I WANT YOU

I mie sentimenti sono vincolati in me.

Vorrei che mi guardassi, lo vorrei tanto mio caro Ataru.

Da quando sono qua so di averti creato tanti problemi, buffi, gravi, ma mai lo avrei fatto apposta.

Provo a tendere la mia mano verso di te, ma non sono sicura che tu la stringeresti.

No…non credo.

Avresti il coraggio di rischiare per me!?

Forse…

Fedele a te, e solo a te …LAMU’



Era mezzanotte in punto, magari qualche secondo in più.

Lamù era adagiata ai piedi del letto di Ataru e lo fissava in ogni suo più piccolo movimento, tanto goffo quanto dolce, quei movimenti che faceva ogni giorno, e che rendevano una giornata normale, una giornata speciale.

Non sapeva perché, ma la rassicurava averlo vicino.

Le ore volavano, le palpebre erano pesanti, un peso insostenibile per una così fragile persona, tanto da non riuscire più a contrastare la stanchezza, che non ci mise molto a impadronirsi della sua mente e in poco tempo…





La mattina al suo risveglio si ritrovò il piccolo Jariten con una grande busta in mano.

-Giorno Lamù come va stamani!?-Il suo sorriso ingenuo andava da una orecchia all’altra.

L’oni si avvicinò alla ragazza porgendogli la lettera .

-Tuo padre dice che devi leggerla da sola e rispondergli entro 24 ore …mi raccomando non farla vedere a Moroboshi… Hai capito!? E dice anche di ragionarci su perché è una buona proposta quella che ti fa !!!!-

Detto questo si buttò nella ciotola del ramen e iniziò a mangiare.

La ragazza la prese tra le mani e la lesse senza tutto dun fiato.

Rimase qualche attimo ad osservarla e poi la gettò sul pavimento con tanta foga quanta ne aveva in corpo.

In quel mentre entrò Ataru con quella sua aria tanto smarrita quanto spacciata, vedendo l’ aliena così agitata si vestì in un attimo (come fanno i supereroi) con una tuta di gomma e aprì le braccia come per invitare la ragazza a gettarsi al suo collo.

Si sorprese molto quando si accorse che nemmeno lo guardava.

-Che ti prende Lamù come mai non corri dal tuo amoruccio caro!?-

La risposta fu secca e imprevedibile.

-Non te ne è mai importato niente ne di me ne del nostro rapporto !!!! Quindi non fare troppe domande e pensa a come avremmo potuto evitare questa situazione !!!!!!-

Appena ebbe finito di pronunciare queste parole volò fuori dalla finestra, lasciando dietro di se una scia di stupore, non lo aveva mai trattato così male…mai…

Il ragazzo si voltò verso Jariten con uno sguardo interrogativo e quest’ultimo indicò la misteriosa busta che la ragazza aveva letto prima, quindi la raccolse e la lesse senza fermarsi.

Sentì come lo stomaco rivoltarsi, piegarsi in mille parti, non sapeva se fosse sogno o realtà, non voleva crederci.

Incuriosito anche l’oni la lesse e si lasciò scappare un piccolo gridolino di stupore, perché il papà di Lamù voleva questo per la figlia!?

La lettera citava più o meno così: “Mia cara figliola, come ben sai…”

Un istante dopo suonò alla porta uno strano individuo dai capelli viola.

Chi era costui e cosa voleva?

L’unica cosa certa era che quell’abito che portava sotto la giacca era del regno degli oni.



Questo è il primo capitolo, se vi piace per favore commentate in tanti, io accetto anche consigli per migliorarmi!!!! ^_^

P.S. Svelerò il contenuto della lettera nel prossimo capitolo che è già pronto, ma lo risistemerò un pochino, sempre che a qualcuno piaccia!!!!!