredulo dell’accaduto, fissava la lettera come se non avesse letto bene ciò che c’era scritto…eppure era così chiaro il messaggio del padre…



Ci fu un breve scricchiolio e…BOOOMMMMM… e la porta venne scaraventata senza pietà dall’altro lato della stanza.

Jariten si accucciò sotto i panni dell’armadio, mentre Ataru rimase a fissare i pezzi di legno che volavano da una parte all’altra.

Dalla fitta polvere uscì una strana sagoma, all’inizio indistinta poi sempre più visibile.

Era un ragazzo, forse un po’ più grande di Moroboshi, di bell’aspetto e capelli viola lucenti, sopra il capo un grande corno, segno che era anche lui come Lamù un oni.

Si avvicinò alla finestra e disgustato sussurrò.

-La terra, tutta uguale…tsk…-

Dopodiché si voltò verso Ataru, e si avvicinò fino a toccare il naso di quest’ultimo con il suo.

Lo fissò per un po’, poi estrasse dall’enorme giacca una foto ormai ingiallita, e gli e la mostrò.

-La conosci ?-

Come dire di no, la foto raffigurava Lamù, forse un po’ più piccola, ma era lei.

-Si la conosco…- rispose il ragazzo un po’ titubante.

-Bene, e ora dove è ?-

-Beh ecco…l-lei…insomma- indicò la finestra.

-Ho capito grazie, il mio compito qui è finito-

Sorrise, prese la rincorsa e con un salto si scaraventò fuori dalla finestra.

Una cosa era certa quel tizio voleva Lamù, ma perché?…f-forse il tizio della misteriosa lettera era lui…forse…



Jariten uscì un minuto dopo e corse al balcone nella speranza di vedere il misterioso tizio, ma niente da fare anche lui era scomparso…proprio come la Lamù.



Le lacrime sgorgavano ininterrotte sulle rosse guance di Lamù.

Guardava fuori dalla finestra del suo castello nella speranza di vedere il suo amato correre da lei, ma niente…Ataru non c’era…eppure in cuor suo sapeva che lui la stava pensando…lei ne era sicura…



Il cielo si oscurava per entrambi, la luna regnava sovrana nell’immensità della notte…entrambi adagiati ai loro letti si sognavano…



Non la sopportava eppure sapere che lei non era ai suoi piedi lo faceva stare male, si appisolò un attimo e si risvegliò di colpo.

-La vuoi smettere Lamù ?!-… che scemo lei non era li, ma l’abitudine fa brutti scherzi.



Pensarsi, ma non potersi toccare, che cosa dolorosa,

amarsi ma non saperlo, degno di uno stolto,

vedersi attraverso l’immaginazione…da perdenti…



Ataru sapeva cosa doveva fare, doveva trovarla a costo della sua stessa vita.

Via la pigrizia !!!!!!!!

A questo pensiero si addormentò, trasmettendo a Lamù quella tranquillità che cercava…



Piaciuta ?!?!?! ^__^ Ci ho messo quasi due settimane, perché volevo che trasmettesse i miei sentimenti…

Allora leggete e recensite!!!!!!!!!!!! By iper-fan di Lamù .